«La destra chiede voti ai calabresi e poi li pugnala alle spalle», Zingaretti a Vibo rilancia l’azione del Pd

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Cambiare l’Europa, costruire l’alternativa in Italia e in Calabria” è il titolo dell’incontro che nel tardo pomeriggio di ieri ha riunito cittadini, dirigenti e militanti del Partito democratico negli spazi della Biblioteca comunale di Vibo Valentia. Protagonisti dell’iniziativa voluta dall’ex consigliere regionale Luigi Tassone, il capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Nicola Zingaretti, e il segretario regionale del partito,  Nicola Irto. Presenti anche il sindaco di Vibo Enzo Romeo, il segretario provinciale Enzo Insardà, la presidente dell’assemblea regionale Pd Giusy Iemma, il deputato Nico Stumpo e il primo cittadino di Siderno Mariateresa Fragomeni. Un’occasione per riflettere sulle sfide politiche e sociali che attendono la regione e il Paese. 

L’Europa come antidoto all’isolamento anche in Calabria

Per affrontare le sfide globali non si può prescindere da un’Europa unita, è questa la premessa da cui parte Nicola Zingaretti nel suo intervento a Vibo: «Gli italiani sono 60 milioni e competiamo con Paesi come la Cina e l’India, con popolazioni e risorse molto più grandi. Per creare lavoro e difenderci nella globalizzazione, abbiamo bisogno di unire l’Europa. Purtroppo, c’è una destra nazionalista che cerca di far credere il contrario, ma è un errore. L’Europa va guidata, investendo insieme, altrimenti non conteremo nulla».

L’ex segretario nazionale ha poi ribadito il ruolo della Calabria all’interno di questo progetto: «Voi in Calabria siete una perla. Se l’Italia si isola, anche la Calabria si isola, e questo non è un bene. Un’Europa unita può valorizzare regioni come la vostra, contribuendo a infrastrutture e risorse. La Calabria deve essere parte di una comunità forte, non debole».

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Disuguaglianze territoriali e la lotta del Pd

L’ex presidente della Regione Lazio ha poi affrontato il tema delle disuguaglianze territoriali, puntando il dito contro le politiche del governo attuale: «La destra è bravissima a raccontare i problemi, raccoglie i voti, ma quando governa quei problemi li aggrava. Tagliano la spesa reale per la sanità pubblica, e chi ci rimette? Non certo lo straricco, ma chi ha bisogno di cure e ha il diritto, perché paga le tasse, di riceverle. Purtroppo, funziona sempre meno come dovrebbe. Per questo bisogna mandare a casa, e lo faremo insieme, coloro che chiedono i voti del popolo, ma poi il popolo lo pugnalano alle spalle».

Non è mancata una dura condanna verso l’autonomia differenziata, definita senza mezzi termini: «Una schifezza. Ed è proprio l’esempio di quanto detto prima: la destra chiede voti ai calabresi e poi li pugnala le spalle. È una secessione dei ricchi, delle regioni che stanno meglio. Nell’articolo 3 della Costituzione c’è scritto tutti i cittadini hanno gli stessi diritti sociali e sono uguali davanti alla legge. Non è che c’è scritto che chi nasce in una regione ricca ha più diritti di chi nasce in un’altra regione. Bisogna ribellarsi e lo fermeremo con il referendum».

Campo largo: a Vibo una lezione vincente

Un plauso da parte di Zingaretti anche al successo del centrosinistra nelle scorse elezioni comunali a Vibo, dove a trionfare è stato il campo largo: «È successo a Vibo a anche in tante altre città. Ed è la dimostrazione che quando la politica, come è stato fatto qui in Calabria, fa il proprio dovere le persone rispondono. Noi abbiamo perso le elezioni politiche in Italia per un errore del Pd e della politica, siamo arrivati divisi. Gli italiani non hanno votato per Meloni o per la destra, le opposizioni in Parlamento hanno avuto tre milioni e mezzo di voti in più rispetto alle forze che governano. La destra è una minoranza degli elettori, ma hanno vinto perché erano uniti e sono stati più intelligenti. Abbiamo imparato la lezione e se ci presentiamo uniti, come a Vibo, le persone tornano ad avere fiducia in una proposta politica che vuole dare speranza e non toglierla alle persone».

Irto: «Sanità calabrese mai così in crisi»

«Noi – ha spiegato poi Nicola Irto – stiamo denunciando con chiarezza l’inerzia da parte della Regione e del commissario alla sanità rispetto a disastri che ogni giorno i giornali raccontano parlando di drammi sanitari, liste d’attesa che aumentano, prevenzione totalmente inesistente, ambulanze che quando riescono ad arrivare arrivano senza medici, medicina di base collassata, l’assistenza domiciliare pure, per non parlare di interi reparti senza personale, non c’è una programmazione sanitaria. Insomma, mai si era toccato un punto così basso». 

«Chiediamo da subito un cambio di passo – ha aggiunto il segretario regionale del Pd – sapendo che alcuni problemi ci sono e rimarranno, ma sapendo anche che occorre ripensare la sanità calabrese. Lo diciamo da anni, purtroppo dopo cinque anni di governo della Regione Calabria, da parte del centrodestra, e tre anni anche da commissario alla sanità, nessun passo in avanti è stato fatto. Nel silenzio generale del commissario-presidente di Regione che fa le dirette facebook dicendo ai calabresi “va tutto bene Madama la Marchesa” mentre i calabresi muoiono o devono scappare per curarsi».

Tassone: «Basta politiche scellerate»

Il principale obiettivo di questo incontro è quello di portare avanti una battaglia contro le destre – ha ribadito il promotore dell’iniziativa Luigi Tassone -. Una destra governa in malo modo a livello nazionale con un governo fortemente nordista, un governo che vuole dividere l’Italia con l’autonomia differenziata. Noi abbiamo il dovere di lottare e contrapporci a queste politiche scellerate». 

Tassone ha poi rimarcato l’importanza della regione nel contesto europeo: «La Calabria non può e non deve stare a guardare. Il cambiamento dell’Europa passa anche da una regione così importante. Abbiamo il porto di Gioia Tauro che ha un ruolo centrale nel Mediterraneo. Non possiamo restare in silenzio e anzi dobbiamo dire la nostra in Europa in modo forte e chiaro».

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