Costi e benefici della transizione verso la mobilità sostenibile – KIRETI

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La mobilità è il cuore pulsante delle nostre città: ci connette, ci avvicina e dà forma al ritmo della vita urbana. La transizione verso una mobilità più sostenibile richiede una grande consapevolezza: per ogni passo avanti, è fondamentale valutare attentamente costi e benefici, considerando non solo gli impatti economici, ma anche le conseguenze sociali e ambientali.

La sfida è complessa: ridisegnare la mobilità urbana significa non solo migliorare l’efficienza dei trasporti, ma anche trasformare il modo di vivere gli spazi pubblici, salvaguardando il benessere delle comunità e del pianeta.

Una valutazione aggiornata dei costi e dei benefici della transizione verso una mobilità urbana sostenibile ci è fornita dal recente studio “Costs and benefits of the urban mobility transition”, pubblicato da EIT Urban Mobility – un’iniziativa curata dall’Istituto europeo di tecnologia e innovazione (EIT).

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Il modello MOMOS: uno strumento di previsione strategica

Il cuore dello studio è il modello MOMOS, una piattaforma che simula vari scenari di politiche urbane fino al 2050. Questo modello valuta parametri chiave come la domanda di trasporto, i costi, i tempi di viaggio, gli impatti sociali e ambientali.

Dividendo l’area urbana in zone centrali e periferiche, il modello offre una visione dettagliata sulle dinamiche della mobilità, considerando fattori come l’uso di mezzi pubblici, la presenza di veicoli elettrici e forme innovative di mobilità come il car sharing.

Il percorso verso la riduzione delle emissioni

Il rapporto rivela che, mentre i soli progressi tecnologici potrebbero ridurre le emissioni di CO2 del 21% entro il 2030, il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal richiede misure molto più ambiziose. L’unico percorso che soddisfi l’obiettivo del Green Deal al 2030 prevede una riduzione del 44% delle emissioni, ma comporta sfide significative in termini di accettazione da parte della popolazione.

Lo studio evidenzia infatti come una delle misure più efficaci per combattere le emissioni sia la riduzione dell’uso dell’auto privata. Come conseguenza, le città dovranno mettere a disposizione ai cittadini soluzioni alternative che combinino trasporto pubblico e mobilità condivisa.

In particolare, le politiche da incentivare per una mobilità più sostenibile sono individuate in:

  • Zone a basse emissioni (LEZ): ridurre le emissioni vietando l’accesso ai veicoli più inquinanti in determinate zone. Nei contesti più avanzati, si prevedono zone a zero emissioni (ZEZ), completamente dedicate a veicoli non inquinanti.
  • Trasporti pubblici verdi: promuovere la completa elettrificazione delle flotte di autobus entro il 2030.
  • Potenziamento della mobilità attiva: aumentare le piste ciclabili e le aree pedonali per favorire l’uso della bicicletta e gli spostamenti a piedi.
  • Mobilità come servizio (MaaS): una piattaforma unica per integrare mezzi pubblici, bike sharing, e-scooter e car sharing, rendendo i viaggi multimodali più semplici e convenienti.

Entro il 2030, queste misure potrebbero comportare un aumento del 7% del numero di passeggeri del trasporto pubblico e una riduzione fino al 16% dei viaggi in auto privata.

I costi e i benefici della mobilità sostenibile

Lo studio di EIT Urban Mobility stima che il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal richiederà almeno 1.500 miliardi di euro di investimenti, di cui 500 miliardi di euro per l’implementazione e la gestione di varie misure di mobilità sostenibile.

EIT Digital afferma che, sebbene questi costi siano imponenti, lo studio condotto evidenzia che i benefici, come la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della salute pubblica e i minori costi esterni, superino le spese finanziarie.

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Alcuni esempi? Secondo la ricerca, il passaggio a modalità di trasporto più attive, come camminare e andare in bicicletta, potrebbe portare a risparmi sanitari fino a 1.170 € pro-capite entro il 2050, ottenuti dai benefici di uno stile di vita più sano.

Inoltre, infrastrutture più sicure e sistemi di trasporto intelligenti comporterebbero miglioramenti nella sicurezza stradale. Si stima infatti che gli incidenti mortali possano diminuire fino al 70% entro il 2050.

Il trasporto pubblico come elemento centrale della mobilità sostenibile

Indipendentemente dalle caratteristiche di una città, dare priorità al trasporto pubblico è essenziale per una transizione equa e sostenibile della mobilità urbana. Secondo la ricerca, il trasporto pubblico fornisce infatti un compromesso ideale tra riduzione delle emissioni di CO2 e investimenti, ma è anche l’unica opzione di mobilità inclusiva per tutti i segmenti della popolazione.

Anche tenendo conto dei costi delle infrastrutture e degli investimenti, il trasporto pubblico si distingue dunque come una soluzione conveniente e uno degli approcci più realistici e praticabili per soddisfare gli obiettivi del Green Deal. Ma questa strategia necessita di uno sforzo coordinato a tutti i livelli, dalle amministrazioni locali all’Unione Europea, per garantire che vengano effettuati gli investimenti necessari e per coinvolgere i cittadini nella transizione.

La mobilità sostenibile avrà benefici maggiori dei costi

Lo studio “Costs and benefits of the urban mobility transition” sottolinea i significativi investimenti necessari alla transizione, ma anche i molti benefici a lungo termine. La riduzione delle emissioni, la maggiore qualità della vita urbana e la diminuzione dei costi sanitari sono i principali.

Oltre a questo, tecnologie innovative come i veicoli autonomi e i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) rappresentano straordinarie opportunità per migliorare sicurezza ed efficienza.

Il rapporto offre dunque un quadro chiaro delle azioni necessarie per trasformare le città europee in spazi più vivibili e sostenibili. Le politiche proposte, se implementate con decisione, potrebbero rivoluzionare il modo in cui ci muoviamo, offrendo benefici tangibili sia per i cittadini sia per l’ambiente. Ma per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nei trasporti sarà essenziale la stretta cooperazione tra autorità pubbliche, aziende e cittadini. Solo così si potranno affrontare le sfide della mobilità urbana e cogliere pienamente le opportunità della transizione.

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