La nuova Consulta : «Diamo più voce agli studenti»

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Il presidente Jacopo Panzanelli: «Con la collaborazione dei rappresentanti d’istituto vorremo coinvolgere sempre più giovani nella realizzazione di eventi per la promozione della cultura»

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La “Voce degli studenti”, il veicolo di idee, aspettative e sogni dei giovani teen ager che frequentano le scuole superiori biellesi.

È la consulta provinciale degli studenti, detta CPS, un organo a carattere locale composto da due rappresentanti di ogni istituto superiore del territorio: Gae Aulenti, Liceo G. Q. Sella, Liceo del Cossatese e Vallestrona, Liceo Avogadro, ITIS Quintino Sella, Bona e, da quest’anno scolastico, Big Picture Learning, riconosciuta scuola paritaria.

La CPS di Biella ha un presidente, Jacopo Panzanelli, studente del Liceo Classico “G. e Q. Sella” ed è composta da 14 ragazzi e ragazze ai quali non mancano entusiasmo e idee.

Li abbiamo raggiunti in un’aula della ludoteca di Biella, quartiere Villaggio Lamarmora, poco prima di un riunione alla quale ha presenziato per un breve saluto anche Giuseppina Motisi, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Biella.

Il primo a prendere la parola per spiegare quali sono gli obiettivi della consulta è stato proprio il presidente Panzanelli: «Vogliamo prima di tutto farci conoscere maggiormente dalle scuole e dai nostri coetanei. Tanti ignorano l’esistenza della consulta e il ruolo che ha all’interno del movimento scuola. Con la collaborazione dei rappresentanti d’istituto vorremo coinvolgere sempre più giovani nella realizzazione di eventi volti a promuovere la cultura in generale, alcuni dei quali possono essere realizzati in concomitanza di ricorrenze quali la giornata contro la violenza sulle donne o il 25 aprile. Stiamo pensando a progetti, che chiameremo “cantieri” di educazione a cittadinanza, legalità e salute.

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Ad esempio un corso legato all’emergenza e al primo soccorso. Guardando più in là poi ci sarà il raduno Nazionale degli Alpini: l’obiettivo è trovare il modo di rendere la scuola partecipe di questo evento senza precedenti per il nostro territorio. Infine ci sarà sicuramente una giornata dedicata ad arte e creatività alla fine anno scolastico 2024-2025».

In questa fase iniziale del loro percorso i giovani rappresentanti del CPS stanno raccogliendo idee per poi verificarne le possibilità di sviluppo: «Le richieste principali riguardano edilizia scolastica, trasporti, alternanza scuola-lavoro pcto e orientamento in ingresso e in uscita dalla scuola superiore» spiegano i giovani.

«In particolare l’orientamento in uscita, non sempre ci prepara adeguatamente a ciò che dovremo affrontare dopo il diploma, che sia un percorso di studi universitario o un inserimento lavorativo. Per quel che riguarda il rapporto con gli insegnanti, lo studente deve senza dubbio avere una buona capacità di adattamento alle nuove situazioni, mentre da parte dei docenti non sempre c’è una sufficiente empatia, il che a volte crea un muro difficile da valicare.

Chiediamo di essere ascoltati e compresi, consapevoli che, anche da parte nostra, debba esserci sempre capacità di adattamento nei confronti dei nostri docenti».

Un commento infine sui fatti di “cronaca” accaduti alla fine del 2024 al Gae Aulenti di Biella e sugli scontri tra studenti manifestanti e Forze dell’Ordine a Torino nel mese di dicembre: «Se vogliamo che davvero le nostre idee e la nostra voce venga ascoltata, dobbiamo farlo nel rispetto delle regole e della legalità. Non certo con azioni violente ma in modo pacifico e democratico».

La consulta si riunisce e agisce con la supervisione di Laura Zanotti e Agostino Gianpietro, docenti e referenti d’ambito territoriale dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Biella.

Laura Zanotti parla in modo entusiasta della consulta provinciale: «È un gruppo di ragazzi e ragazze con tante idee e, sopratutto, con il giusto atteggiamento per affrontare un impegno che, data la loro giovanissima età, è tutt’altro che banale. Siamo contenti di come stiano lavorando e delle proposte che man mano, stanno presentando. Il nostro ruolo ovviamente è “guidarli” in questa nuova esperienza, dando loro gli strumenti utili per potersi muovere nel mondo delle istituzioni e scremando quelle che sono le loro richieste, invitandoli a concentrare attenzione ed energie su quelle maggiormente attuabili.

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È senza dubbio un percorso che li aiuterà nella crescita e nella maturazione che, passo dopo passo, li porterà sicuramente ad affacciarsi al mondo universitario o a quello lavorativo».

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