Juventus, Thiago Motta già in bilico: i tifosi hanno finito la pazienza, l’ombra di Roberto Mancini

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La Juventus si trova a un bivio cruciale. Dopo l’ennesimo pareggio, questa volta nel derby della Mole contro il Torino, la posizione di Thiago Motta sulla panchina bianconera appare sempre più fragile. Con una stagione che stenta a decollare e una tifoseria ormai spazientita, la dirigenza valuta le opzioni per un eventuale cambio alla guida tecnica, mentre il calendario non offre margini d’errore.

Thiago Motta tra alti e bassi

L’arrivo di Motta in estate aveva acceso le speranze di molti tifosi, attratti dalla promessa di un gioco dinamico e moderno. Tuttavia, la realtà si è rivelata diversa. Pur mantenendo l’imbattibilità in campionato, la Juventus ha visto trasformarsi più della metà delle sue partite in pareggi, lasciando per strada punti preziosi e allontanandosi dalle posizioni di vertice. La classifica parla chiaro: il rendimento attuale è tra i peggiori della storia recente del club, ricordando annate che i tifosi preferirebbero dimenticare.

Non sono mancati episodi a complicare ulteriormente la situazione. L’assegnazione della fascia di capitano a Koopmeiners durante il derby contro il Torino è stata interpretata da molti come una scelta controversa, che avrebbe esacerbato tensioni interne allo spogliatoio. L’espulsione di Motta nel corso della stessa partita, per un confronto acceso con il tecnico avversario, è sembrata il riflesso di una crescente pressione che sta mettendo a dura prova la tenuta del gruppo bianconero.

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Juventus Thiago Motta, gennaio decisivo

Gennaio si preannuncia come un mese di fuoco per la Juventus, con partite di altissimo livello sia in Serie A che in Champions League. In campionato, il calendario prevede sfide contro Atalanta, Milan e Napoli, mentre in Europa il club affronterà Club Brugge e Benfica in due scontri cruciali per il passaggio del turno. Si tratta di un percorso che non lascia spazio ad errori, specialmente per una squadra che ha bisogno di ritrovare fiducia e risultati positivi.

Nonostante le critiche, Motta ha difeso il suo operato, ricordando le difficoltà incontrate: “Abbiamo una rosa giovane, con tanti infortuni, eppure abbiamo perso solo due partite finora. Certo, dobbiamo migliorare nella gestione delle partite e nell’aggressività”. Tuttavia, questo richiamo al contesto non sembra sufficiente a placare la crescente insoddisfazione.

I possibili sostituti: Roberto Mancini in pole

Con la panchina di Motta sempre più a rischio, diversi nomi iniziano a circolare per il suo eventuale successore. Roberto Mancini, libero da impegni dopo l’esperienza con la Nazionale Italiana, è considerato il profilo più realistico per un cambio immediato. La sua esperienza, unita al carisma e alla capacità di gestione di situazioni complesse, lo rendono una scelta che la dirigenza potrebbe valutare seriamente.

Un’altra possibilità, più nostalgica ma non meno divisiva, è rappresentata dal ritorno di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano è stato evocato da parte della tifoseria come una soluzione per ristabilire stabilità e risultati. Tuttavia, i contrasti del recente passato e il modo in cui si era chiuso il suo secondo ciclo rendono questa pista meno scontata.

Altro profilo che circola, Igor Tudor. Ex difensore della Juventus, è un nome che sembra mettere d’accordo molti per il suo pragmatismo e la conoscenza dell’ambiente. Essendo attualmente libero, rappresenterebbe un’opzione valida anche per traghettare la squadra fino a fine stagione. Più complessa è l’ipotesi legata all’ex Barcellona Xavi Hernandez: una suggestione affascinante per il prestigio del nome, ma poco concreta sia per l’eventuale adattamento alla Serie A sia per il tempismo. Infine, circola anche il nome di Daniele De Rossi, una suggestione che però dai alla mano al momento sembra un’ipotesi piuttosto remota.

Tifosi divisi, dirigenza sotto pressione

Il dibattito tra i tifosi è sempre più acceso. Da un lato, c’è chi critica apertamente Motta per le sue scelte e per l’incapacità di dare un’identità chiara alla squadra. Dall’altro, anche la dirigenza non è immune dalle critiche. Giuntoli, in particolare, è stato accusato di non aver condotto un mercato estivo all’altezza delle necessità del club, lasciando la rosa con alcune lacune evidenti.

Il futuro di Thiago Motta alla Juventus sembra appeso a un filo. Con un calendario così impegnativo e una pressione sempre più forte, la dirigenza dovrà prendere una decisione cruciale. Tra figure esperte, ritorni nostalgici e suggestioni affascinanti, il destino della panchina bianconera potrebbe segnare il corso della stagione.



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