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Segnalazioni solo da 4 su 100. Meno fondi recuperati

17:15 – 20/10/2024 

(ANSA) – ROMA, 20 OTT – Resta debole il contributo dei Comuni
nella lotta all’evasione, malgrado questi possano ricavarne la
met� delle somme recuperate. Lo scorso anno solo quattro comuni
italiani su 100, ovvero 297 sui 7.896 esistenti in Italia hanno
inviato all’Agenzia delle Entrate, segnalazioni qualificate per
individuare comportamenti evasivi e/o elusivi del fisco.
L’analisi del Centro Studi Enti Locali, che ha
elaborato i dati recentemente diffusi dal Viminale, fotografa
uno scenario di costante calo. Le
segnalazioni andate a buon fine hanno portato nelle casse dello
Stato pi� di 6 milioni di euro, met� dei quali sono stati
recentemente riassegnati agli enti locali coinvolti con un
decreto del Ministero dell’Interno. Una somma che si confronfnta
con i 13 milioni del 2017, passando poi a 11 milioni e 406.176
euro nel 2018, 7.775.239 euro nel 2019, 6.725.741 euro nel 2021
e 3 milioni e 60.020 euro nel 2022.
A distinguersi nel panorama nazionale � stata ancora una
volta l’Emilia Romagna, unica regione in cui la percentuale di
comuni attivi nella lotta all’evasione superi il 20% del totale
(68 su 330). Al di sopra della media nazionale anche la Toscana
(8%), la Lombardia (6%), la Liguria, il Veneto e le Marche (5%).
Nel settentrione � stato recuperato l’85% delle somme sottratte
all’evasione.
Per incentivare la collaborazione attiva degli enti
territoriali alla lotta all’evasione, spiega il Centro studi, il
legislatore ha previsto di riservare agli enti autori delle
segnalazioni, una quota di compartecipazione al gettito che ne
derivi, a condizione che l’approdo sia un effettivo recupero di
risorse. All’inizio questa quota era pari al 30% delle maggiori
somme relative ai tributi erariali riscossi a titolo definitivo.
La percentuale � stata poi elevata a pi� riprese, passando
prima al 33%, poi al 50%. A partire dal 2012, il limite � stato
innalzato al 100%. Una misura, quest’ultima, rimasta in vigore
fino al 2021 compreso. Dal 2022 i comuni sono tornati a poter
trattenere met� di quanto viene sottratto all’evasione fiscale
con il proprio aiuto.
“A dispetto degli incentivi economici importanti, gli enti
locali che si avvalgono di questa possibilit� sono sempre stati
una sparuta minoranza”, spiega Veronica Potenza che ha elaborato
la ricerca. “Oltre alla tendenziale impopolarit� delle
operazioni antievasione in questo paese, uno dei principali
ostacoli alla diffusione di questo strumento � la complessit�
della procedura da seguire per inoltrare le segnalazioni. I
dipendenti comunali devono avviare una vera e propria
istruttoria prima di richiamare l’attenzione
dell’amministrazione finanziaria su un caso sospetto”. (ANSA).