Il responsabile della circolazione di Rete ferroviaria italiana: Danno alla linea aerea causato dal passaggio di un Frecciarossa, ma siamo intervenuti subito e alle 15 il traffico è tornato regolare. Presto per conoscere le cause del problema. Ritardi? Dati 2024 in linea con il 2023
Ingegnere Giulio Candia, lei è il responsabile della circolazione di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), può spiegare cosa è successo sabato mattina a Milano?
«Dopo la partenza dalla Stazione Centrale, un treno Frecciarossa ha danneggiato la linea aerea tra la Centrale e la fermata Lambrate e si è fermato. Il passaggio subito dopo di un altro Frecciarossa ha peggiorato le cose facendo cadere un conduttore e bloccando tutto».
È mancata l’elettricità?
«Si, la caduta del conduttore ha fatto saltare l’alimentazione elettrica».
Pensate ad un sabotaggio?
«C’è un accertamento per capire le cause del problema, è ancora presto per sapere da cosa sia stato provocato. Ma posso dire che si tratta di un evento eccezionale, che può capitare nell’ambito della complessità di un sistema ferroviario come il nostro».
Evento eccezionale? I viaggiatori dei treni sono da mesi alle prese con ritardi, cancellazioni e disagi continui: forse non la pensano così.
«Ricordo che quello ferroviario è un sistema non banale, un complesso altamente tecnologico che può avere dei problemi. E comunque davvero eventi come quello di oggi (ieri, ndr) in un anno si contano sulle dita di una mano».
Non le sembra invece che nell’ultimo anno i disagi si siano moltiplicati e il servizio sia peggiorato? Forse in Italia viaggiano troppi treni su una infrastruttura non in grado di sopportare un traffico così intenso?
«Guardi, se parliamo di ritardi, i dati del 2024 sono in linea con quelli del 2023, quindi non possiamo parlare di peggioramento. Voglio sottolineare inoltre che parliamo di un sistema che quotidianamente fa viaggiare 10 mila convogli. Criticità possono emergere ogni giorno proprio per la sua grande complessità».
L’evento di sabato ha provocato decine e decine di ritardi, treni cancellati, attese lunghissime nelle stazioni, non solo a Milano, e variazioni di percorso, con arrivi in stazioni diverse rispetto a quelle programmate. Come spiegare ai viaggiatori che può capitare?
«L’evento è avvenuto al mattino. Rfi è intervenuta nel giro di 15 minuti e abbiamo messo in atto tutti i provvedimenti necessari per far ripartire al più presto la circolazione spostando i due treni bloccati. È stato necessario però bypassare la stazione Centrale di Milano e gli altri treni sono stati fatti fermare a Lambrate o Rogoredo. I disagi ci sono stati ma il nostro intervento è stato immediato».
Fino al primo pomeriggio la circolazione non è tornata normale. Come evitare eventi del genere?
«Dalle 10,30 del mattino i treni hanno piano piano ricominciato a partire anche dalla stazione Centrale di Milano e alle 15 c’è stato l’intero ripristino della circolazione. Il nostro intervento è stato quasi immediato. Ripeto: un fatto come quello di ieri è un evento che si conta nell’ordine di poche unità in un anno in una rete da 10 mila treni al giorno».
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