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Sebbene si pari di “semplificazione”, il recepimento del
Decreto Salva Casa (Decreto
Legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito con modificazioni in
legge 24
luglio 2024, n. 105), è una strada in salita.
Salva Casa: il coordinamento con le normative regionali
Perché, al netto della “ragnatela normativa”, fatta di rimandi
interni, sostituzioni e integrazioni del d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia), nella quale non è per
nulla facile districarsi, bisogna anche considerare il lavoro
concreto per l’applicazione delle novità che sarà a carico degli
uffici tecnici e anche della giurisprudenza,
chiamata a un’interpretazione (si spera) univoca delle disposizioni
del D.L. n. 69/2024.
A complicare ulteriormente il quadro, il recepimento da parte
delle Regioni e degli enti locali delle modifiche al Testo Unico
dell’Edilizia. Un esempio su tutti la Regione
Sicilia: come fa notare l’arch. Luca Cosentino,
coordinatore regionale di Inarsind, è necessaria un’azione
celere da parte dell’Amministrazione, volta a modificare gli
articoli interessati della L.R. 10 agosto 2016, n. 16,
possibilmente senza apportare ulteriori modifiche, in modo da
consentire ai professionisti una più semplice comprensione delle
norme, già piuttosto complesse, e ampliare la platea di
potenziali committenti.
Il recepimento del Salva Casa in Sicilia: una circolare non
basta
Sul punto, l’arch. Cosentino ha richiamato la
Circolare del Dipartimento urbanistica della Regione
Siciliana che, pur chiarendo l’ambito di applicazione
della legge del 24 luglio 2024, n. 105, dimostra come sia
necessario un ulteriore recempimento di importanti novità come ad
esempio l’ampliamento degli interventi di edilizia libera oppure il
superamento – anche se limitato ad taluni casi – del principio
della doppia conformità.
Ed è proprio in questo senso che si attende un intervento, non
essendoci stati ulteriori significativi sviluppi da parte
dell’Amministrazione regionale.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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