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L’installazione di condizionatori negli edifici condominiali รจ motivo di controversia e questa sentenza chiarisce il diritto d’uso delle parti comuni, stabilendo che l’installazione non autorizzata di condizionatori non preclude necessariamente l’uso equo da parte degli altri condomini.
Installazione condizionatori, normative e controversie
Il condizionatore รจ un dispositivo che permette di raffreddare o riscaldare lโambiente e il suo funzionamento deriva dalla quantitร di aria messa in circolo in un determinato momento e secondo le esigenze. Lโistallazione di tale dispositivo deve seguire una normativa ben precisa ossia il D.P.R. 146/2018, entrato in vigore il 9 gennaio 2019, e prevede che lโinstallazione di condizionatori sia eseguita solo da tecnici certificati.
Anche lโistallazione delle componenti esterne di tali dispositivi non รจ arbitraria, ma deve rispettare delle norme giuridiche come chiarisce la sentenza della corte di cassazione n. 17975 del 01/07/2024 (leggi il PDF in fondo all’articolo).
Tale sentenza riguarda la controversia nata tra la ricorrente, proprietaria di un negozio, e un condominio.
La ricorrente contesta quattro le delibere emanate del suo condomino relativamente all’installazione degli impianti di condizionamento, nello specifico la controversia verte sui seguenti quatto punti:
- il diniego all’installazione di quattro condizionatori nel cortile comune.
- lโordinanza di rimozione di condizionatori giร installati senza autorizzazione.
- lโobbligo di richiedere lโautorizzazione per lโinstallazione di condizionatori per i locali commerciali.
- il mandato allโamministratore per le relative diffide.
Il ricorrente vuole mantenere i condizionatori giร istallati ma il tribunale di Messina rigetta le richieste e successivamente la Corte di Appello conferma la sentenza in primo grado, destinando la stessa anche al pagamento degli oneri processuali. Di conseguenza la ricorrente, in disaccordo netto col giudizio dei giudici ritenendo violati i suoi diritti, procede con il ricorso alla Corte di Cassazione.
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Le 11 motivazioni contro il rifiuto dell’installazione di condizionatori nelle parti comuni
Il ricorso in Cassazione verte essenzialmente sulle 11 motivazioni di seguito riportate:
- la negazione del diritto d’uso delle parti comuni per l’installazione di condizionatori;
- l’errata valutazione di dichiarazioni riguardanti altri condizionatori installati;
- l’esonero parziale applicato ad alcuni condomini in merito all’uso delle parti comuni;
- l’omissione di pronuncia su alcune delibere;
- il difetto di prova su una delibera preesistente;
- l’erronea interpretazione della domanda giudiziale;
- la mancanza di verbalizzazione dei motivi di convocazione dell’assemblea;
- il rifiuto di prova testimoniale;
- la ammissione irregolare dell’appello incidentale sulle spese;
- lโambiguitร nell’appello incidentale;
- la condanna alle spese ritenuta eccessiva.
La Corte, esaminati tutti i punti, accoglie i motivi ai punti primo, terzo, quinto e sesto, ritenendo pregiudiziale il quinto in quanto mette in discussione la validitร delle delibere. Dallโanalisi della documentazione presentata รจ emerso che la Corte di Appello non aveva considerato che lโinstallazione dei condizionatori sulle parti comuni, avvenuta senza autorizzazione, non implicava necessariamente unโalterazione della destinazione delle cose comuni e pertanto non ostacola il pari uso degli altri condomini.
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Diritti d’uso nelle parti comuni dei condomini
Tale sentenza รจ illuminante per i contesti condominiali, infatti la Corte di Cassazione ha ribadito che, nel contesto di un condominio, i diritti d’uso delle parti comuni devono essere distribuiti in modo equo e che l’installazione di nuovi impianti non debba necessariamente essere soggetta a restrizioni non motivabili.
Questa sentenza conferma la necessitร di un bilanciamento tra i diritti dei singoli condomini e le esigenze collettive, evidenziando l’importanza di seguire non solo procedure corrette ma anche le necessarie autorizzazioni in caso di modifiche alle parti comuni, evitando conflitti futuri.
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LA SENTENZA ร SCARICABILE IN ALLEGATO.
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