tra i grandi round, Bending Spoons, Satispay e D-Orbit

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Oltre la soglia di un miliardo di raccolta. È il traguardo raggiunto dal mercato del venture capital italiano nel 2024, che complessivamente ha toccato, per l’esattezza, 1,127 miliardi di euro.

Il VC italiano segna una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, +11% per numero di round con 292 operazioni (erano 263 nel 2023).

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Resta stabile, a circa 3,9 milioni, il ticket medio di raccolta, in continuità con due anni fa.

Un mercato che si deve ancora esprimere

Nonostante la moderata crescita delle risorse destinate al mercato, il VC si conferma ancora dimensionalmente limitato, con investimenti che rappresentano solo lo 0,06% del PIL.

In Francia è lo 0,26%, in Germania lo 0,20% mentre in Spagna rappresentano lo 0,12% del PIL, secondo l’EY Venture Capital Barometer, studio annuale di EY, che analizza l’andamento dei round di investimento in startup e scaleup italiane.

Distribuzione degli investimenti su base regionale

Con 857 milioni di investimenti lo scorso anno, il Nord Italia si conferma sul podio a livello geografico, trainato dalla Lombardia che conta su grandi ruound, come Bending Spoons (143 milioni), Satispay (60 milioni), D-Orbit (50 milioni), Genespire (46,6 milioni).

Il Centro Italia si distingue con 227 milioni di euro investiti, a seguito dell’importante investimento in MMI in Toscana, che ha chiuso un round da 101 milioni.

Lazio e Piemonte mantengono una posizione centrale: il Lazio grazie alla città di Roma, mentre il Piemonte si distingue con operazioni su Tau Group (11 milioni), Resalis Therapeutics (10 milioni) e Intrauma (10 milioni).

Segue il Friuli-Venezia Giulia che ha registrato 41 milioni grazie al round di Bizaway (35 milioni).

Al Sud si registrano 43 milioni di investimenti, con la performance dell’Abruzzo di 27 milioni, guidati da HUI, mentre la Puglia ha registrato 12 milioni grazie ai round di Bionit Labs e Autoconnexa. Tuttavia, la performance complessiva del Mezzogiorno resta limitata.

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I 5 settori per investimenti

In cima alla lista tra i primi cinque settori per valore degli investimenti – che rappresentano circa il 70% degli investimenti totali del 2024 – c’è il settore Health & Life Science, con 47 deal conclusi e 242 milioni investiti, grazie soprattutto alle operazioni di MMI e Genespire.

Al secondo posto troviamo il settore Software & Digital Services per 171 milioni, trainato dall’operazione di Bending Spoons, mentre il terzo posto del podio è occupato dal settore Technology & IoT per 151 milioni, trainato dalle operazioni di HUI e Cyber Guru.

Al quarto posto troviamo il settore Fintech (113 milioni) con le operazioni di Satispay e Cardo AI, e al quinto posto l’Energy&Recycling (72 milioni) con le operazioni di Daze e HBI.

Marco Daviddi, Strategy and Transactions Markets Leader Europe West di EY commenta: «Superare per il quarto anno consecutivo la soglia del miliardo di euro investiti in realtà innovative basate in Italia è positivo. Tuttavia, siamo in una fase di stabilità che richiede riflessioni su strumenti e modelli operativi. La riduzione delle startup innovative da 13.393 a fine 2023 a 12.842 nel terzo trimestre del 2024, mitigata dall’aumento delle PMI innovative, non può essere ignorata.

Anche i finanziamenti Pre-seed ed Early VC sono in lieve calo negli ultimi quattro anni. Il nuovo Startup Act e l’AI Act rappresentano opportunità per stimolare investitori italiani e internazionali. Se negli ultimi anni abbiamo posto grande attenzione al tema delle risorse da destinare agli investimenti, ora sembra urgente affrontare il tema di come supportare la crescita delle realtà innovative per essere in grado di trasformarsi in realtà strutturate, in grado di dare un efficace contributo allo sviluppo e modernizzazione del nostro Paese.

Dobbiamo affrontare barriere strutturali, facilitare sinergie con aziende, università, centri di ricerca e società di consulenza. Solo così trasformeremo il potenziale del nostro ecosistema in progresso concreto e sostenibile».

Gianluca Galgano, Startup and Venture Capital Leader di EY in Italia commenta: «Nel 2024, gli investimenti in Italia hanno raggiunto €1.127m registrando una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente. Questo risultato conferma la stabilità del nostro mercato sui livelli di raccolta consolidati da alcuni anni, nonostante il rallentamento a livello europeo, e un aumento dell’11% del numero dei round rispetto al 2023.

Tuttavia, permangono criticità, come le disparità geografiche e la concentrazione degli investimenti in round compresi tra €1m e €5m o superiori a €20m, che mettono in evidenza la necessità di interventi mirati a supporto delle startup e delle PMI innovative in tutte le fasi del loro sviluppo. Guardando al futuro, sarà cruciale cogliere le opportunità offerte dal nuovo Startup Act per rafforzare la posizione dell’Italia nel panorama internazionale. Il Paese continua a soffrire un limite strutturale nel mantenimento del talento e nella capacità di trasformare innovazione in crescita economica.

Questo si riflette sia nella fase di creazione delle imprese, dove si osserva una contrazione del numero di Startup Innovative e un crescente spostamento degli innovatori verso ecosistemi esteri più favorevoli, così come nelle fasi di scalata e maturazione, dove fatichiamo ad attrarre maxi-raccolte di capitali. Anche nel 2024, l’Italia resta assente dalle statistiche sui nuovi unicorni, evidenziando le difficoltà nel creare e trattenere grandi imprese tecnologiche in grado di competere a livello globale. Diventa quindi indispensabile adottare misure strutturali che sostengano l’intero ciclo di vita delle imprese innovative, dalla nascita alla maturazione, per rafforzare l’attrattività dell’Italia come hub tecnologico internazionale».



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