Dal lusso all’acqua, Kering lancia il laboratorio per proteggere il bacino dell’Arno


Nasce il laboratorio di ricerca sul bacino dell’Arno targato Kering, il maxi gruppo francese della moda di lusso – proprietario di marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Bottega Veneta – che in Toscana produce molti dei suoi articoli in pelle, e che adesso ha deciso di dare un contributo concreto per migliorare l’ecosistema in cui opera, sottoposto a stress idrico. Nel distretto di Santa Croce sull’Arno (Pisa), leader nella produzione di pelli per il settore moda, Gucci possiede alcune concerie e conta numerosi fornitori storici.

Dieci bacini idrici da ‘salvare’ nel mondo

Il laboratorio italiano – annunciato nella Giornata mondiale della Terra – è uno dei dieci che il gruppo francese realizzerà (entro il 2035) nei Paesi strategici per il proprio business, dal Sudafrica alla Spagna, dall’India alla Francia, fino alla Mongolia, Turchia, Namibia, Argentina. In questi Paesi Kering ha individuato dieci bacini idrici da proteggere: il gruppo lavorerà a stretto contatto con gli stakeholder locali per migliorare la qualità, la quantità e l’accessibilità all’acqua.

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In autunno aprirà il laboratorio italiano

In Toscana già dal prossimo autunno nascerà il laboratorio sul bacino dell’Arno, fiume messo a rischio da inquinamento e cambiamenti climatici. Il laboratorio – secondo quanto annunciato in un comunicato – lavorerà con realtà locali pubbliche e private per “garantire la rigenerazione e ricostituzione di ecosistemi di acqua dolce sani” e per “promuovere politiche e azioni con un impatto positivo sulla gestione dell’acqua”. Tra gli obiettivi ci sono la riduzione degli sprechi, la diffusione di comportamenti virtuosi, il miglioramento della qualità dell’acqua attraverso trattamenti innovativi, la riduzione dei rischi di alluvione e siccità, il rimboschimento.

La strategia globale sull’acqua del gruppo di moda

Il progetto-pilota del “centro di resilienza idrica” del bacino dell’Arno rientra nella strategia globale sull’acqua (Water Positive Strategy), lanciata da Kering in occasione della Giornata mondiale della Terra, che punta a un impatto idrico positivo netto (Npwi) nel 2050, in modo che il contributo dato dalle attività aziendali alle risorse idriche superi gli effetti stressanti.

Si cercheranno soluzioni per rigenerare il fiume

“Lavoreremo fianco a fianco con realtà pubbliche e private per individuare insieme le migliori soluzioni per contribuire alla conservazione e al rilancio del bacino dell’Arno”, afferma Marie-Claire Daveu, direttrice dello Sviluppo sostenibile e degli Affari istituzionali di Kering. “Il fiume Arno e il suo bacino rappresentano una ricchezza straordinaria – aggiunge – che va tutelata e valorizzata. Kering è presente da anni in questo territorio con diverse attività, e intendiamo promuovere un progetto a lungo termine che contribuisca a sviluppare la sensibilità e azioni concrete a favore dell’area, nell’ambito della più ampia Water Strategy di Kering”.





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