«Una carezza alla nostra terra nello spot unico di Napoli»

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«L’entusiasmo della nostra squadra riflette quello di un’intera regione, che ancora una volta sarà attraversata dal Giro d’Italia il 15 maggio, con l’arrivo in mondovisione sul lungomare di Napoli nel più grande spettacolo naturale che il ciclismo possa offrire».

Le prime parole alla stampa di Umberto Perna, neo presidente eletto della Federciclismo Campania, rendono bene il senso dell’attesa già abbondantemente incominciata per l’arrivo della Corsa Rosa. L’edizione numero 108 toccherà 15 regioni su 20, attraversando Albania, Slovenia e Città del Vaticano. Ci saranno due cronometro per complessivi 42,3 km, sette volate previste, tre arrivi in salita a Tagliacozzo, San Valentino-Brentonico e Sestriere, quattro tappe di alta montagna e cinque per attaccanti. La Cima Coppi, la vetta più alta, sarà il Colle delle Finestre in Piemonte a quota 2178 metri. La Potenza-Napoli ha il fascino che fu nello scorso anno della frazione partita da Avezzano.

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«E’ un Giro che ci piace molto; vi rivediamo la logica con la quale abbiamo ridisegnato la squadra del Comitato Campano, puntando su tecnici giovani e competenze specifiche. Con la Grande Partenza in Albania, il Giro prenderà il via dall’estero per la 15a volta e anche questo è un segno di apertura. Lo spettacolo d’altronde non può avere preclusioni. E a quei livelli si tratta di una vetrina prestigiosa ma anche educativa per tutti i giovani che pensano di approcciarsi al ciclismo. Noi puntiamo molto sul rapporto con il mondo della scuola per diffondere il progetto relativo alla sicurezza: la palestra per i ciclisti è la strada, con tutta la pericolosità che al giorno d’oggi ne consegue. Il Giro che attraversa la regione per vivere l’apoteosi a Napoli, anche da questo punto di vista ha importanza assoluta ed è traino centrale per il nostro impegno istituzionale. C’è di più, ovvero l’aspetto sociale che un evento tanto seguito includerà con il passaggio tra la Stellantis di Pomigliano e il Parco Verde di Caivano.

Anche questo può essere il ciclismo».

Giro d’Italia 2025, prima volta da Potenza a Napoli: una tappa che sfugge ai pronostici

Il Vigorelli di Milano, un po’ come Monza per le Formula 1, era un tempo considerato il tempio della velocità e del ciclismo su pista. Lì chiudeva per tradizione i battenti il Giro d’Italia che invece da quattro anni ha scelto Napoli come spot d’eccellenza.

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«Dal record di Olmo alle imprese di Maspes e Coppi, con le lacrime del Campionissimo tra gli applausi del pubblico in visibilio. Sul parquet di quel velodromo il ciclismo ha scritto la storia e anche la nostra Campania vi ha recitato da protagonista. Dai record di Carmine Saponetti allo sfortunato secondo posto di Gigi Mele nell’ultima tappa del ’64. Non si possono fare paragoni ma di certo non può sfuggire quanto ambito anche dai corridori sia oggi il traguardo di Napoli. Il Golfo baciato dal sole, è stato finora sempre così, le migliaia di persone assiepate in maniera ordinatissima lungo le transenne, le velocità folli dei campioni che si giocano lo sprint fino all’ultimo colpo di pedale utile. Ha ragione Franco Balmamion, il ciclismo sta a Napoli come la Formula 1 sta a Montecarlo».

Sarebbe davvero molto bello tornare a raccontare di qualche ciclista campano nel gruppo del Giro.

«Il campione non si inventa. Noi possiamo adoperarci per mettere a disposizione dei ragazzi le migliori condizioni per esprimere la loro passione. Lo facciamo da tempo al velodromo di Marcianise, che puntiamo a rafforzare ulteriormente. Siamo inoltre per tutte le discipline: la strada senz’altro, in ogni categoria, ma anche la pista, il fuoristrada, enduro e trial, le randonnée, il cicloturismo e l’urban bike. Pedalare accomuna tutti, agonisti e praticanti per diletto. E il Giro d’Italia, con il suo fascino secolare, rappresenta lo spot migliore».

La squadra del CR Campania per il prossimo quadriennio olimpico

Ma la Potenza-Napoli del 15 maggio sarà tappa appannaggio dei velocisti? «Mah, non è detto. Ci sono due salite non impossibili ma che aprono anche scenari interessanti per gli attaccanti di giornata. E’ inoltre una delle tappe più lunghe del Giro con i suoi 226 km, pertanto nulla è da escludere. E anche questa imprevedibilità ben si sposa ad uno degli arrivi più belli al mondo».





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