L’industria e l’uso virtuoso delle acque: le soluzioni sostenibili di Edison Next

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L’acqua è una risorsa preziosa la cui gestione sta diventando sempre più difficile e imprevedibile. Si avverte l’esigenza di pianificare investimenti strategici per sostenerne il riciclo e riutilizzo anche nei settori industriali. L’esempio virtuoso di due soluzioni nel portafoglio di Edison Next: il biolago e la fitodepurazione

L’acqua è un elemento indispensabile per la vita e per tutte le attività dell’uomo, garantendo la sopravvivenza delle specie viventi, l’equilibrio degli ecosistemi naturali e l’esistenza del reparto agricolo e industriale. Ma l’incremento demografico, lo sviluppo economico lineare e i cambiamenti climatici, impongono con urgenza un approccio più sostenibile nell’uso che viene fatto di questa risorsa preziosa e sempre più difficile da gestire.

I dati diffusi da Legambiente nel suo Forum Acqua nazionale 2024 evidenziano un consumo eccessivo di acqua in tutti i comparti: in quello agricolo i prelievi si attestano sul 57% del totale, negli usi civili si arriva al 31% e in quelli industriali al 12%. Solo il 4,6% dei terreni irrigati utilizza acque reflue depurate mentre dai depuratori potrebbero sgorgare 9 miliardi di m³ all’anno di acqua ricca di nutrienti.

Altro tema cruciale è la dispersione dell’acqua: secondo i dati Istat 2022, nelle reti idriche italiane si disperde il 42,4% dell’acqua potabile, dato che risulta in costante aumento nell’arco degli ultimi tre rilevamenti. Essenziale è anche la questione del recupero e riutilizzo delle acque piovane: si tratta di un potenziale importante, su cui serve una visione strategica capillare sul territorio che favorisca l’accumulo e la reimmissione in falda, che avrebbe anche l’effetto di mitigare e ridurre i danni di eventi meteo estremi, che stanno rendendo la disponibilità dell’acqua sempre più imprevedibile.

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Pur rappresentando solo il terzo settore per consumo di acqua in Italia, il comparto industriale a livello globale consuma circa 10-15 milioni di litri di acqua in pochi minuti. Un’enormità.
Sulle strategie di gestione dell’acqua urge quindi un cambio di paradigma secondo un approccio di economia circolare che includa azioni mirate al risparmio, riuso e riutilizzo di questa risorsa.

In quest’ambito risulta importante l’impegno di Edison Next, società del Gruppo Edison che ha la missione di accompagnare aziende, territori e Pubbliche Amministrazioni nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica. Presente in Italia, Spagna e Polonia con più di 3.700 persone presso oltre 70 siti industriali, 2.300 strutture pubbliche e private e 300 città, affianca i suoi clienti ponendosi come partner solido e di lungo periodo, portando competenze, capacità di investimento e una prospettiva completa sulle tecnologie mature e su quelle che saranno protagoniste nei prossimi anni. Riesce a farlo grazie a una piattaforma innovativa ed efficiente di servizi, tecnologie e competenze con cui è in grado di offrire soluzioni adatte alle specifiche esigenze di ciascun cliente e territorio e che spazia da sistemi di autoproduzione, a soluzioni per l’efficienza energetica, allo sviluppo dei green gas, ovvero idrogeno e biometano, a soluzioni per la mobilità sostenibile, dove riesce a mettere in campo tutti e tre i vettori, elettrico, idrogeno e biometano, a interventi di smart city e progetti di rigenerazione urbana, a soluzioni per la circular economy.

Proprio nell’ambito della gestione delle acque, Edison Next sviluppa azioni mirate al risparmio e al riutilizzo delle acque industriali e reflue ai fini di ridurre l’impronta idrica degli impianti industriali, con l’obiettivo di chiudere il ciclo delle acque. Inoltre, progetta e realizza interventi volti a rendere più resiliente il sistema idrico delle realtà industriali anche attraverso la realizzazione di bacini artificiali e/o altri sistemi di accumulo in grado di captare le acque meteoriche pure in un regime, come quello attuale, caratterizzato da eventi meteorici estremi.
Esempi concreti e di successo di trattamento acque sono rappresentati da due soluzioni sviluppate da Edison Next per clienti industriali.

La prima è composta da un sistema di depurazione delle acque reflue che permette di ridurre del 60% lo scarico in acque superficiali e di conseguenza l’acqua primaria in ingresso allo stabilimento. Si tratta della fitodepurazione, tecnologia che prevede la depurazione delle acque reflue in un bacino impermeabilizzato in cui il substrato ghiaioso e quello vegetale combinano la loro azione per rendere pulita l’acqua. Il progetto è stato sviluppato per uno stabilimento del settore automotive del Nord Italia e la sua unicità consiste nell’applicazione della tecnica di fitodepurazione al settore dell’industria meccanica, tipicamente caratterizzata da acque molto povere di sostanza organica. L’intervento prevede l’utilizzo di una vasca di fitodepurazione a flusso verticale di 2.500 m2 in cui sono piantumate 4 essenze vegetali di specie compatibili con l’ecosistema locale.

Il secondo esempio è rappresentato da una soluzione progettata e realizzata da Edison Next: si tratta di un biolago, ovvero un bacino artificiale che permette di recuperare l’acqua piovana dello stabilimento in cui è inserito e di filtrare naturalmente l’acqua utilizzata nel processo produttivo con l’ausilio delle specie vegetali che vivono intorno e in esso. Il biolago, sfruttando la rete di raccolta delle acque pluviali, le convoglia nel suo bacino artificiale. La sua superficie è di quasi 20.000 m2 e la sua capacità di stoccaggio raggiunge un recupero massimo annuale di 500.000 m³, che corrispondono al fabbisogno idrico di 6.000 famiglie e rendono indipendente lo stabilimento dal fabbisogno idrico (ESRS C3 della CSRD). L’acqua così recuperata è estremamente pregiata, infatti non contiene calcare, e questo consente il suo utilizzo in tutte le fasi di produzione. A tale risultato si giunge grazie a una sezione di fitodepurazione del bacino in cui sono state inserite delle piante che naturalmente trattengono eventuali tracce di inquinanti metalli presenti e solidi sospesi.
Questa soluzione è stata adottata presso uno stabilimento, sempre del settore automotive, presente nel Sud Italia ed è stata costruita per proteggere la biodiversità dell’area circostante.
Grazie a questo biolago è possibile minimizzare l’impronta idrica e creare un’ambiente che preserva la vita di molte specie vegetali e animali in favore della biodiversità.

Si tratta di soluzioni vincenti sia per l’ambiente che per le attività industriali, garanzia del mantenimento in loco di attività ad alto valore aggiunto e forte incidenza sociale, che impattano in modo positivo sulla natura. Si tratta anche di soluzioni che andrebbero implementate per consentire di rendere sempre più sostenibile l’indispensabile tessuto industriale presente nel nostro Paese.



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