il World Monuments Fund la inserisce tra i siti a rischio

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Sebbene non sia ancora a portata di mano, anche la Luna รจ in pericolo a causa dellโ€™attivitร  antropica. A dichiararlo, il World Monuments Fund, una delle principali organizzazioni non profit internazionali dedicate alla conservazione e protezione del patrimonio culturale e architettonico mondiale. Fondato nel 1965 a New York, il WMF si impegna a salvaguardare siti storici e culturali minacciati da conflitti, disastri naturali, cambiamenti climatici, urbanizzazione incontrollata e incuria.

Per anni lโ€™istituzione ha attirato lโ€™attenzione dei governi e dellโ€™opinione pubblica sui luoghi potenzialmente a rischio, contribuendo alla salvaguardia di oltre 700 siti in piรน di 100 Paesi, tra cui il Machu Picchu in Perรน, i templi di Angkor Wat in Cambogia, la cittร  vecchia di Taiz nello Yemen e anche lโ€™antica Pompei, collaborando strettamente con lโ€™Unesco. Ma questโ€™anno la lista si spinge decisamente piรน lontano.

ยซLa luna sembra cosรฌ distante dal nostro campo visivoยป, ha affermato Bรฉnรฉdicte de Montlaur, presidentessa e amministratrice delegata dellโ€™organizzazione. ยซMa con gli umani che si avventurano sempre di piรน nello spazio, pensiamo che sia il momento giusto per organizzarciยป. La preoccupazione cheย la nuova corsa allo spazioย possa far aumentare i detriti spaziali ed espandere il turismo in orbita e oltre, il gruppo ha inserito la Luna come uno dei 25 siti a rischio nel suo World Monuments Watch del 2025.

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Gli altri siti nellโ€™elenco di questโ€™anno includono la โ€œCasa dellโ€™insegnanteโ€ di Kiev, sede del Museo Pedagogico e di mostre dedicate alla Rivoluzione ucraina del 1917-21, e il tessuto urbano storico di Gaza, per i motivi bellici giร  tristemente noti, oltre allโ€™iconico faro di Cape Elizabeth, negli Stati Uniti, e agli edifici storici del fiume Musi, in India. Per quanto riguarda la Luna, sarebbero piรน di 90 i siti notevoli che potrebbero essere danneggiati dal turismo โ€œdi massaโ€. In particolare, alcuni dei ricercatori del WMF sono preoccupati per Tranquillity Base, il sito di atterraggio dellโ€™Apollo 11, quello dove lโ€™astronauta Neil Armstrong lasciรฒ le sue prime impronte.

Ormai non sono nemmeno poi cosรฌ rari gli artefatti umani sparsi sulla superficie lunare. Oltre alle sonde orbitali e ai ranger lunari, resti di conquiste scientifiche, ci sono anche artefatti della cultura umana. Gli astronauti dellโ€™Apollo 11 hanno lasciato un ramoscello dโ€™ulivo dorato per simboleggiare la pace, mentre un razzo SpaceX ha sollevato un lander che, lโ€™anno scorso, ha trasportato sulla Luna 125 sculture in miniatura di Jeff Koons.

E se la tutela del patrimonio culturale รจ solitamente sottoposte agli ordinamenti dei singoli Paesi, prendersi cura di importanti siti internazionali come la Luna potrebbe rappresentare un compito ancora piรน arduo. Una sorta di patto giรน cโ€™รจ. Si tratta degli Artemis Accords, un insieme di principi e linee guida internazionali per lโ€™esplorazione pacifica e sostenibile dello spazio, in particolare della Luna, di Marte e di altri corpi celesti. Sono stati promossi dagli Stati Uniti nel 2020 come parte del programma Artemis della NASA, che mira a riportare lโ€™uomo sulla Luna e a gettare le basi per future missioni su Marte. Tra i punti salienti degli accordi, lโ€™utilizzo sostenibile delle risorse estratte da corpi celesti, la gestione dei detriti spaziali e anche la protezione del patrimonio storico e culturale spaziale, come i resti delle missioni Apollo.

In questi ultimi anni, vari Paesi hanno aderito agli Artemis Accords e tra i primi firmatari ci sono, oltre anche Stati Uniti, anche lโ€™Italia, il Regno Unito e gli Emirati Arabi Uniti. Anche le Nazioni Unite hanno avanzato un accordo vincolante che prevede la protezione dei siti lunari ma ci sono stati pochi progressi nel convincere i paesi chiave a firmarlo.

A sottoporre la Luna allโ€™attenzione del World Monuments Fund, il neonato Comitato scientifico internazionale per il patrimonio aerospaziale dellโ€™ICOMOS โ€“ Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, che sta cercando di far ottenere un maggiore riconoscimento dellโ€™importanza della preservazione dei โ€œbeni archeologiciโ€ e del paesaggio lunari, sia come testimonianza storica ma anche per il loro valore come patrimonio condiviso. ยซLa luna non appartiene a nessunoยป, ha proseguito de Montlaur. ยซรˆ un simbolo di speranza e futuroยป.



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