Asl e ospedali di Napoli, il bando per scegliere i manager

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


È scontro per il bando di rinnovo dei vertici di 14 tra Asl e aziende ospedaliere campane. «Un blitz di De Luca, gli incarichi scadono ad agosto: il governatore vuole nominare i dirigenti prima che si pronunci la Consulta sul terzo mandato», tuonano Fdi e grillini contro la delibera di giunta dell’altro giorno che ufficializza l’iter. E accusano: «Prorogata anche la durata: da 3 a 5 anni». Taglia corto palazzo Santa Lucia che replica: «A febbraio scade solo la partecipazione al bando: nessun blitz, tutto regolare». Tutto nasce dalla delibera di giunta del 7 gennaio in cui si dà l’ok all’avviso pubblico per nominare i 14 dirigenti apicali delle Asl e dei principali ospedali della Campania (gli attuali scadono ad agosto tranne quello del Pascale a Febbraio). Un bando, anticipato da Il Fatto Quotidiano, ed i cui termini scadono a fine febbraio. Poi i potenziali candidati saranno valutati da una commissione di tre esperti: da qui poi, da una rosa ristretta, Vincenzo De Luca nominerà i dg. Parliamo dei vertici delle Asl di Benevento, Caserta, Salerno, le tre di Napoli e delle aziende ospedaliere Cardarelli, dei Colli, Federico II”, Luigi Vanvitelli, Pascale, Moscati e San Pio.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Lo scontro

«Invece di occuparsi delle numerose emergenze che affliggono la Sanità regionale, De Luca continua a fare nomine dirigenziali per accentrare sempre di più il suo potere», attacca Imma Vietri, deputata di Fdi e capogruppo della commissione Affari Sociali e Sanità. Poi aggiunge: «Ma l’intenzione del presidente De Luca è quella di far sottoscrivere ai nuovi dirigenti contratti di cinque anni e non più di tre. Una mossa elettorale, o meglio una furbata elettorale, che gli consente di ipotecare la gestione della sanità per la prossima legislatura, anche nel caso in cui la Corte Costituzionale si esprimesse contro il terzo mandato».

Ospedali, fuggono i giovani medici: l’Asl chiama i pensionati

Infine l’attacco politico: «Il poltronificio messo in piedi da De Luca va sradicato completamente perché ha portato solo danni nella nostra regione. A partire proprio dalla sanità visto che, a distanza di dieci anni dal suo insediamento, la Campania, per una serie di indicatori, resta nei fanalini di coda nazionali tra le regioni».

Non meno tenero è l’M5s, in opposizione alla Regione, che su questa vicenda viaggia assieme al partito di Giorgia Meloni. «Quanto accaduto in Campania è la prova che occorre intervenire urgentemente e con coraggio, nonostante la resistenza degli altri partiti. Nonostante i contratti scadessero ad agosto, la giunta regionale ha anticipato l’avviso per nominare i 14 dirigenti delle Asl campane e dei grandi ospedali della Regione», attacca la deputata M5S Marianna Ricciardi. Poi la parlamentare napoletana, tra l’altro medico, aggiunge: «Tutto il percorso per scegliere i nomi dei nuovi vertici delle Asl, che si prevede pieno di riconferme, dovrebbe terminare entro la fine di febbraio, cioè prima di aver reso pubbliche le liste per le regionali. Così se anche De Luca fosse costretto a fare un passo indietro dalla Corte Costituzionale contro il suo terzo mandato, la sanità campana resterebbe comunque un suo feudo incontrastato».

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Napoli, il personale soccorre una persona: svaligiata l’ambulanza nel vicolo

La replica

La Regione decide però ieri di replicare in via informale. «I dg scadono ad agosto ma il bando prevede, come è normale sia, l’apertura dell’iter per individuare queste figure apicali. Tra l’altro 4 su 14 dg sono già andati in quiescenza da mesi e continuano a lavorare nonostante la legge non preveda per loro lo stipendio», fanno notare da palazzo Santa Lucia insistendo su come il bando fosse quanto mai necessario. Fermo restando, sottolineano, come sia facoltà della giunta in carica procedere con queste nomine a prescindere da cosa decida la Consulta: «Non c’entra nulla la decisione dei giudici e queste nomine che sono facoltà del presidente finché è in carica e per tutta la legislatura».

Infine due dettagli tecnici, forniti sempre da palazzo Santa Lucia, per rispondere agli attacchi di Fdi e grillini. Il primo: «Il bando non è stato allungato da tre a cinque anni, è lo stesso degli anni scorsi»; il secondo: «La commissione esaminatrice dei potenziali dirigenti è composta da tre persone. Di cui solo uno nominato dalla Regione: gli altri due, rispettivamente, dall’Agenas e dall’Università».





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Microcredito

per le aziende

 

Source link