Il Carnevale di Tempio Pausania è tra i carnevali allegorici più colorati e coinvolgenti di tutta la Sardegna. I suoi abitanti ne vanno fieri e tutta la città si anima per una settimana durante questa ricorrenza. Mi è capitato di sentire tempiesi che rimandavano impegni importanti pur di non mancare all’appuntamento dell’anno! In questo articolo scopriamo i segreti di Lu Carrasciali Timpiesu, come viene chiamato in dialetto locale.
Origine del Carnevale di Tempio
Le origini del Carnevale di Tempio si perdono nella notte dei tempi, richiamando i riti pagani legati al ciclo delle stagioni e al culto della terra.
Le prime testimonianze scritte del Carnevale di Tempio risalgono all’Ottocento, ma è probabile che la festa fosse già radicata nel tessuto sociale del paese molto prima. Inizialmente, si trattava di una festa popolare spontanea, con sfilate, balli e grandi abbuffate nelle piazze. Il periodo del Carnevale era molto lungo: andava dall’Epifania (Li tre Irrè in gallurese) alla Pentolaccia (Lu Carrascialoni). Questi mesi corrispondevano al tempo del riposo della terra, in cui i contadini potevano rilassarsi e dedicarsi ad attività più ludiche.
Con il tempo, il Carnevale si è trasformato ed è diventato un evento strutturato, capace di attirare migliaia di visitatori ogni anno. Ciò che lo rende unico non è solo la bellezza dei carri allegorici o la gioia contagiosa dei partecipanti, ma anche il profondo legame con la cultura e le tradizioni locali.
Quando si svolge e quanto dura
Il Carnevale di Tempio Pausania si celebra nei giorni che precedono il Mercoledì delle Ceneri, seguendo il calendario liturgico. Generalmente, le festività iniziano il giovedì grasso e si concludono il martedì grasso, per una durata complessiva di sei giorni. Durante questa settimana, il paese si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia fatta di colori, musica e risate.
La festa raggiunge il suo apice nel fine settimana, quando le strade si riempiono di carri allegorici, gruppi mascherati e spettatori provenienti da tutta la Sardegna. Ogni giornata ha il suo ritmo e il suo fascino, con eventi che vanno dalle sfilate pomeridiane ai balli serali, passando per le esibizioni delle scuole di danza e i concerti delle bande musicali di vari paesi. Il martedì grasso segna la fine dei festeggiamenti, con un evento simbolico che è al tempo stesso spettacolare ed emozionante: il rogo di Re Giorgio.
I carri allegorici e la sfilata
Ciò che rende unico il Carnevale di Tempio sono i carri allegorici, delle vere e proprie opere d’arte, frutto di mesi di lavoro da parte dei maestri cartapestai. Ogni carro è ispirato a un tema specifico, spesso di attualità, e sfila per le vie del paese accompagnato da gruppi mascherati che interpretano scenette comiche o coreografie elaborate.
I preparativi dei carri e dei costumi iniziano anche un anno prima. Pensate che, vista l’importanza del Carnevale in città, l’amministrazione comunale ha deciso di destinare i locali di un antico sugherificio alla costruzione dei carri. Qui sono nate delle vere e proprie officine del Carnevale, dove in 15 locali industriali i vari gruppi si cimentano nella creazione delle figure in cartapesta.
Una commissione artistica valuta ogni anno i progetti e le allegorie proposte dai gruppi e stabilisce chi potrà esibirsi nelle sfilate del Carnevale. Ogni anno poi a fine evento viene decretato un vincitore.
Perché si brucia Re Giorgio
Il rogo di Re Giorgio è uno dei momenti più attesi e significativi del Carnevale di Tempio. Ma chi è Re Giorgio e perché viene condannato alle fiamme?
Re Giorgio è la maschera simbolo del Carnevale tempiese, La leggenda vuole che Re Giorgio sia un personaggio ambiguo, al tempo stesso amato e odiato, colpevole di ogni male ma indispensabile per il buon esito della festa. L’origine di Re Giorgio è di epoca pre-romana, durante la quale Giorgi rappresentava la divinità della terra. A lui venivano offerti sacrifici e organizzati dei riti per implorare la fertilità e un buon raccolto.
Durante la settimana del Carnevale, Re Giorgio è il protagonista indiscusso, oggetto di satira e ironia da parte della popolazione. Il suo processo, che si tiene pubblicamente, è un vero e proprio spettacolo teatrale, con accusa e difesa che si affrontano in un clima di irriverente goliardia.
Viene accusato di aver fintamente promesso di il matrimonio con Mannena, un’altra figura chiave del Carnevale di Tempio. Dopo averla ingannata durante i festeggiamenti del Carnevale, la lascia incinta dell’erede senza sposarla. Ma Re Giorgio è anche un fantoccio che rappresenta il capro espiatorio delle colpe e delle difficoltà della comunità e di chi la governa.
Alla fine, la sentenza è sempre la stessa: Re Giorgio viene condannato al rogo, che si svolge nella piazza principale tra canti e balli. Il falò è un rito di purificazione, un gesto collettivo che simboleggia la volontà di lasciarsi alle spalle il passato e di guardare al futuro con speranza.
Come partecipare al Carnevale di Tempio Pausania
Per assistere al Carnevale di Tempio comodamente seduti sulle tribune, si possono acquistare i biglietti in anticipo all’Ufficio Turistico di Tempio Pausania. In alternativa, anche durante le mattine della manifestazione, il comitato che organizza la festa vende i biglietti nel proprio stand. I costi variano dai 6 € ai 10 € a persona in base alla categoria del posto scelto. E’ necessario comunque presentarsi entro le 14.30 alle tribune per avere il posto assicurato.
Per chi non potesse partecipare di persona, può assistere alla diretta, il giovedì e la domenica, sul canale del digitale terrestre di Teleregione live e su www.canale48.it. Il gran finale di martedì grasso viene trasmesso anche da Videolina.
Cosa mangiare al Carnevale di Tempio
Come in ogni festa di Carnevale che si rispetti non possono mancare i dolci. In Gallura in particolare si mangiano i cossiddetti frisgioli longhi, cioè le frittelle lunghe, altrove chiamate zippole. Questi soffici fritti lievitati si accompagnano bene a un bicchiere di Moscato o di Vermentino di Gallura.
Un altro dolce tipico di questa zona sono Gli Acciuleddi, fatti con la pasta violata intrecciata, fritti e ripassati nel miele. Anche l’uriglietti sono buonissimi, delle chiacchere fritte e anche queste condite con il miele. Una tira l’altra.
Se invece preferite il salato, al Carnevale di Tempio Pausania non mancano Fave e Lardo e Li pidichini, la gelatina fatta con i piedini e le orecchie del maiale.
Il Carnevale in Sardegna
Se non avete mai partecipato, segnatevi questa data sul calendario: dal 27 febbraio al 4 marzo 2025. Perché il Carnevale di Tempio è più di un evento: è un’emozione che rimane impressa nell’anima.
Se hai voglia di scoprire altri Carnevali in Sardegna, potrebbe interessarti il mio post sulla Sartiglia di Oristano e sul Carnevale di Mamoiada.
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