il caso scottante della partita Real Padova-San Giorgio in Bosco

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Un episodio di presunto razzismo scuote i campionati giovanili veneti e padovani, con la partita Real Padova-San Giorgio in Bosco, valida per il campionato Juniores Provinciali Under 19, al centro della polemica. La gara, disputata sabato 18 gennaio e terminata 1-1, è stata seguita da un acceso scambio di accuse, sia in campo che online. Un commento comparso su tuttocampo.it ha fatto infuriare il Real Padova: «Al Real giocano più scimmie che persone, sembrava di stare nella giungla», un’affermazione poi rimossa, ma che ha lasciato il segno.

L’accusa del Real Padova

Già durante la gara le cose, nel racconto di Marco Varotto allenatore del Real Padova, erano filate all’insegna della sportività e del rispetto tra le due squadre. Il tecnico del Real Padova, nell’immediato dopo gara, aveva denunciato all’arbitro che tre suoi giocatori, tutti under 19 e di cittadinanza italiana, sono stati oggetto di insulti razzisti. Due degli atleti, di origini marocchine, e uno di origini tanzaniane, hanno subito epiteti discriminatori durante la partita. In particolare, il terzino sinistro originario della Tanzania avrebbe chiesto, in lacrime, di essere sostituito a causa degli insulti ricevuti. Nonostante ciò, è stato convinto a restare in campo. «Gli insulti sono iniziati durante la partita e sono continuati anche sul sito tuttocampo.it», ha spiegato Varotto al Corriere del Veneto, lamentando che nessuno dalla panchina del San Giorgio in Bosco è intervenuto per fermare il comportamento scorretto dei suoi giocatori. «L’arbitro ha dichiarato di non aver sentito nulla, ma non è la prima volta che accade. I ragazzi erano davvero esausti, tanto che uno di loro non aveva mai pianto prima», ha aggiunto l’allenatore.

La reazione del Real Padova

Il club nella serata odierna ha convocato un direttivo per valutare eventuali azioni, comprese possibili segnalazioni agli organi competenti. Tuttavia, i toni si sono smorzati con il passare delle ore. Il presidente del Real, Giorgio Mazzuccato, ha precisato: «Non siamo in cerca di conflitti, ma vogliamo tutelare i nostri ragazzi». A fargli eco il vicepresidente Francesco Minarello: «Non abbiamo intenzione di strumentalizzare l’accaduto, ma la serenità dei nostri giovani è stata compromessa».

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La difesa del San Giorgio in Bosco

Dal canto suo, il direttore sportivo del San Giorgio in Bosco, Riccardo Rovea, ha risposto alle accuse, sottolineando che l’arbitro non ha sentito nulla di ciò che è stato denunciato. «L’allenatore del Real Padova, a fine partita, si è complimentato con noi e ci ha augurato di incontrarci ancora nel torneo», ha detto. Rovea ha poi commentato l’incidente sul sito tuttocampo.it: «Stiamo verificando l’accaduto e se qualcuno legato al nostro club ha commesso un errore, prenderemo provvedimenti. Non tolleriamo che il nostro club venga etichettato come razzista». E nella serata di lunedì ecco il comunicato della società dell’Alta Padovana: «A.S.D. San Giorgio in Bosco prende le distanze da quanto riportato da alcuni organi di stampa locale in merito a presunti episodi di razzismo occorsi durante la partita disputata sabato scorso con il Real Padova, nell’ambito del campionato provinciale juniores.

A tal proposito, la società ritiene opportuno sottolineare che le frasi incriminate non sono state rilevate dal direttore di gara e risultano fermamente smentite dai propri tesserati.

Con altrettanta fermezza la società si dissocia dal commento apparso sul sito internet tuttocampo.it, per il quale si riserva di verificare l’identità del soggetto responsabile e di adottare adeguati provvedimenti al fine di sanzionare tale inaccettabile condotta.

A.S.D. San Giorgio in Bosco, da sempre convinta sostenitrice dei valori di etica, rispetto e fair-play, annovera giocatori di diverse etnie, culture e religioni e continuerà a restare in prima linea nella lotta contro ogni forma di razzismo o violenza, dentro e fuori dai campi di gioco».

Il caso ora è nelle mani del giudice sportivo, che dovrà stabilire se gli insulti siano effettivamente avvenuti durante la partita e se l’arbitro avrebbe potuto intervenire.



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