L’anello della Rocca Barbena, la Liguria che non ti aspetti

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Lo sguardo spazia sulla scintillante superficie del mare accarezzato dal tenue sole di gennaio mentre camminiamo tra estensioni di faggi, spogli nel riposo della stagione e presto scopriamo, vicinissime, le prime vette innevate delle Alpi Liguri. La nostra meta chiude con una scenografia severa il fondale della valle della Bormida di Millesimo, che dirige le sue acque appena nate verso un lungo viaggio sul versante padano.

La Rocca Barbena supera di poco i mille metri d’altitudine ma afferma a Nord un’imponente sagoma “a becco d’aquila”, ammirata nelle descrizioni dei primi turisti e alpinisti della fine del XIX secolo, allora senz’altro accentuata dalla minore copertura forestale. Una salita in pieno inverno permette di apprezzare in modo particolare i grandi contrasti della transizione dall’ambiente costiero a quello montano,concentrati qui nel raggio di appena una decina di chilometri e visivamente percepibili.

Come in ogni escursione invernale, nonostante la quota modesta, è consigliato avere con sé ramponi leggeri e bastoncini per gestire in adeguata sicurezza situazioni legate alla presenza di ghiaccio o residui nevosi, in genere sporadici.

L’itinerario

Partenza: Bardineto(SV)
Dislivello: + 490 m
Tempo di percorrenza: 4 ore
Difficoltà: E

Dal cimitero di Bardineto (695 m) oltre il ponte della strada provinciale 52 in direzione di Castelvecchio, prendere il sentiero a sinistra, contraddistinto da un quadrato giallo, che toccata l’antica cappella di San Nicolò dalla sobria architettura romanica, percorre sempre la dorsale boscosa, tralasciando vari percorsi laterali.

Più avanti si incontrano le segnalazioni bianco-rosse dell’Alta Via dei Monti Liguri: scavalcato il Monte Sebanco (979 m) ci si abbassa al Colletto Banco (939 m). Alla successiva biforcazione in una radura si devia a sinistra, rimanendo nei pressi del crinale. Oltre una brulla anticima si rientra in una fascia di fitta boscaglia e si affronta infine allo scoperto l’ultima rampa per raggiungere la croce di vetta della Rocca Barbena (1142 m), eccezionale punto panoramico da cui si dominano l’alta valle della Bormida di Millesimo e all’opposto il litorale di Loano.

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Si scende continuando sulla traccia, moltoripida, siglata da tre bolli rossi a triangolo, in un selvaggio accostamento di alberi cresciuti in posizioni proibitive, dirupi e spuntoni rocciosi, sul fianco dell’affilata cresta occidentale. Tagliatoun canalone detritico, si prosegue in un corridoio a ridosso della parete di un contrafforte parallelo.

Un breve tratto esposto a mezza costae in ombra, che richiede cautela in caso di neve o ghiaccio, precede un’altra serie di denti, da superare alla destra. Si arriva così al Colle Scravaion (820 m) attraversato da una strada carrozzabile, su cui troviamo la vecchia casa cantoniera. Dal valico risaliamo dalla parte opposta con qualche tornante fino sopra le Case Scravaion; alla curva successiva (894 m) abbandoniamo il tracciato dell’Alta Via e imbocchiamo invece a destra una campestre identificata dal segnavia giallo orizzontale, transitando alla disabitata Cascina Sciorta (884 m).

Ad un quadrivio si tiene la diramazione di sinistra, immettendosi nel vallone del Rio di Muschieto, dal fondo caratterizzato da allungate estensioni di prati, per effettuare un distensivo rientro alla borgata Muschieto e di qui al ponte presso il camposanto di Bardineto, dove completiamo l’itinerario ad anello.

Sulle vie della storia: la Battaglia di Loano

L’estremo settore orientale delle Alpi Liguri, tra i colli di San Bernardo e del Melogno, fu teatro di importanti azioni militari a partire dall’autunno del 1795: le truppe condotte dal generale francese Andrea Massena contro la coalizione austro-sarda,ottennero successi fondamentali che  dimostrarono una elevata preparazione strategica anche su terreni impervi e consolideranno le posizioni per l’avanzata successiva. La Battaglia di Loano fu combattuta tra il 23 e 24 novembre 1795 e interessò un ampio fronte esteso dai dintorni della cittadina fino ai valichi e alle creste di montagna: uno dei punti di sfondamento dei francesi fu proprio il Colle Scravaion, il cui passaggio rese possibile la presa di Bardineto. Il nome di Loano è inciso, insieme a quello di altre località di battaglie ben più celebri, sull’Arc de Triomphe a Parigi.

Come arrivare

L’uscita autostradale consigliata per chi arriva da Torino è Millesimo. Da qui si prosegue in direzione Calizzano seguendo poi le indicazioni verso Bardineto.Chi arriva da Genova deve lasciare l’autostrada a Borghetto Santo Spirito e proseguire per Toirano, Carpe e Bardineto.

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