Sport Bonus 2025: Credito D’imposta Confermato E Come Usufruirne – Studio Pizzano

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Il credito d’imposta legato alle donazioni a favore dell’impiantistica sportiva pubblica continua a essere un’opportunità importante per il mondo sportivo. La legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha infatti rinnovato la possibilità di usufruire dello sport bonus, destinando un plafond di 10 milioni di euro a sostegno di interventi di manutenzione e realizzazione di nuove strutture.

Sport bonus: perché è stato prorogato

Il Governo, riconoscendo l’importanza del ruolo sociale ed economico dello sport, ha scelto di confermare il meccanismo di agevolazione già sperimentato negli anni passati. Grazie a questa misura, chi opera con reddito d’impresa e decide di sostenere economicamente lavori di recupero, ristrutturazione o edificazione di impianti sportivi pubblici, può contare su un credito d’imposta pari al 65% delle somme erogate.

Il fine ultimo è promuovere l’accessibilità e la qualità dell’impiantistica sportiva, generando un ritorno positivo sia per la comunità sia per le aziende che aderiscono all’iniziativa.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Normativa di riferimento

La proroga concessa per il 2025 fa capo all’art. 1, comma 614, della legge n. 197/2022, ricollegandosi alla disciplina originariamente introdotta con la legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi da 621 a 626) e richiamata nella legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024). Il credito d’imposta è disciplinato nei suoi aspetti fondamentali anche dalla normativa in materia di versamenti a mezzo compensazione, ossia il già citato art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Nel dettaglio, gli interventi agevolabili rientrano nelle definizioni contenute nell’art. 3, comma 1, d.p.r. n. 380/2001, mentre il limite al cumulo con altre agevolazioni si collega ai principi enunciati dall’art. 1, comma 53, della legge n. 244/2007 e dall’art. 34 della legge n. 388/2000.

L’insieme di queste disposizioni contribuisce a definire i confini della misura, delineandone i requisiti soggettivi, oggettivi e le modalità di fruizione.

Ambito applicativo e requisiti dei donatori

Il sostegno offerto dal credito d’imposta si limita alle realtà imprenditoriali. Solo i soggetti che producono reddito d’impresa possono infatti inviare le domande attraverso la piattaforma ufficiale.

È richiesta la conformità delle erogazioni alle finalità indicate dalla normativa: gli importi devono essere destinati a manutenzione, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione di impianti sportivi pubblici, oppure alla creazione di nuove strutture di proprietà pubblica. In ogni caso, i versamenti dovranno avvenire con sistemi di pagamento tracciabili, quali bonifici, assegni e carte.

Per assicurare un accesso equo all’agevolazione, il legislatore ha stabilito un limite del 10 per mille dei ricavi annui per ciascun donatore, oltre a un tetto complessivo di 10 milioni di euro per l’intera misura. Se le risorse disponibili dovessero esaurirsi, gli ulteriori richiedenti non potrebbero più beneficiare del credito.

Calcolo dell’agevolazione e utilizzo del credito

L’entità del beneficio è pari al 65% del valore di quanto effettivamente erogato. Chi versa, ad esempio, 60.000 euro in favore di un progetto di ampliamento di un palazzetto dello sport potrebbe ottenere un credito d’imposta corrispondente a 39.000 euro.

Questo bonus deve essere ripartito in tre rate annuali, di pari importo, e può essere impiegato in compensazione tramite i modelli di pagamento previsti dall’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Il credito d’imposta in questione non concorre né alla formazione del reddito imponibile né alla base di calcolo dell’IRAP, secondo quanto stabilito dalla disciplina di riferimento, e non è cumulabile con altre agevolazioni concesse per le medesime donazioni.

Procedura di richiesta: piattaforma e tempistiche

Le imprese intenzionate a usufruire dello sport bonus devono innanzitutto accedere all’area riservata attraverso il sito del Dipartimento per lo Sport (https://avvisibandi.sport.governo.it/).

Dopo la pubblicazione del relativo avviso, gli utenti potranno compilare la domanda, specificando l’entità della donazione e le generalità del beneficiario dell’erogazione (si tratti di un ente proprietario dell’impianto o di un concessionario).

Una volta validata la richiesta, occorrerà tenere sotto controllo l’eventuale saturazione del fondo di 10 milioni di euro per capire se si rientra nella copertura finanziaria dell’operazione.

Beneficiari finali e obblighi di comunicazione

Gli enti che ricevono i fondi (proprietari o affidatari della gestione degli impianti) sono tenuti a comunicare immediatamente all’Ufficio per lo sport, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’ammontare delle somme incassate e la destinazione prevista. Inoltre, entro il 30 giugno di ogni anno successivo all’erogazione, devono fornire un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori o sull’utilizzo delle risorse, proseguendo con tali comunicazioni fino al compimento degli interventi.

Questo obbligo di trasparenza assicura che i progetti vengano effettivamente portati a termine e che l’incentivo fiscale produca risultati tangibili.

In pillole

In pillole
Legge di Bilancio 2025 e Sport Bonus La legge n. 207/2024 ha rinnovato lo sport bonus con un plafond di 10 milioni di euro per interventi su impianti sportivi pubblici (manutenzione, restauro, nuove costruzioni).
Obiettivo della misura Promuovere accessibilità e qualità degli impianti sportivi pubblici, offrendo un credito d’imposta del 65% alle imprese che effettuano donazioni per tali interventi.
Soggetti beneficiari
  • Imprese con reddito d’impresa.
  • È richiesta la tracciabilità dei pagamenti (bonifici, assegni, carte).
Limiti e plafond Il beneficio è soggetto a un limite del 10 per mille dei ricavi annui del donatore e a un tetto complessivo di 10 milioni di euro per la misura.
Calcolo del credito d’imposta
  • Credito pari al 65% dell’importo donato.
  • Non rientra nel reddito imponibile né nella base IRAP. Non è cumulabile con altre agevolazioni per la stessa donazione.
Procedura di richiesta
  • Le domande si presentano sulla piattaforma del Dipartimento per lo Sport (https://avvisibandi.sport.governo.it/), indicando l’ammontare donato e il beneficiario.
  • Fondi soggetti a capienza massima di 10 milioni di euro.
Obblighi dei beneficiari Gli enti destinatari devono comunicare all’Ufficio per lo sport le somme ricevute, la loro destinazione e fornire aggiornamenti annuali (entro il 30 giugno) sull’avanzamento lavori fino al completamento degli interventi.



Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link