Spendere meglio, di più ed europeo per la Difesa: l’appello dell’Ue

Che cosa hanno detto il neo Commissario europeo per la difesa e lo spazio, Andrius Kubilius, e l’Alta rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas, in occasione della conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa (Eda)

“Le nubi tempestose della guerra si stanno addensando sull’Europa”.

Ha esordito così Andrius Kubilius, neo Commissario europeo per la difesa e lo spazio, intervenendo alla conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa (Eda). L’Agenzia europea per la difesa supporta i suoi 27 Stati membri nel miglioramento delle loro capacità di difesa attraverso la cooperazione europea.

L’appuntamento si tiene a due giorni dell’insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che, fin dal suo primo mandato alla Casa Bianca, ha rimproverato i paesi europei di sborsare più soldi per la difesa, sostenendo che si sono approfittati della Nato sotto l’ombrello della sicurezza americana e persino suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero ritirarsi dall’alleanza militare transatlantica.

“Siamo già sotto attacco. Sulla terraferma, in mare, in aria e nel cyberspazio” e l’Unione europea si trova ad affrontare carenze militari “colossali”, che richiedono un approccio audace e unificato alla produzione e all’acquisizione della difesa, ha affermato Kubilius.

Anche per l’Alto rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, “Non ci dovrebbe essere alcun dubbio, in nessuno di noi, sul fatto che dobbiamo spendere di più per prevenire la guerra.  Ma dobbiamo anche prepararci alla guerra”, ha detto alla conferenza annuale dell’Eda.

Tutti i dettagli.

PER KUBILIUS PUTIN POTREBBE NON FERMARSI ALL’UCRAINA..

Secondo il commissario per la difesa, “Putin potrebbe non fermarsi all’Ucraina” e “la Russia non è sola. La Corea del Nord e l’Iran fanno parte dello stesso Asse degli autoritari aggressivi. La Cina non è molto indietro”.

Allo stesso tempo, “il Segretario generale della Nato Mark Rutte e i servizi segreti degli Stati membri dell’Ue ci stanno avvertendo: – se non facciamo nulla, tra cinque anni la Russia potrebbe essere pronta per uno scontro militare con la Nato e l’Unione Europea” ha ricordato Andrius Kubilius.

…E INVOCA UN BING BANG NELLA PRODUZIONE PER LA DIFESA UE

Pertanto, l’Unione europea si trova ad affrontare carenze militari “colossali”, che richiedono un approccio audace e unificato alla produzione e all’acquisizione della difesa, ha evidenziato il commissario europeo per la difesa e lo spazio. Kubilius sollecita così una strategia “big bang” per colmare queste lacune e ha sottolineato la necessità di un’azione collettiva.

“Le carenze di materiale militare, se paragonate all’economia di guerra russa, sono colossali. Non possiamo più permetterci un approccio frammentato e incrementale. Abbiamo bisogno di un vero approccio big bang per aumentare la produzione e l’acquisizione di difesa. Abbiamo anche bisogno di un approccio europeo”, ha insistito il commissario Ue.

DECLINARE IL MODELLO EUROPEO PER LO SPAZIO NELLA DIFESA

In conclusione del suo intervento, Kubilius ha ricordato che “sono anche Commissario per lo spazio” evidenziando che “Possiamo e utilizzeremo i nostri asset spaziali anche per la nostra difesa”.

Quindi, il commissario europeo ha auspicato che “i nostri grandi successi dell’Ue nello spazio ci ispirino nella difesa: per insegnarci come possiamo lavorare insieme con successo. Tutti gli Stati membri. Come possiamo programmare, consegnare e gestire asset paneuropei di livello mondiale non solo nello spazio, ma anche nella difesa”.

Dunque ha chiuso con inequivocabile invito: “Dobbiamo spendere di più. Spendere meglio. Spendere insieme. Spendere in modo europeo”.

PER L’ALTA RAPPRESENTANTE UE KALLAS “TRUMP HA RAGIONE”

Da parte sua l’Alta rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas ha affermato che “Dobbiamo migliorare le nostre capacità, abbiamo bisogno che la nostra industria della difesa produca ciò di cui abbiamo bisogno, dobbiamo prepararci al peggio. Ma dovremmo anche vedere questo come un’opportunità positiva per sviluppare una maggiore abilità tecnologica in Europa”.

Non solo, l’incapacità dell’Europa di investire in capacità militari “invia anche un segnale pericoloso agli aggressori” e “il presidente (degli Stati Uniti Donald) Trump ha ragione a dire che non spendiamo abbastanza. È ora di investire” ha aggiunto nell’intervento pronunciato durante la conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa.

All’inizio del mese Trump ha detto che i membri della Nato dovrebbero spendere il 5% del Pil per la difesa, un enorme aumento rispetto all’attuale obiettivo del 2% e un livello che nessun paese della Nato, compresi gli Stati Uniti, raggiunge attualmente.

RIGUARDO L’OBIETTIVO DEL 2% DEL PIL…

Infine “l’Europa deve svegliarsi. L’anno scorso, gli Stati membri hanno speso in media l’1,9% del Pil per la difesa. La Russia spende il 9%. Noi spendiamo miliardi per le nostre scuole, il welfare, l’assistenza sanitaria, ma se non investiamo di più nella difesa, tutto questo è a rischio”, ha sottolineato l’Alta rappresentante Ue.

“Abbiamo bisogno di investimenti da parte degli Stati membri e del settore privato, ma anche del bilancio comune europeo. Dobbiamo spendere più dell’1% necessario per trasmettere il messaggio che siamo seriamente impegnati nella difesa europea. Anche quando stanziamo fondi sufficienti, non possiamo limitarci a comprare un paio di carri armati, un sistema di difesa aerea e un paio di elmetti” ha concluso Kallas.