Il piano di Trump da 500 miliardi su IA. E l’assist a Musk per TikTok

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L’affaire TikTok non si è risolto con l’ordine esecutivo firmato dal neo presidente degli Stati Uniti: di fatto, per 75 giorni è stata solo rinviata l’applicazione della legge federale che impone il divieto alla piattaforma social di video brevi su suolo americano. In alternativa c’è la cessione da parte della proprietà cinese a una società statunitense. Trump, ieri, ha riproposto la possibilità dell’acquisto di TikTok da parte di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e suo consigliere fidato, qualora il capo di X, SpaceX e Tesla volesse acquistare il social network dalla società cinese ByteDance. «Vorrei che gli Stati Uniti avessero una posizione di proprietà del 50% in una joint venture», aveva scritto Trump su Truth Social. «In questo modo, salviamo TikTok, lo teniamo in buone mani e gli permettiamo di affermarsi. Senza l’approvazione degli Stati Uniti, non esiste Tik Tok. Con la nostra approvazione, vale centinaia di miliardi di dollari, forse trilioni».

I legami di TikTok con la Cina hanno sollevato a lungo preoccupazioni sulla sicurezza nazionale americana, ciononostante il presidente americano è parso intenzionato da un lato a mediare con Pechino e dall’altro, su altri fronti ha già minacciato dei dazi, in particolare per «il fentanyl inviato in Messico e Canada», l’oppiaceo è causa di un grave fenomeno sociale in America i cui precursori chimici sono in prevalenza prodotti in Cina.

Musk non è l’unico multimiliardario che affolla la corte di del neo presidente: come si è visto sul podio di onore, nel giorno di insediamento, tuttii magnati big tech hanno scelto di supportarlo. Trump è apparso, ieri, insieme agli amministratori delegati di Softbank, Masayoshi Son, di Oracle, Larry Ellison e di OpenAI, Sam Altman, le tre società coinvolte in Stargate: «È un onore per il Paese. Faremo il possibile affinché ci siano meno problemi possibili», ha dichiarato Trump spiegando che l’investimento è l’inizio «dell’età dell’oro dell’America. Ci stiamo muovendo con una velocità senza precedenti per affrontare le varie crisi dell’America».
Stargate è la joint-venture con cui verrà costruita l’infrastruttura necessaria all’intelligenza artificiale. OpenAI, Oracle e SoftBank investiranno nei data center, enormi edifici pieni di server che forniscono potenza di calcolo, sfruttando i grandi investimenti statunitensi nell’intelligenza artificiale. Il presidente Trump ha promesso di accelerare la produzione di IA made in America, in modo da creare almeno 100 miliardi di dollari in infrastrutture informatiche in grado di alimentare l’IA, anche se Stargate potrebbe arrivare a investire fino a 500 miliardi di dollari in quattro anni. Le tre aziende hanno in programma di contribuire con fondi all’iniziativa, che sarà aperta ad altri investitori e inizierà con 10 data center già in costruzione in Texas.

Tornando al futuro di TikTok, che è rimasto poco chiaro dopo il salvataggio di lunedì del presidente degli Stati Uniti: secondo Reuters la app non è ancora tornata disponibile per il download nell’App store e nel Play Store negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da Wired, nella sua versione americana, alcuni utenti hanno segnalato di essere, però, riusciti ad accedere di nuovo alle loro timeline dopo che sono state elencate come non disponibili nei giorni scorsi. Altri hanno riacquistato l’accesso ai loro account, ma con vari gradi di funzionalità.

Al di là del funzionamento tecnico della piattaforma, se Elon Musk è il nome proposto da Trump, sono in molti a essere interessati a investire in quello che è un grande business negli Stati Uniti, con 170 milioni di utenti. TikTok ha rimodellato il panorama dei social media, definito la cultura popolare e creato un sostentamento per milioni di influencer e piccole aziende che si affidano alla piattaforma.

MrBeast, la star di TikTok e YouTube si è candidato, assieme a un gruppo di investitori, ad acquistare la piattaforma social di video brevi: aveva espresso il suo interesse nei giorni scorsi, e lo ha confermato con un video su TikTok. «Ho appena finito un incontro con un gruppo di miliardari. Abbiamo un’offerta pronta, vogliamo acquistare la piattaforma», ha detto. Il gruppo di investitori include Jesse Tinsley, il fondatore di Employer.com. «La nostra offerta è una soluzione vincente per tutti: preserva la piattaforma e affronta allo stesso tempo i legittimi timori per la sicurezza nazionale», ha messo in evidenza Tinsley. Anche la Kingdom Holding Company (Khc), la società di investimento del principe saudita Alwaleed bin Talal, è interessata a investire in TikTok se Elon Musk o altri facessero un’offerta. «Se Musk o altri facessero un’offerta, saremmo senza dubbio interessati a prendere in considerazione questo investimento», ha spiegato il Ceo di KHC, Talal al-Maiman.

KHC detiene, tra l’altro, già delle quote nella piattaforma di social media X di Musk e nella sua startup di intelligenza artificiale xAI.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione riguarda un’anticipazione del Financial Times: la casa madre di TikTok, ByteDance sta puntando molto sull’infrastruttura di intelligenza artificiale (IA). In particolare, prevede di spendere più di 12 miliardi di dollari in IA nel 2025. ByteDance prevede di spendere 40 miliardi di yuan (5,50 miliardi di dollari americani) per acquisire chip IA in Cina nel 2025, aggiungendo che la società investirà circa 6,8 miliardi di dollari all’estero per aumentare le sue capacità di formazione del modello di base utilizzando chip Nvidia avanzati. E questo potrebbe rendere ancora più appetibile la corsa tutta americana al colosso big tech cinese.

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