Martina Scrinzi e il successo di Vermiglio: dai Golden Globes ai nuovi progetti

Abbiamo avuto l’onore di intervistare Martina Scrinzi, attrice principale (e trentina) di “Vermiglio”, quando il film aveva appena vinto il Leone d’Argento a Venezia, il primo di molti successi.

A ottobre infatti il film di Maura Delpero ha ottenuto il Gold Hugo – Miglior Film alla 60ma edizione del Chicago International Film Festival e a giorni si dovrebbe sapere se è entrato nella cinquina in corsa per gli Oscar, candidato come miglior film internazionale, in vista del 2 marzo, quando avverrà la premiazione finale.

Al festival di Palm Springs e all‘Athens International Film Festival ha vinto il premio come miglior sceneggiatura e al Capri Hollywood – International Film Fest è stato giudicato il miglior film internazionale. E se prendessimo in considerazione anche le nomination, la lista sarebbe ancora più lunga. Insomma, un ghiotto bottino per la pellicola girata in Trentino-Alto Adige, che ora è visibile anche in televisione su Now, servizio di Sky a pagamento.

Martina, proveniente da Villa Lagarina, ha avuto modo di viaggiare per il mondo, accompagnando “Vermiglio” a vari eventi e festival e prendendo parte persino ai Golden Globes a Los Angeles, senza tuttavia trascurare altri progetti. Ma facciamocelo raccontare direttamente da lei…

Come stai vivendo tutto ciò?

“È tutto molto bello! All’inizio quando dovevo prendere parte a certi eventi ero molto agitata, ora col passare del tempo mi sto abituando e me li godo di più, con sempre meno stress. Insomma, ci sto prendendo la mano! Quando salgo sul palco per parlare continuo a provare una grande emozione, che mi dà la giusta carica!“

Ti è capitato che ti riconoscessero per strada?

“Sì, soprattutto nel mio paese. È successo però anche da altre parti, come a Roma, dove vivo ora. Mi hanno fermata, chiedendomi di scattare un selfie.”

Nonostante tutto il Trentino avesse le dita incrociate, “Vermiglio” non ha vinto ai Golden Globes, venendo sorpassato da “Emilia Pérez” come miglior film in lingua straniera. Te la senti di commentare?

“È difficile competere in quel genere di evento, si tratta di un premio molto ambito. Contano la bellezza del film e le critiche che sono state fatte, ma solo in parte. Eravamo “contro” produzioni cinematografiche enormi, con budget molto più ampi di quello di “Vermiglio” e che hanno raggiunto grazie a questo anche più pubblico. Per me è stata già un’enorme fortuna trovarmi lì.”

Hai avuto modo di conoscere “i grandi del cinema”? Ti hanno fatto i complimenti?

“Ce li avevo a due centimetri da me, ma non ho osato parlarci. Ho visto celebrità come Kate Winslet, Angelina Jolie e molte altre! Si tratta di un evento enorme e l’attenzione delle telecamere è puntata sui “grandi”,  perciò è difficile essere notati.”

E il pubblico? Come commenta “Vermiglio”?

“Non mi aspettavo tanto calore. Anche all’estero, nonostante il film racconti la storia di quella che era la tipica famiglia trentina di una volta, si sono immedesimati nei personaggi. È stata una bella sorpresa! Questo vuol dire che stiamo  portando in giro una storia universale, in cui tutti in qualche modo riescono “a calarsi”. “

E i tuoi mentori?

“Sono cresciuta come attrice in Collettivo Clochart. Michele Comite e Hillary Anghileri, rispettivamente direttore e coreografa, sono contenti per me e mi stanno vicino, nel caso avessi bisogno di qualcosa. Continuo a tenermi in contatto con loro e a prendere parte a progetti.”

A che eventi hai partecipato?

“Oltre che ai Golden Globes sono stata a Capri, in Corsica, a Lucerna, in Belgio…Mi alterno alla regista, ai produttori e ad altri attori per far conoscere “Vermiglio” in tutto il mondo. Sono appena tornata da Londra, dove ci sono state due previews. In Inghilterra infatti il film è uscito proprio in questi giorni e nei prossimi mesi sarà distribuito anche in altri Paesi europei come Belgio, Francia, Svizzera. Poi prenderò parte a diversi festival minori, che a me piacciono perché c’è più confronto con il pubblico.”

Vuoi parlarci di altri progetti a cui hai preso parte?

“È stato presentato da poco lo sceneggiato “In cammino con Antonio Rosmini”, del regista Herman Zadra, in cui interpreto Maddalena di Canossa. Le scene in cui sono presente io sono state realizzate poco prima di “Vermiglio”. È stata una bella esperienza, perché abbiamo girato nel convento delle Canossiane a Verona, dove Maddalena viveva realmente.

Ho realizzato poi un “voice over” per la Fondazione Bruno Kessler. Quanto al futuro, prima di Natale ho fatto diversi provini, ma non ho ancora ricevuto risposta. Spero di sapere presto qualcosa di più!”

Hai un ruolo dei sogni?

“Mi stanno contattando per ruoli sempre molto vicini al personaggio della “mia” Lucia di Vermiglio. Madri, donne molto femminili e controllate…Mi piacerebbe interpretare anche personaggi più eccentrici ed estroversi, ragazze ribelli e “furbe”, magari anche nevrotiche e piene di rabbia!”