L’Università di Foggia ha vissuto un momento straordinario nel secondo incontro organizzato con l’Associazione Chef del Mediterraneo. Il protagonista, lo Chef Peppe Zullo, ha trasformato un seminario accademico in un’autentica esperienza di condivisione e visione del futuro delle aree rurali.
La sala gremita di studenti dei corsi di Economia e management, Management dell’innovazione e dell’hospitality, Cultura e sostenibilità dell’enogastronomia e Imprenditorialità e management internazionale ha accolto con entusiasmo il “cuoco-contadino” di Orsara, che ha saputo catturare l’attenzione di tutti con il suo carisma genuino e la sua filosofia del “simple food for intelligent people”.
Durante il seminario “Gastronomia e territorio: strumenti per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali”, coordinato dalle professoresse Vittoria Pilone e Roberta Sisto, Zullo ha condiviso il suo straordinario percorso: dall’avventura americana degli anni ’70 con “Peppe’s Buongustaio” a Boston, fino alla coraggiosa scelta di tornare alle radici per costruire il suo impero gastronomico sui Monti Dauni.
Particolarmente coinvolgente è stato il momento in cui lo chef ha illustrato i suoi progetti attuali: dalla cantina al piccolo caseificio, dall’allevamento di maiali neri al bosco dei frutti antichi, fino al recupero del grano arso. Il suo racconto, arricchito dal caratteristico mix di espressioni dialettali e americane, ha trasformato ogni aneddoto in una lezione di vita e imprenditorialità.
Gli studenti sono rimasti affascinati dalla visione di Zullo di un’imprenditoria rurale moderna e sostenibile. “Non si tratta solo di cucinare,” ha spiegato lo chef, “ma di creare un ecosistema dove agricoltura, ristorazione, formazione e ospitalità si fondono in un unico progetto di sviluppo territoriale.”
L’Ambasciatore della Puglia nel mondo, volto noto di programmi come GEO e Uno Mattina, ha dimostrato come sia possibile trasformare un piccolo centro come Orsara di Puglia in una destinazione gastronomica di rilevanza internazionale, diventata città Slow Food nel 2007.
Il seminario si è concluso con un vivace dibattito durante il quale gli studenti hanno potuto confrontarsi direttamente con lo chef su temi quali l’innovazione nel rispetto della tradizione, la sostenibilità economica dei progetti rurali e le strategie di marketing territoriale.
“Questo incontro,” hanno commentato le professoresse Pilone e Sisto, “ha rappresentato un perfetto esempio di come l’università possa diventare un ponte tra formazione accademica e realtà imprenditoriale del territorio. La testimonianza di Peppe Zullo ha mostrato ai nostri studenti che con passione, visione e radicamento nel territorio si possono realizzare progetti apparentemente impossibili.”
L’evento ha confermato ancora una volta il ruolo fondamentale che figure come Peppe Zullo ricoprono nel panorama dell’innovazione territoriale, dimostrando come la gastronomia possa essere un potente strumento di sviluppo sostenibile e valorizzazione culturale delle aree rurali. (retedelmediterraneo)
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