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Si potrebbe ribattezzare la “Triplice Alleanza” del turismo 3.0. Con la Dichiarazione di Punta Cana i leader del turismo di 27 Paesi dell’Africa e delle Americhe del Centro-Sud, sotto l’egida della Wto (World Tourism Organization) hanno siglato un vero e proprio patto per la crescita condivisa del turismo, all’insegna di uno sviluppo realmente sostenibile e inclusivo in entrambi i continenti.
La Dichiarazione di Punta Cana è stata adottata al termine del primo incontro congiunto delle Commissioni Regionali del Turismo delle Nazioni Unite per l’Africa e le Americhe e ha fatto seguito a due giorni di dialogo condiviso sui temi chiave dell’istruzione e degli investimenti nel settore. Riconoscendo i legami storici tra le due regioni, nonché le loro culture uniche e complementari, il summit è servito da piattaforma di riferimento per una cooperazione rafforzata, capitalizzando innovazione, istruzione, investimenti e industrie creative per il futuro sviluppo del turismo.
Nell’accogliere circa 200 partecipanti di alto livello, tra cui 14 ministri, in rappresentanza di 27 Paesi (15 delle Americhe e 12 dell’Africa), il segretario generale delle Nazioni Unite per il turismo, Zurab Pololikashvili, ha sottolineato: «Questo vertice offre una piattaforma unica per creare connessioni e costruire ponti tra l’Africa e le Americhe, creare partenariati strategici interregionali, promuovere progetti di cooperazione Sud-Sud, il tutto a beneficio del settore turistico delle due regioni».
A fare gli onori di casa David Collado, ministro del Turismo della Repubblica Dominicana, presidente della Commissione regionale per le Americhe, e Auxillia Mnangagwa, patrona del turismo in Zimbabwe, la First Lady della Repubblica dello Zimbabwe.
Al termine dei lavori la direttrice esecutiva del turismo delle Nazioni Unite, Natalia Bayona, ha dichiarato: «L’Africa e le Americhe sono dotate di un ricco patrimonio culturale, paesaggi diversi e profondi legami storici. Tuttavia, riconosciamo che a causa di molteplici sfide, come la connettività limitata, le barriere normative e amministrative e la mancanza di consapevolezza reciproca del mercato, la nostra relazione interturistica non è così forte come potrebbe e dovrebbe essere».
Come chiaro segnale di cooperazione Sud-Sud, la Dichiarazione di Punta Cana stabilisce una serie di impegni condivisi per lo sviluppo del turismo come motore di sviluppo inclusivo. Nel dettaglio i quattro passaggi-chiave di questo patto riguardano gli investimenti strategici attraverso partenariati pubblico-privato; potenziamento della connettività tra le due regioni, sia in termini di miglioramenti dei collegamenti aerei che di rafforzamento dello scambio culturale.
Sviluppo e formazione delle competenze, dando priorità agli investimenti nell’istruzione e nella formazione turistica, espandendo l’accesso all’apprendimento online e offline e promuovendo l’uso dell’innovazione e delle nuove competenze digitali per migliorare la conoscenza della forza lavoro del turismo.
Terzo passaggio-chiave è l’innovazione, con l’impegno di sostenere concorsi per start-up e imprenditori in entrambe le regioni, sostenere meglio le Mpmi, anche nelle comunità rurali, e promuovere soluzioni innovative incentrate sulla sostenibilità e sull’azione per il clima. Infine, supporto alle industrie creative: promuovere il ruolo delle industrie culturali e creative nel settore del turismo, anche attraverso il finanziamento di progetti che hanno il potenziale per attrarre turisti e far crescere destinazioni e percorsi culturali nuovi e diversificati, e per garantire che i benefici offerti dal settore siano focalizzati su sviluppo sociale e inclusivo.
Su tutto c’è poi l’impegno condiviso per la Cooperazione interregionale: supportare l’analisi di mercato e altre ricerche per identificare potenziali aree di crescita e opportunità, per sviluppare strategie condivise per il turismo.
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