«Un dovere lavorare per un pianeta pulito»


Vito Grassi, patron di Graded, nel vostro settore da anni si è imposta sempre di più la sfida della sostenibilità ambientale. Come si vince la sfida?
«Non deve essere visto come un obbligo imposto dall’Europa, ma come una necessità per difendere il nostro ambiente. È un impegno che spetta a tutte le imprese, in ogni settore, per ridurre l’impatto sul nostro pianeta. Anche per questo portiamo avanti investimenti sulle soluzioni per energie alternative come l’idrogeno verde. Nessuno ha ancora la risposta definitiva su quale sarà la soluzione energetica del futuro, ma è essenziale mantenere aperti diversi fronti di ricerca».

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State puntando anche sull’aerospazio e sull’agritech, settori in cui la Campania è sempre più avanguardia.
«La bioeconomia circolare è ormai una realtà italiana: offre lavoro a due milioni di persone e contribuisce per il 10% al valore aggiunto. L’aerospazio, seppur recente nella nostra azienda, rappresenta un settore in forte crescita in Campania e ci regala importanti soddisfazioni».

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Giovani e prospettive per il Sud. Tanti vanno via da Napoli. Come li si trattiene?
«Una ricetta non c’è, posso raccontare cosa facciamo noi: stiamo sperimentando nuovi modelli organizzativi per rendere più attraente il lavoro qui. Nei settori innovativi, giovani e neolaureati sono essenziali: affidiamo loro ruoli di responsabilità e incentivi economici superiori al contratto collettivo, per superare lo svantaggio dei livelli retributivi e del potere d’acquisto. E poi lavoriamo con le start-up a cui diamo responsabilità e possibilità di crescita pur restando collegate alla casa madre».

A tutto questo avete affiancato anche lo sport. Perché? È un discorso anche emozionale oltre che imprenditoriale?
«Lo sport è un modo per connetterci con il territorio e trasmettere emozioni. Abbiamo acquisito Napoli Basket in B e siamo arrivati a vincere la Coppa Italia. Restano le difficoltà infrastrutturali. Anche per questo puntiamo sul PalaEventi al Centro direzionale, un esempio virtuoso di partnership pubblico-privato. Presenteremo il progetto definitivo entro il 20 aprile e, dopo l’estate, se tutto andrà bene, potremo parlare di programma dei lavori».





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