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Sarà ancora possibile andare in pensione con le misure di oggi nel 2025? Al momento bisogna ancora pazientare per capire bene cosa il governo avrà intenzione di fare per il 2025. A dire il vero grossi cambiamenti a livello pensionistico non ci saranno, almeno in base a quanto si legge adesso nelle varie bozze e nelle indiscrezioni che accompagnano la stesura della nuova manovra finanziaria. Anzi, molti ormai danno per scontato che le misure in scadenza alla fine del 2024 saranno confermate anche nel 2025. Parliamo di tre canali di pensionamento anticipato che hanno la loro scadenza il 31 dicembre 2024. E tra questa c’è l’Ape sociale.
Molti lavoratori sono interessati a questa misura perché completano i requisiti previsti nel 2025. Tra questi ci sono alcuni invalidi ma anche alcuni soggetti che hanno un invalido in casa a cui prestano assistenza.
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Invalidi o con invalidi a carico, nel 2025 1.500 euro di pensione dall’INPS ai nati fino al 1962
Andare in pensione con l’Ape sociale dovrebbe essere possibile anche nel 2025. E serviranno sempre almeno 63 anni e 5 mesi di età. Significa, porte aperte alla pensione con l’Ape sociale per i nati fino al 1962. Per una delle categorie specifiche a cui la misura dovrebbe essere concessa, basta raggiungere 30 anni di contribuzione.
Parliamo degli invalidi. per andare in pensione con l’Ape sociale come invalidi oltre al doppio vincolo anagrafico e contributivo da rispettare, bisogna centrare anche la giusta percentuale di invalidità. Infatti bisogna risultare invalidi civili in misura pari o superiore al 74%.
Pure i caregivers in pensione nel 2025? si può, ecco come
Anche chi ha a che fare con invalidi in casa può godere dello stesso trattamento anticipato dal punto di vista del pensionamento con l’Ape sociale. Sempre almeno 63 anni e 5 mesi di età e sempre almeno 30 anni di versamenti contributivi. L’invalido da assistere deve essere grave e sotto la legge 104. Inoltre deve essere un parente stretto, ovvero coniuge, figli o genitori. Oppure deve essere un parente o affine entro il secondo grado. Ma solo se questo parente o affine non ha coniuge o genitori, oppure li ha ma sono over 70 di età o a loro volta invalidi.
Per avere accesso all’Ape sociale nel 2025 come caregiver, bisognerà sempre rispettare il vincolo della convivenza con il disabile. Che deve essere partita almeno da 6 mesi prima della domanda di pensione.
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Ape sociale e quota 41 per invalidi e caregivers
L’Ape sociale se davvero verrà confermata continuerà ad essere la solita misura di accompagnamento alla pensione. Perché dura fino ai 67 anni di età quando effettivamente decade e i beneficiari dovranno passare a chiedere la pensione di vecchiaia ordinaria all’INPS. La pensione con l’Ape sociale può arrivare a massimo 1.500 euro al mese. Non prevede maggiorazioni, integrazioni al trattamento minimo, reversibilità e rivalutazione. E nemmeno la tredicesima mensilità.
Se per avere certezza di poter andare in pensione con l’Ape sociale come invalidi o caregivers bisogna aspettare la legge di Bilancio, per la quota 41 precoci si può già dare per certa la possibilità nel 2025. Con le stesse caratteristiche dell’Ape sociale, invalidi e caregivers a prescindere dall’età potranno andare in pensione nel 2025 una volta raggiunti 41 anni di contributi. Purché almeno 12 mesi siano stati versati prima dei 19 anni di età. E purché almeno 35 anni siano al netto dei figurativi da disoccupazione o malattia.
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