Il meglio di “Italiani dell’altro mondo”, le favole belle di chi lavora con AI, fashion e gaming

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Su StartupItalia il nostro speciale dedicato ad alcuni dei profili più interessanti intervistati durante il 2024 per la rubrica alla scoperta dei talenti all’estero. Da Berlino a Londra, passando per Hong Kong e altri centri dell’innovazione. Le storie di Alessandra Mazzilli, Fabrizio Del Maffeo, Sofia Zanchini, Riccardo Zacconi e Luca Mastella

Un anno trascorso a girare il mondo per raccontare le storie di quei talenti italiani che stanno facendo la differenza nei rispettivi campi. La rubrica “Italiani dell’altro mondo” non si ferma però durante le feste e vi propone un “Best of” per ripercorrere alcune delle interviste più interessanti pubblicate sul magazine. Partiamo con Alessandra Mazzilli, che a Berlino si occupa di Venture Capital; voliamo poi in Olanda per conoscere Fabrizio Del Maffeo, Ceo di Axelera AI, azienda che opera nel mercato globale dell’Intelligenza artificiale; nel lontano Oriente abbiamo conosciuto Sofia Zanchini di The Tangerine Road, una startup attiva a Hong Kong; a Londra ci siamo fatti raccontare come nasce un successo gaming planetario da Riccardo Zacconi; con Luca Mastella, nomade digitale per molti anni, ci siamo soffermati su cosa significa lavorare in una startup full remote.

Alessandra Mazzilli 

«Qui molte persone che incontro ogni giorno lavorano nel tech. Sei esposto a questo mondo. A Berlino l’ecosistema genera idee, trasparenza ed è aperto all’innovazione grazie a un capitale intelligente. I fondi VC fanno bene il loro mestiere, danno i giusti termini ai founder, con processi veloci e competitivi. Poi, ovvio, anche qui ci sono i problemi. Come l’aeroporto». In una delle puntata del 2024 della rubrica “Italiani dell’altro mondo” abbiamo intervistato Alessandra Mazzilli, nata a Bologna nel 1993, che si occupa di investimenti VC in Earlybird Venture Capital. Con lei abbiamo parlato non soltanto di Germania, ma anche di Stati Uniti ed Europa. «Negli USA c’è uno standard di base nel sapersi vendere: sono tutti sales man, bravi a presentarsi e a raccontare le proprie idee. E poi sono davvero aggressivi a livello di attitudine di investimento. In Europa si parla di down side protection, ovvero come tutelarsi da un investimento nel caso non vada bene. In America semplicemente non sono discorsi che si fanno».

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Axelera AI Fabrizio DelMaffeo

Fabrizio Del Maffeo

«La nostra piattaforma, realizzata utilizzando la tecnologia proprietaria di elaborazione in-memory e l’architettura del flusso di dati RISC-V, offre prestazioni e usabilità tra le più potenti del settore a un costo e consumo energetico decisamente ridotto rispetto alle soluzioni attualmente disponibili sul mercato. Oggi, il nostro focus è sull’accelerazione della visione informatica e dell’elaborazione del linguaggio naturale, credendo che in questo settore le possibilità siano tantissime». Fabrizio Del Maffeo è Ceo di Axelera AI, azienda che opera nel mercato globale dell’AI. Nel corso del 2024 ha chiuso un round da 68 milioni di dollari. Con sede in Olanda, a Eindhoven, la società conta su un team di 180 persone distribuite tra Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Italia e UK. Il suo settore è quello dei semiconduttori per l’Intelligenza artificiale, specifici per sicurezza, automotive e robotica.

sofia zanchini

Sofia Zanchini

«Abbiamo chiamato la nostra azienda The Tangerine Road per due ragioni: ci siamo ispirate alla Via della Seta, che ha collegato per secoli l’Europa alla Cina e che oggi racconta anche la nostra vita da espatriate dall’Europa all’Asia. E poi c’è il riferimento al mandarino, regalato in occasione del Capodanno cinese, simbolo di benessere e prosperità». Sofia Zanchini, nata a Roma nel 1976, è arrivata a Hong Kong nel 2015 insieme al marito e ai figli, per cominciare un nuovo capitolo della loro vita, dopo aver vissuto per quasi dieci anni a Londra. Per chi non c’è mai stato, ci ha spiegato com’è quella città del lontano Oriente. «Mi ha sempre colpito il mix tra la forte tradizione cinese e la modernità. Ha un fascino asiatico, ma anche molto europeo. È ancora oggi un ponte tra Oriente e Occidente».

zacconi

Riccardo Zacconi

«Sapevo quello che non avrei voluto fare, ovvero il dentista come mio padre. Così decisi di fare economia perché all’epoca sapevo avrebbe aperto più porte. Oggi sceglierei senz’altro AI e programmazione». Riccardo Zacconi, classe 1967, è uno degli imprenditori italiani di maggior successo, co-fondatore della software house King.com, venduta ad Activision Blizzard nel 2015 per quasi 6 miliardi di dollari. In pancia aveva centinaia di giochi, tra i quali la killer app Candy Crush, titolo lanciato prima su pc e poi su mobile dove ha collezionato miliardi di download. Dopo più di dieci anni alla guida di King.com oggi Riccardo Zacconi rimane un punto di riferimento nell’ecosistema. Sweet Capital è la società di Venture Capital che ha co-fondato per investire in startup early stage.

luca mastella learnn

Luca Mastella

«Sono il primo laureato dalla mia famiglia e il primo a esser andato fuori dall’Europa. Sono cose arrivate senz’altro anche grazie al basket: giocando in Serie A ho stretto amicizia con molte persone straniere e vedevo gli americani come modelli da imitare». La storia di Luca Mastella, classe 1989, parte dalla passione per lo sport. Cresciuto a Ferrara, è entrato nella Fortitudo Bologna a 12 anni. Poi però la sua vita ha preso direzioni diverse come ci ha raccontato in una delle puntata della rubrica “Italiani dell’altro mondo”. Al momento opera in Italia, come Ceo dell’edtech Learnn, startup full remote.





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