Alunni con disabilità in Veneto: Incremento Usr

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Sono in leggera crescita gli alunni con disabilità nelle scuole del Veneto. I disturbi più frequenti sono quelli del comportamento esternalizzante, nella cui casistica ricadono il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (Adhd), quello oppositivo-provocatorio e quello della condotta. E la provincia di Verona è tra quelle con la maggior incidenza di studenti con disabilità nelle scuole di primo grado.

Con il monitoraggio sulle diagnosi relative alla disabilità per l’anno scolastico 2024-2025, l’Ufficio scolastico regionale (Usr) del Veneto ha fornito un’analisi dettagliata delle disabilità presenti nelle scuole statali della regione. L’indagine è stata condotta sotto la supervisione del dirigente tecnico Filippo Sturaro e con l’elaborazione curata dalle referenti regionali dell’Usr Veneto. Sono stati coinvolti 553 istituti statali e 549.013 studenti, dei quali circa 22mila con certificazione di disabilità, pari al 4,2% del totale.

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La lettura del rapporto ha evidenziato per prima cosa che la distribuzione degli alunni con disabilità varia a seconda del grado scolastico: 3,4% nella scuola dell’infanzia, 5,2% nella scuola primaria, 5,2% nella scuola secondaria di primo grado e 2,7% nella scuola secondaria di secondo grado. Analizzando i dati provinciali, emerge che Vicenza, Verona e Rovigo superano il 6% di studenti con disabilità nelle scuole di primo grado, evidenziando una maggiore incidenza rispetto alla media regionale.

La necessità di sostegno elevato o molto elevato è particolarmente marcata: riguarda l’80% sul totale degli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, il 57,1% nella scuola primaria, il 45,1% nella scuola secondaria di primo grado e il 50,7% nella scuola secondaria di secondo grado. Le province con valori superiori alla media regionale (53,3%) per richieste di sostegno elevato sono Treviso (65,6%), Venezia (59,8%) e Padova (59,1%).

Un altro aspetto significativo riguarda la tipologia degli istituti. Nei licei si registra l’incidenza più bassa di disabilità, mentre gli istituti professionali presentano il valore più alto, pari all’8,1%, con un picco del 10% nella provincia di Rovigo. Nonostante l’incidenza più contenuta, nei licei il 72,4% degli alunni con disabilità necessita di sostegno elevato o molto elevato.

Il confronto con gli anni scolastici precedenti evidenzia nel Veneto una crescita moderata ma costante degli alunni con disabilità: +0,3% tra il 2022/2023 e il 2023/2024, +0,4% tra il 2023/2024 e il 2024/2025. Tuttavia, alcune eccezioni si osservano nella scuola dell’infanzia delle province di Belluno (-20,5%), Rovigo (-11,3%) e Vicenza (-7,8%) e nella scuola secondaria di primo grado della provincia di Belluno (-3,5%). Al contrario sono stati registrati in tutti i gradi scolastici delle scuole del Veneto aumenti significativi degli alunni con necessità di sostegno elevato o molto elevato.

Quanto alle diagnosi si deve premettere che il numero non coincide necessariamente con quello degli alunni, poiché un singolo studente può presentare più di una diagnosi. Le disabilità sono classificate secondo la classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati dell’Oms e certificate ai sensi della Legge 104. Tra le tipologie più frequenti si segnalano in Veneto il disturbo del comportamento esternalizzante (27,2%), il disturbo del linguaggio (19,5%) e la disabilità intellettiva (19,4%), quest’ultima in diminuzione rispetto all’anno scolastico precedente. Le disabilità neuromotorie costituiscono il 10%, mentre le sindromi genetiche, le disabilità uditive e visive rappresentano percentuali minori.

L’analisi dei dati mostra una prevalenza di disturbi psico-relazionali nella scuola dell’infanzia, i disturbi del linguaggio prevalgono nella primaria anche se a poca distanza ci sono i disturbi del comportamento esternalizzante e nella secondaria di primo grado e secondo grado mediamente prevalgono i disturbi del comportamento esternalizzante. Un’analisi territoriale rivela differenze significative tra le province. A Belluno, il disturbo del comportamento esternalizzante è il più comune (27,7%), seguito dal disturbo del linguaggio (25%). A Padova prevale la disabilità intellettiva (23,8%), mentre a Rovigo il disturbo del comportamento esternalizzante raggiunge il 32,6%. A Treviso (30,5%) e Vicenza (29,3%) si riscontra un quadro simile, con alta incidenza del disturbo del comportamento esternalizzante, seguito dal disturbo del linguaggio. Anche a Venezia e Verona la prevalenza di disturbi del comportamento esternalizzante si conferma rispettivamente al 26,1% e 24,2%.

Nel complesso, emerge una maggiore necessità di sostegno e un’evoluzione costante nella comprensione e gestione delle disabilità, che richiede un approccio sempre più personalizzato ed efficace per garantire l’inclusione degli studenti in tutte le realtà scolastiche.

«Il tema dell’inclusione, di una scuola accogliente verso chi è in difficoltà, è un valore a cui la scuola veneta è sempre stata attenta e sensibile – ha commentato il direttore dell’Usr Veneto Marco Bussetti – Cerchiamo di continuare questa tradizione, ben sapendo che la società è sempre più sensibile all’accoglienza e all’integrazione: questo è merito anche della scuola, che si sforza di formare cittadini consapevoli e responsabili verso se stessi e verso gli altri, responsabili nella costruzione di una società fortemente inclusiva».



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