Bologna, il nuovo regolamento sui dehors: «Più cari del 30% nel centro storico e sconti in periferia»

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di
Marco Madonia

La novità deiil dehors nelle aree pedonali e turistiche del centro storico. Il Comune:«Tariffe allineate alla crescita del turismo»

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Una tariffa più salata per l’occupazione del suolo pubblico e tre aree distinte per chi mette i tavolini: fuori e dentro i viali e, novità, il dehors nelle aree pedonali e turistiche del centro storico. 

Ecco la piccola «rivoluzione» licenziata dalla giunta guidata dal sindaco, Matteo Lepore, che ha approvato la delibera di modifica al regolamento del Canone unico patrimoniale. La delibera proseguirà ora il suo iter in Consiglio comunale.




















































Le nuove tariffe per l’occupazione del suolo pubblico

Le nuove tariffe entreranno in vigore da aprile: di media, salvo chi sta fuori dai viali, si parla di rincari intorno al 30%. Aumento sostenuto ma, comunque, inferiore a quel 50% dal quale era partita la discussione tra Comune e associazioni di categoria. Il regolamento su cui si apportano queste modifiche era stato approvato nel 2021, e aveva lasciato invariati i parametri di calcolo del canone dei dehors rispetto alle zone della città e alle tariffe di base, che erano, quindi ferme dal 2011. 

In questo periodo tra boom del turismo, stravolgimento del centro storico e, anche, la pandemia c’è stata un’invasione di tavolini. Era stato nei mesi scorsi lo stesso sindaco a lamentare come in alcune aree della città, tipo via Orefici, sia diventato quasi impossibile camminare. In piazza Santo Stefano si era arrivati addirittura allo scontro al Tar con gli esercenti.

I dehors e le zone di Bologna: come cambiano le regole

Così dopo 14 anni, spiega l’amministrazione, vengono aggiornati il regolamento e le tariffe «superando la divisione in due aree di pagamento, fuori e dentro i viali e creandone una terza per le aree pedonali e più turistiche del centro storico, che pagheranno di più di oggi a vantaggio dei dehors fuori dal centro, che avranno invece una riduzione della tariffa».

Dalle simulazioni effettuate dagli uffici comunali, si legge nella nota di Palazzo d’Accursio, un esercente con 20 metri di dehors in area pedonale (non su stallo) in centro storico e 245 gg di occupazione che oggi paga 3.626 euro, nel 2025 pagherà 800 euro in più e nel 2026 arriverà a pagare circa 4.700 euro all’anno, quindi circa 1.100 euro in più.

I cambiamenti legati al boom del turismo

«È evidente — osserva in una nota l’assessora al Bilancio Roberta Li Calzi — come da alcuni anni Bologna sia stata interessata da importanti cambiamenti, che interessano prioritariamente alcune zone della città e hanno modificato le modalità e le condizioni di fruibilità dello spazio pubblico» e, argomenta, appare «altrettanto evidente come l’attuale articolazione del canone richieda un adeguamento per tenere conto dei cambiamenti intervenuti». 

Questa modifica, ha concluso l’assessora «è dunque uno strumento per regolare meglio l’utilizzo del suolo pubblico alla luce della crescita del turismo e della ristorazione in alcune zone. Le risorse verranno utilizzate per la gestione e la pulizia della città».

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Fino ad oggi le tariffe dei dehors (canone occupazione di suolo pubblico) erano organizzate in due categorie: per le strade dentro i viali e per quelle fuori dai viali di circonvallazione, con due tariffe giornaliere rispettivamente di 0,74 euro al metro quadro e 0,31 euro al metro quadro. Per le occupazioni su sede stradale destinata alla sosta a pagamento o riservata alla sosta dei veicoli da parte dei residenti, è applicato un coefficiente moltiplicatore (di maggiorazione) pari a 1,5.

La rimodulazione dei parametri

A partire da aprile, viene evidenziato, ci sarà l’introduzione di una tariffa più elevata per le occupazioni di suolo pubblico con dehors nella aree pedonali dentro i viali, comprese quelle interessate dai T-days, attraverso un coefficiente moltiplicatore fino a 1,5 volte il coefficiente di base. Il coefficiente moltiplicatore è ulteriormente incrementato, fino a 2,25 volte, nel caso di dehors su stalli di sosta.

Quindi, viene spiegato ancora, la giunta, indicativamente i primi giorni di febbraio, approverà una rimodulazione degli attuali parametri di calcolo delle tariffe. Il coefficiente moltiplicatore per le aree pedonali dentro i viali, comprese quelle interessate dai T-days, sarà incrementato a 1,3 (oggi il coefficiente è 1) mentre il coefficiente delle restanti zone dentro i viali passerà a 1,2 (oggi il coefficiente è 1) e il coefficiente delle zone fuori dai viali sarà portato a 0,8 (oggi il coefficiente è 1). 

Confermate tutte le agevolazioni e le esenzioni già previste dal Regolamento, e in particolare le esenzioni per le attività economiche situate in zone interessate dai lavori per la realizzazione delle linee tranviarie; le esenzioni per le iniziative realizzate con patti di collaborazione con il Comune; per finalità di interesse generale; le agevolazioni per le iniziative di partenariato sociale.

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