PESARO Arrivato il tesoro di Giuliano Vangi, adesso il Comune corre per allestire la mostra dedicata al Maestro, in attesa dell’apertura del museo a lui dedicato nei locali a piano terra di Palazzo Mazzolari Mosca quando sarà finita la riqualificazione legata ai fondi Pnrr. Le straordinarie opere che fanno parte del lascito del Maestro alla città di Pesaro sono arrivate ieri mattina al Centro Arti Visive Pescheria. A meno di 4 mesi dall’annuncio della donazione all’Amministrazione comunale, il Centro Arti Visive Pescheria si prepara a riempirsi della “selva luminosa” firmata dal Maestro e composta dalle decine di opere che saranno esposte in una mostra temporanea, ancora in tempo per onorare l’anno da Capitale della Cultura.
L’accoglienza
Le opere sono state accolte dal sindaco Andrea Biancani, dal vicesindaco assessore alla Cultura Daniele Vimini, dalla vedova Graziella e dal figlio Marco. «Siamo davvero felici e orgogliosi di confermare la mostra temporanea di Vangi, in così breve tempo. È un regalo enorme che giriamo ai cittadini e ai turisti che ci raggiungeranno per chiudere in maniera indimenticabile l’anno di Pesaro 2024» dicono Biancani e Vimini, aggiungendo: «Abbiamo pensato quindi alla Pescheria come “vetrina”, aperta e autorevole, per fare subito rientrare in contatto la città con il Maestro.
L’obiettivo è inaugurare entro novembre una mostra temporanea».
Quello di onorare il lascito di Vangi al Comune di Pesaro, un tesoro di circa 130 tra sculture, disegni e dipinti in resina, mettendolo nel più breve tempo possibile a disposizione della città, è un obiettivo al quale il sindaco e l’assessore Vimini, hanno lavorato con impegno, sin dal giorno dopo l’incontro con la famiglia del maestro avvenuto a luglio, 4 mesi dopo la morte dell’artista.
Il patrimonio dell’artista è stato parzialmente trasferito nel Centro Arti Visive Pescheria, ma il Comune sta cercando la collaborazione con aziende del territorio affinché possano ospitare alcune delle opere di Vangi fino all’apertura del Museo permanente. Le delicate operazioni di scarico delle opere provenienti dallo studio di Barberino del Mugello sono iniziate alle 9 e terminate intorno alle 13 e proseguiranno oggi con il trasferimento di quelle di Pesaro. «Questo lascito aumenta il patrimonio culturale che la città di Pesaro – precisa Biancani – riesce a metter a disposizione dei cittadini e soprattutto dei turisti che, nei prossimi mesi, avranno un motivo in più per venire nella nostra città».
Il vicesindaco Vimini evidenzia il «grande gesto di generosità del Maestro e della famiglia. Con Giuliano lavoravamo da tempo all’ipotesi di donazione delle opere, in nome del fatto che si sentisse pesarese da decenni ma anche in onore dei segni che, negli anni, ha lasciato materialmente alla città. A partire dalla “Scultura della memoria”, diventato un angolo iconico di Pesaro che guarderà da vicino il futuro Museo Vangi di Palazzo Mazzolari Mosca, fino all’ode alla libertà fatta da “I Gabbiani” (2022) in piazzale Matteotti passando per la mostra “Vangi per Pesaro” svolta in Pescheria nel 2018. Un atto decisivo, una testimonianza del rapporto intenso che abbiamo con questo artista mondiale che ha deciso di legarsi per sempre a Pesaro».
I ringraziamenti
Il sindaco rivolge poi un ringraziamento «anche a Elio Giuliani, giornalista, appassionato d’arte e amico della famiglia Vangi. In questi anni ha sempre messo a disposizione le proprie professionalità e passione, consentendoci di arrivare a realizzare dei grandi progetti. È un interlocutore prezioso sia per l’Amministrazione, sia per la famiglia». «È davvero commovente vederle tutte insieme», hanno commentato il figlio del grande artista Marco insieme alla madre Graziella. «È vero che queste sculture hanno girato il mondo e che hanno passato gran parte della loro “vita” nello studio di Pietrasanta, ma collocarle qui è un po’ come riportarle nella loro casa natale».
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