in Puglia ne mancano 900 negli ospedali. Concorsone per infermieri e Oss

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Emergenza medici: in Puglia nei reparti ospedalieri, secondo recenti stime, ne mancano almeno 900, mentre circa 700 medici di famiglia hanno giĆ  maturato i requisiti per la pensione. A questi si aggiunge la carenza di circa 5mila unitĆ  tra infermieri, Oss e paramedici. Una tegola sulla testa dei pugliesi, costretti a confrontarsi con un sistema che non riesce, numericamente, a garantire i livelli di assistenza e il diritto alla salute, con liste dā€™attesa lunghissime e, dunque, sempre maggiore ricorso alle cure private.

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La riforma Schillaci

Una situazione che, secondo gli stessi rappresentanti della categoria, sarebbe aggravata dalla riforma a cui lavora da tempo il ministro della salute Orazio Schillaci, che ipotizza di spostare molti medici di base nelle Case di comunitĆ . A riaprire i giochi, dopo la protesta dei sindacati dei medici, ĆØ arrivata ieri la proposta di riforma da parte di Forza Italia, che Ā«mira a ridefinire e rafforzare il ruolo dei Medici di medicina generale. E in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, costituisce un passaggio per modernizzare lā€™assistenza territoriale e realizzare un sistema sanitario piĆ¹ vicino alle esigenze dei cittadiniĀ».

Il maxi-concorso

La Regione intanto prepara il concorso per assumere duemila infermieri e mille Oss. Ā«Quello presentato ieri da Forza Italia ā€“ ha dichiarato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli- ĆØ un provvedimento importante, perchĆ© avvia un dibattito parlamentare sul Servizio sanitario nazionale, sostenendo alcune indicazioni che piĆ¹ volte abbiamo richiamato. In particolare, l’importanza del rapporto medico-paziente, che il medico, soprattutto in attivitĆ  convenzionale, riesce a garantire ai cittadini attraverso un rapporto continuativo nel tempo che gli studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali dicono essere un fattore che allunga la vita. Questa proposta toglie forza a quella del ministro Schillaci e delle Regioni sul passaggio dei medici di base ad un contratto di dipendenza. CiĆ² lascia ben sperare che lā€™ipotesi di una corsa al rapido pensionamento possa venir meno, se resta lā€™orientamento del contratto attuale, cioĆØ di svolgere lā€™attivitĆ  nei propri ambulatori e fare ore aggiuntive retribuite nelle case di comunitĆ . La carenza dei medici tuttavia ĆØ reale e occorre seguire due strade: la prima ĆØ proprio quella di aumentare lā€™attrattivitĆ  della professione e questa proposta potrebbe servire a tale obiettivo, perchĆ© oltretutto consentirebbe di aumentare la redditivitĆ . Inoltre, i giovani neo assunti avrebbero sin da subito un numero di ore retribuite al di lĆ  del numero di pazienti. A ciĆ² si aggiunge il fatto che in Puglia, con il nuovo accordo regionale, se approvato in Giunta, la Regione sosterrĆ  anche lā€™occupazione del collaboratore di studio che alleggerisce il medico dalle incombenze burocratiche. Il richiamato lavoro in ĆØquipe, inoltre, costituisce per noi Federazione un punto importante perchĆ© oggi devono essere valorizzate tutte le competenze, a partire da quelle dei medici, ma anche di tutte le altre figure professionali, in maniera particolare degli infermieriĀ».

L’assessore Piemontese

Di questi giorni la notizia del nuovo concorso per implementare lā€™organico di infermieri e Oss, che nel 2024 era stato stimato oltre le 4mila unitĆ . Ā«Con le assunzioni di infermieri e Oss annunciate dal vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla SanitĆ , Raffaele Piemontese, si va sostanzialmente a saturare l’attuale fabbisogno di tali figure – fan no sapere dagli uffici -. Gli infermieri a tempo indeterminato in servizio sono circa 17.000 e con le 2.000 nuove assunzioni si andrebbe a colmare lā€™attuale fabbisogno, pari a circa 19.000 unitĆ . Per quanto riguarda gli Oss, quelli attualmente in servizio sono circa 4.000, e con le 1.000 nuove assunzioni si soddisferebbe l’attuale fabbisogno, pari a circa 5.000 unitĆ  complessive. Le Aziende, inoltre, stanno predisponendo i nuovi Piani triennali di fabbisogno di personale, definiti sulla base dell’incremento del tetto di spesa per il personale di 150 milioni di euroĀ». Ā«Alle 3.000 assunzioni di infermieri e operatori socio-sanitari che andranno a coprire lā€™attuale fabbisogno delle nostre aziende sanitarie, garantendo maggiore stabilitĆ  occupazionale e migliori servizi ai cittadini pugliesi ā€“ commenta lā€™assessore Piemontese – potranno aggiungersi quelle che servono a potenziare lā€™assistenza territoriale, a rafforzare gli ospedali e le strutture di prossimitĆ  come Case e Ospedali di ComunitĆ , garantire il funzionamento delle Centrali Operative Territoriali e dare risposte concrete sulla riduzione delle liste dā€™attesaĀ».

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