un incontro tra arte e vino nei Colli Euganei dal 31 gennaio al 16 febbraio

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Il 7 febbraio un momento dedicato alla WineArt con un AperiMuCE con i produttori del territorio. Le opere dell’artista Pietro Barbera saranno esposte dal 31 gennaio al 16 febbraio.


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Dettagli


A Galzignano Terme un evento molto originale all’interno del Museo dei Colli Euganei (MuCE): la mostra “WineArt”, dedicata alle opere dell’artista Pietro Barbera. Questa esposizione rappresenta un connubio unico tra arte figurativa e il mondo enologico, presentando tele realizzate con pigmenti ottenuti dal vino. Dal punto di vista artistico, infatti, Pietro Barbera è un autore che sa interpretare in modo originale la sua esperienza e le sue radici. Utilizzando il vino come pigmento, riesce a trasmettere la ricchezza delle emozioni umane su tele che parlano della gioia, dell’amore e della vita quotidiana. Le sue opere non sono solo rappresentazioni visive, ma si accompagnano a forme letterarie per un racconto che riesce a trasformare il vino in uno strumento di comunicazione e di sensibilizzazione.


“WineArt” ha già suscitato grande interesse presso l’Istituto Scuola di Agraria Duca degli Abruzzi di Padova, dove hanno preso forma l’idea e quei contenuti che ne definiscono gli scopi divulgativi, e ora il MuCE offre una nuova ambientazione all’iniziativa, apportando anche alcune variazioni ai soggetti esposti, per arricchire ulteriormente l’esperienza di visita. L’idea è piaciuta anche al Consorzio dei Vini dei Colli Euganei che si è reso disponibile come partner dell’iniziativa, visto che l’esposizione apre la possibilità di un dibattito e di un approfondimento sul tema dell’enologia euganea. L’area dei Colli Euganei – del resto – è da anni in ascesa nel panorama vitivinicolo italiano. I suoi vigneti, caratterizzati da un terroir unico e da pratiche viticole attente alla qualità, hanno portato a una produzione di vini distintivi, sempre più apprezzati a livello nazionale e internazionale, come il Fior d’Arancio DOCG o il Serprino, la bollicina euganea per eccellenza.


L’ambiente naturale e i valori pedoclimatici, influenzati dalla formazione vulcanica delle colline, contribuiscono a creare un contesto ideale per la di alta qualità. I Colli Euganei, in questo modo, hanno la possibilità di posizionarsi come una delle aree vinicole più promettenti d’Italia, contribuendo in modo significativo all’economia locale e all’attrattiva turistica della zona.


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La mostra sarà visitabile dal 31 gennaio al 16 febbraio, ma sarà venerdì 7 febbraio l’occasione giusta per unire in dialogo le arti visive con le produzioni enologiche dell’area di Galzignano, secondo la formula già sperimentata dell’AperiMuCE. Si tratta di un prezioso momento di degustazione, organizzato anche con la collaborazione dell’Associazione Culturale ArtEuganea.Net, che avrà tra i protagonisti gli stessi produttori vitivinicoli. Dunque: le opere di Pietro Barbera, oltre a trovare un dialogo con le esposizioni permanenti nel Museo dedicato al territorio, troveranno approfondimento anche negli assaggi e nei valori proposti dalle cantine che prenderanno parte all’iniziativa. Un connubio che promette un’atmosfera viva e dinamica, permettendo ai visitatori di godere di un’esperienza multisensoriale che stimola sia l’apprezzamento dell’arte che quello delle produzioni enologiche locali.


«Come sempre – spiega il primo cittadino di Galzignano Terme, Riccardo Masin – i momenti culturali che promuoviamo attraverso il Museo trattano temi strettamente legati al territorio e si pongono in continuità con la vita di Galzignano. Da ormai un anno sono attivi tavoli di confronto con le imprese del territorio, per conoscere e riscoprire le loro storie, valorizzare la qualità dei loro prodotti, far crescere il sistema Galzignano. È un percorso che ha visto il coinvolgimento di diversi enti, come il Consorzio dei Vini dei Colli Euganei e la creazione di un palinsesto di eventi che ruotano attorno al brand Galzignano, come l’AperiMuCE. Questa mostra diventa così un’opportunità per riflettere sul valore del paesaggio circostante e per approfondire la connessione tra la comunità e la sua eredità culturale».

All’affermazione del Sindaco ha fatto eco quella di Alessandro Donà, dirigente dell’Istituto Scuola di Agraria Duca degli Abruzzi: «Questa collaborazione offre la possibilità di un rapporto più stretto tra il mondo formativo/scolastico professionale e le istituzioni territoriali. Le opportunità di dialogo create dalla mostra sono cruciali per il futuro, poiché possono nutrire nuove idee e strategie per l’educazione e l’economia locale, specialmente in un settore vitale come quello della produzione vinicola».

La mostra, dunque, è un esempio di come l’arte possa interagire con altre forme di espressione e di sviluppo, creando occasioni di scambio e di crescita per tutta la comunità.


Rubare l’anima al vino con un pennello


Pietro Barbera “artista di_vino”


«Cerco di portare freschezza e leggerezza nel mondo dell’arte con una tecnica innovativa: la pittura con il vino, un genere che ho battezzato con il nome di WineArt, dipingendo “vinarelli” su cartoncino. Il mio approccio alla pittura è un’ode all’inventiva e alla sperimentazione – continua – utilizzando il vino come mezzo espressivo cerco di creare opere d’arte intrise di ricchezza cromatica e profondità emozionale, usandolo da solo e/o arricchendolo con altri colori acrilici o acquerelli. Cerco di combinare tonalità e sfumature attraverso le sue varietà, solitamente uso i rossi più intensi, ottenendo un effetto visivo unico, rendendo ogni dipinto un’esperienza sensoriale avvincente. Oltre all’aspetto visivo, l’uso del vino aggiunge un livello di simbolismo e significato alle opere, trasmettendo la storia e la cultura di questo nettare italiano».

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Il messaggio di WineArt


«Ho voluto rendere omaggio al vino, un elemento così comune nella cultura italiana, trasformandolo in un medium artistico complesso. Attraverso le mie opere, vorrei comunicare l’amore per la tradizione vinicola italiana, ma anche sfidare le convenzioni artistiche tradizionali. Penso di possedere la capacità di fondere l’arte e la cultura del vino in modo armonioso tanto da essere degna di ammirazione».


22 anni di WineArt


«Ho iniziato circa 22 anni fa, sono stato tra i primi a lanciare la WineArt in Italia, aprendo un varco nell’orizzonte del mondo dell’arte contemporanea. WineArt non è solo una celebrazione della creatività, ma anche un ponte tra l’arte e la cultura del vino nelle sue molteplici declinazioni, creando un dialogo coinvolgente tra l’osservatore e l’opera. Oltre ad essere, la mia, un’arte inebriante e magica per certi versi, è molto più di una semplice combinazione di colori e forme; è un’esperienza multisensoriale che coinvolge non solo la vista, ma anche l’olfatto e il gusto. Il vino con le sue varie sfumature di colore e il suo bouquet aromatico, si fonde in modo armonioso con il cartoncino, creando opere d’arte istintuali che raccolgono i miei guizzi creativi del momento, solitamente legati agli accadimenti contemporanei. Un nuovo modo di assaporare il vino, non solo con le nostre papille gustative e l’olfatto ma anche con gli occhi delle sensazioni interiori.  Normalmente ai miei acquerelli/vinarelli abbino le poesie che possono nascere in momenti creativi simultanei o indipendenti. Poi riaffiorano inevitabili collegamenti tra i due generi creativi, tanto da farmi apparire i versi predestinati a una determinata opera e viceversa. Ho chiamato PoetryArt il modo di proporre le mie idee. Ho cominciato con le poesie in forma di manifesto, poi ho pensato di sfoltire le parole nei dipinti, mantenendo pur sempre la necessità di affiancare i versi alla pittura, riportandoli sul retro di ogni dipinto».

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L’obiettivo artistico


“Con l’uso ingegnoso del vino come mezzo espressivo, vorrei riuscire a catturare l’essenza della vita e a tradurla in una forma d’arte affascinante e seducente. Le mie opere trasudano della mia passione, emozioni e profondità introspettiva, invitando gli spettatori a immergersi in un mondo di sensazioni e significati nascosti. L’introduzione della Wineart mi ha portato nei luoghi dove il vino viene celebrato e apprezzato dai suoi cultori e produttori, dal Vinitaly di Verona, a manifestazioni di degustazione in Italia e all’estero, partecipando di recente anche ai festeggiamenti del 150° a.s., dell’IIS “Duca degli Abruzzi” di Padova, (dal 28 sett. 2024 al 11 nov. 2024), dimostrando che l’arte può essere trovata anche nei luoghi più inaspettati e che l’ispirazione può scaturire da esperienze quotidiane come bere un bicchiere di vino.


Concluderei con un messaggio per i lettori: mettete un “Barbera” non solo nelle vostre cantine, ma anche nei vostri salotti di casa.”


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La produzione artistica dell’Ingegnere Pietro Barbera è stata esposta in diverse mostre tra cui quelle svolte a Trapani (2005 – Presidenza Provincia Regionale di Trapani), Verona (2007 – Vinitaly), Pavia (2007 – Pavia Mostre), New York (2007), Marsala (2007 – Cantine Florio), New Jersey (2009 – Ramapo College University), Tunisi (2010 – palazzo Dar Bach Hamba, gestita dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina), Palermo (2010 – castello UTVEGGIO), Salemi (2010 – Castello, promosso dalla Fondazione Sgarbi) e Trapani (2011 – Palazzo della Vicaria), 2013 Bandini Concept Bar (Trapani), ), AIS Sicilia-Misiliscemi- TP- (2023); Perpetuofest AIS Sicilia-Misiliscemi- TP- (2023). Torre di Ligny Trapani (dic 2023), Perbacco Pachino (2024); Ferrowine Castelfranco V.(Apr.2024), Trapani Gallery Nigth (apr. 2024). Trapani Gallery Nigth (28-30 giu. 2024), Erice (10-25 agosto2024), Padova, IIS “Duca degli Abruzzi” set-nov.2024,Volti Di_vini (Trapani 13-15 dic. 2024) e e  nelle varie Kermesse dell’ Associazione dei Sommelier Italiani.


Altre info nel sito https://www.pietrobarbera.it/, https://www.facebook.com/pietro.barbera.50 o al sito https://www.wine-poetryart.com/?doing_wp_cron=1738334617.3693089485168457031250


Info web


https://www.museodeicollieuganei.it/

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


https://www.facebook.com/museodeicollieuganei


Foto articolo da comunicato stampa



















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