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“Le toppe per i conti molisani previste in due leggi di bilancio si stanno strappando”. E’ quanto ritiene la capogruppo Pd a Palazzo D’Aimmo, Micaela Fanelli, che scrive al ministro Giorgetti e alla premier Meloni.
“Un anno fa, il finanziamento per chiudere il bilancio prevedeva la necessità di un piano di razionalizzazioni e nuove tasse. Sono state previste solo le nuove tasse: l’aumento al massimo dell’IRPEF. Nessuno degli altri adempimenti virtuosi che andavano fatti sono stati realizzati. Neanche il Piano che andava concordato col Ministero dell’Economia.
Dopo un anno, per mettere la pezza al buco sanitario, la legge di stabilità 2025 prevede altri 45 milioni l’anno, ma previa adozione di un ulteriore atto che deve essere approvato in Molise e passare al vaglio dei tavoli ministeriali. Indovinate la data entro la quale andava fatto? Oggi, 31 gennaio. Neanche l’ombra. Si replica, a noi ‘urlatori’ della minoranza, “entrambi i termini non sono perentori, ma ordinatori”. Sarà, ma se la scadenza fosse anche solo orientativa, dopo oltre un anno, almeno il Piano previsto l’anno scorso andava presentato.
Non so se la cuccagna continuerà. Nel mentre, ho scritto al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e per conoscenza alla Meloni, segnalando i due gravi inadempimenti, perché gli stessi sono posti in capo al Consiglio regionale e per avvisarli che la ‘cicala continua a fare la cicala’. Come opposizioni abbiamo l’obbligo del controllo e da tempo lo stiamo esercitando in tutte le forme previste dall’ordinamento. Sia con ripetuti solleciti in Aula, sulla stampa, sia con atti, come la mozione che abbiamo presentato a novembre sugli adempimenti della scorsa legge di bilancio, che fu votata responsabilmente all’unanimità, ma poi come sempre è rimasta lettera morta.
Perché se qualcuno si accorgerà che siamo inadempienti, con il rischio di cancellare i milioni di euro che ci hanno prestato sulla fiducia, deve essere chiaro chi, quella fiducia, l’ha tradita. Se la Corte dei Conti solleverà critiche, se i revisori dovessero sottolineare che così non va, deve essere chiaro che le colpe vanno imputate alla maggioranza di Roberti e non alle opposizioni, che non hanno mai smesso di sollecitare il rispetto degli accordi.
Siamo minoranza, poco possiamo (un tentativo lo faremo impugnando l’aumento dell’Irpef regionale davanti ai giudici), ma almeno le avremo svolto fino in fondo il nostro compito istituzionale per accendere i riflettori. Se non con agli occhi della burocrazia, mi auguro almeno agli occhi dei molisani”.
Roberti: “Nessun buco. Il Piano di copertura del disavanzo entro il 20 febbraio”.
Il presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, replica alla nota della consigliera regionale Micaela Fanelli e, con l’occasione, spiega ai cittadini la questione relativa alle procedure conseguenziali a quanto previsto dalle ultime due Leggi di Bilancio.
“La consigliera regionale Micaela Fanelli deve stare serena, perché, evidentemente, prima di dare sfogo alla penna, non si informa presso gli uffici competenti. E, talmente accecata dal livore e dalla voglia di dare uno scoop, anziché controllare i documenti regolarmente protocollati e lavorati dagli uffici della Regione Molise, su impulso di questo Governo regionale, come Diogene, continua ad andare alla ricerca di se stessa.
Comprendiamo, inoltre, la voglia di apparire di chi ancora non ha modo di governare né in Provincia, dove dopo aver perso le elezioni alla carica di presidente ha svolto il ruolo di consigliere di minoranza, né in Regione, alla seconda legislatura tra i banchi dell’opposizione. Pertanto, in Molise non c’è una sola opera meritoria attribuibile all’attività politica della consigliera Fanelli.
Il Governo regionale sta lavorando in sinergia con i Ministeri competenti e con tutti coloro con cui stiamo portando avanti da un anno e mezzo, ovvero dall’inizio della legislatura, l’opera di risanamento dei conti della Regione Molise e della sanità molisana.
Riguardo allo stanziamento dei 90 milioni di euro in favore della sanità molisana, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, abbiamo inviato una nota (regolarmente protocollata) con cui abbiamo concordato la definizione dell’adempimento previsto dalla Legge di Bilancio, comunicando che il previsto piano di copertura del pregresso disavanzo del Servizio Sanitario regionale sarà inviato entro il 20 febbraio 2025.
Questo termine, concordato con lo stesso Ministero, si è reso necessario, in quanto, così come avevamo già annunciato, abbiamo provveduto a incaricare una società specializzata in materia, la ‘RSM Società di Revisione e Organizzazione Contabile Spa’, chiamata ad asseverare e certificare il disavanzo, al fine di sviluppare il piano di rientro.
Questa nota, evidentemente, integra la missiva della consigliera Fanelli (che ci meravigliamo non controlli gli atti protocollati), alla quale noi abbiamo aggiunto un’appendice riguardante tutte le accuse della stessa consigliera al Governo nazionale, in modo che anche nei Ministeri possono valutare il peso delle comunicazioni in arrivo.
Inoltre, con nota protocollata il 18 dicembre 2024, questo Governo regionale ha trasmesso la proposta di Accordo tra lo Stato e la Regione Molise per il ripiano del disavanzo, con i relativi allegati: il Cronoprogramma delle azioni 2024 – 2026 e il Cronoprogramma delle misure di quantificazione Regione Molise 2024 – 2026, concordate dalla struttura regionale con i referenti del Ministero Economia e Finanze e condivise con l’Assessore regionale al Bilancio.
Il Governo regionale, nonostante la carenza di organico (anche su questo lavoreremo durante la legislatura), sta svolgendo tutte queste attività di concerto con le strutture competenti dei Ministeri e con una interlocuzione costante con gli stessi Ministri, perché l’obiettivo comune, con il lavoro di squadra, è quello di ripianare i debiti della Regione Molise e della sanità molisana, per dare un futuro al nostro territorio.
In conclusione, nessun buco e nessuna toppa. Possiamo rassicurare i molisani e la stessa consigliera Fanelli, che il Governo Roberti ha svolto tutti gli adempimenti previsti e, soprattutto, concordati con il Governo nazionale. Per il futuro, un consiglio: auspichiamo che, prima di inutili allarmismi, la consigliera Fanelli si informi meglio, procurandosi la documentazione che viene regolarmente lavorata e protocollata”.
Controreplica di Fanelli: “Il Consiglio regionale non messo al corrente delle novità”.
“Le due cose che prova ad obiettare Roberti al mio puntuale alzare il velo di omertà, sono entrambe informazioni che detiene esclusivamente lui (o i membri della giunta) e che invece dovrebbero essere messe a conoscenza del Consiglio regionale e dei molisani. Questo ho detto e questo confermo. Senza che il Consiglio sappia e controlli, viene meno il nostro ruolo su tutti gli adempimenti necessari”.
E’ la controreplica di Micaela Fanelli alla risposta del governatore.
“Vediamo nel merito, come sempre puntualmente:
1) Sulla sanità, in base alla legge di stabilità 2025, Roberti dice che hanno chiesto una proroga dell’adempimento. Leggo dal comunicato “abbiamo inviato una nota con cui abbiamo concordato (non si capisce bene!) che l’adempimento sarà inviato entro il 20 febbraio”. Vuol dire, primo, che non hanno ottemperato nel termine. Era oggi e io oggi ho posto la questione non avendo avuto notizia. Secondo, come ha chiesto il collega Romano in Aula nell’ultima seduta, martedì scorso, cercando di far discutere il suo atto sul punto prima della scadenza del 31, “ci dite se avete chiesto proroghe”? Nessuna risposta, non hanno voluto discutere! Merito al collega, meno alla maggioranza la cui risposta attendevamo nelle sedi proprie. Se non avessi diramato il comunicato stampa e non avessi scritto al Ministro, avremmo mai saputo tutto questo? No! Ma v’è di più. Hanno concordato un termine diverso da quello statuito perentoriamente in una legge. La legge siamo tenuti a conoscerla, la nota in uscita dal protocollo della giunta e non comunicataci martedì scorso in Consiglio, no. E ne veniamo a conoscenza solo ora!
Ricordo al Presidente, che è compito del Consigliere di opposizione occuparsi di quello che fa o non fa il Governo regionale. Io lo faccio ogni giorno, su ogni tema. Ripeto, Roberti se non vuole essere controllato o incalzato, cambi mestiere. I molisani mi hanno attribuito il ruolo di minoranza? Certo. Io lo onoro ogni giorno, in nome dei molisani, che hanno diritto ad essere informati.
E speriamo che l’adempimento da inviare entro il 20 febbraio sia reso noto nella sua interezza.
2) Circa l’adempimento della legge di bilancio 2024, andava reso entro febbraio 2024. Più volte ho chiesto se era stato posto in essere. Più volte ci è stato detto di no. Quindi un preciso inadempimento. Alla fine, grazie sempre al comunicato, scopriamo che è stato mandato a fine dicembre (10 mesi di ritardo, è o no un inadempimento?!). Ma qual è il punto? Che sono tenuti al controllo i revisori che infatti lo hanno chiesto ripetutamente senza essere ascoltati, che tutte le questioni di quel Piano sono materie di competenza del Consiglio, e infine che con mozione approvata all’unanimità il 5/11/24, la Prima Commissione consiliare andava messa a conoscenza di tutto, e non è stato fatto, e la stessa doveva riferire al Consiglio regionale, e non è stato fatto.
Faccio degli esempi del perché ho voluto portare a conoscenza dei molisani questa delicata questione. Perché l’atto mai svelato fino ad oggi prevede: l’incremento dei canoni di concessione e locazione (quanto? Dove?); riduzione di impegni di spesa del 2% di tot capitoli di bilancio; completa attuazione delle misure di razionalizzazione previste nel piano delle partecipazioni societarie (…) (non si conoscono neanche molti dei bilanci!); riduzione del personale dirigenziale e delle dotazioni organiche; eliminazione delle duplicazioni uffici; uffici comuni (certo, come facciamo con le comunità montane!?) etc…
In conclusione, la mancanza di trasparenza della giunta mette a rischio la fiducia della comunità. È essenziale che il Consiglio regionale riceva tutte le informazioni necessarie per esercitare il proprio ruolo. Continuerò a chiedere chiarezza e a informare i molisani, poiché solo attraverso un confronto aperto possiamo garantire decisioni più corrette e responsabili per il futuro della nostra regione”.
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