In uno scontro di gioco in Coppa Italia contro la Ferrini l’1 settembre 2024, ha riportato un edema osseo, con una rottura del menisco e interessamento della cartilagine e così per quattro mesi, Alessandro Masia ha dovuto rinunciare a ciò che ama di più, giocare a calcio. Ora però il capitano del Monastir, dal curriculum sportivo decisamente importante, è finalmente tornato.
Domenica scorsa, contro il Tempio, è rientrato in campo dopo un periodo interminabile che lo ha tenuto ai box e adesso la voglia di recuperare il tempo perso è tanta. Fame e voglia di fare di certo non gli mancano, dimostrando tutto il suo carattere già nello spezzone di gara disputato la settimana passata: «È stato bellissimo rientrare dopo tanto tempo e ovviamente è molto complicato stare lontano dal terreno di gioco», ha raccontato Masia. «Faccio questo mestiere da tanti anni e la domenica, quando non sei in campo, soffri perché non puoi dare un contributo tecnico e vedi i tuoi compagni lottare senza poter essere d’aiuto. Ho cercato in questo periodo di contribuire a livello umano, psicologico e morale stando sempre dentro al gruppo e lavorando duramente quotidianamente, per cercare di recuperare il prima possibile».
All’inizio della stagione gli è stata consegnata la fascia da capitano, che però ha potuto indossare pochissime volte finora. Un ruolo importante, perché essere il primo leader di una squadra non è mai facile, ma esserlo di un gruppo pieno di talenti come Monastir forse è ancora più complicato. Eppure il trequartista non reputa l’incarico come un peso, ma solo ed esclusivamente come un vero onore: «Per me non è assolutamente un peso, anzi è un grande privilegio e onore essere il capitano di un bel progetto come Monastir. Come allo stesso tempo è un onore essere uno dei condottieri principali di questo straordinario gruppo di assoluto livello, composto da giocatori e uomini che hanno calcato campi e piazze importanti nel calcio che conta». Nel corso della sua assenza forzata, la fascia è stata portata da un altro big della squadra biancoblù, al quale Masia ha dedicato un pensiero speciale: «Mi sento di ringraziare Simone Pinna, una persona e giocatore di grande spessore, perché con lui mi divido il ruolo di capitano di questa squadra e durante la mia assenza è stato impeccabile».
La stagione della società del presidente Marco Carboni ha vissuto un girone d’andata straordinario, ricco di record e prestazioni importanti. Ma il 2025 non è cominciato con la stessa brillantezza vista fino a metà annata: dal 6 gennaio Masia e soci hanno raccolto due pareggi (contro Iglesias e Tempio) e due sconfitte (contro Taloro Gavoi e Budoni). Attualmente la compagine monastirese si trova in seconda posizione con 40 punti, a -6 dalla vetta occupata dalla diretta concorrente al titolo Budoni. Cosa è successo in questo avvio del girone di ritorno al Monastir? «È vero, non abbiamo iniziato il 2025 nel modo migliore», dice Masia. «Ricordiamoci però che siamo in una competizione di assoluto livello, con società e squadre blasonate che hanno una storia dietro e un’organizzazione per fare questa categoria e non solo. Detto ciò, dal punto di vista tecnico siamo partiti affrontando delle squadre importanti e di livello che sono riusciti a metterci in difficoltà. Mi sento però di dire che non abbiamo demeritato in nessuna delle prime gare del girone di ritorno. Non siamo riusciti a portare tanti punti a casa, quindi sicuramente qualcosa va migliorata e limata. Ogni settimana proviamo a limare i dettagli negli allenamenti insieme allo staff, cercando di correggerci e perfezionarci il più possibile. Sono sicuro che torneremo a vincere presto e vedremo alla fine del torneo dove arriveremo», ha spiegato il classe ’95, fiducioso per la propria squadra.
Domani, al campo comunale Is Casas di Villasimius, il Monastir affronterà proprio la compagine gialloblù. Come ogni partita di questo campionato di Eccellenza, anche questa sarà sicuramente ricca di insidie. L’attenzione deve restare alta e vincere non sarà facile. Col giusto atteggiamento, però, conquistare il bottino pieno potrebbe essere meno complicato. Le difficoltà non mancheranno e Masia non si nasconde: «Contro il Villasimius sarà una partita tosta. Loro vengono da una finale di Coppa Italia dispendiosa mentalmente e fisicamente. Sono una squadra organizzata, allenata bene da un ottimo allenatore come Nicola Manunza e composta da ottimi singoli. Sarà sicuramente difficile ma noi siamo pronti e preparati per portare a casa i tre punti».
Appuntamento quindi per domani ore 15. Arbitra l’incontro il signor Enrico Cappai di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti Francesco Serusi e Nicola Deriu, entrambi di Oristano.
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