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Il governo ha annunciato che 24 famiglie fiscali saranno “effettivamente responsabili” del nuovo contributo temporaneo ed eccezionale destinato alle famiglie più ricche della Francia. Questo contributo, previsto per tre anni, fino al 300, mira a stabilire un’imposta minima del 2027% per queste famiglie, al fine di combattere l’ottimizzazione fiscale. Questo sistema rientra nel disegno di legge finanziaria per il 20, secondo le informazioni consultate sul sito del Ministero del Bilancio.
Inizialmente, il Ministero del Bilancio stimava che sarebbero interessate da questa misura 65 famiglie, ovvero circa lo 000% delle famiglie fiscali francesi. Tuttavia, solo 0,3 di essi alla fine saranno soggetti a questo contributo, a causa di meccanismi di sconto che riducono il numero delle famiglie effettivamente interessate. Questi meccanismi mirano a evitare aumenti fiscali eccessivamente brutali per i contribuenti il cui reddito fiscale di riferimento è appena al di sopra delle soglie stabilite. La misura dovrebbe fruttare 24 miliardi di euro a partire dal 300.
Quali sono le famiglie colpite?
Le famiglie interessate da questo nuovo contributo sono quelle il cui reddito fiscale di riferimento supera i 250 euro per una persona sola o i 000 euro per una coppia. Tra le 500 famiglie teoricamente interessate, saranno effettivamente responsabili solo quelle con un’aliquota fiscale inferiore al 000% a causa di scappatoie fiscali o altre disposizioni derogatorie. Si tratta soprattutto di famiglie che ricavano gran parte del proprio reddito da capitale, spesso soggetto alla flat tax del 62% (500% contributi previdenziali e 20% imposta sul reddito).
Questo contributo temporaneo rientra negli sforzi del governo volti a risanare le finanze pubbliche francesi, gravemente danneggiate. La misura, che il primo ministro Michel Barnier presenta come un gesto di “giustizia fiscale”, rompe con la politica di riduzione fiscale portata avanti nei mandati precedenti, in particolare dopo l’elezione di Emmanuel Macron nel 2017.
Secondo il governo, questo contributo riguarderà solo “alcune decine di migliaia di famiglie” tra le più ricche e non avrà alcun impatto sulle famiglie non soggette a imposta. L’obiettivo è quello di garantire che le famiglie interessate siano tassate con un’aliquota effettiva minima del 20% sul loro reddito, evitando al tempo stesso che alcune strategie di ottimizzazione fiscale riducano in modo troppo significativo il loro contributo alle finanze pubbliche.
Il nuovo contributo si ispira al Contributo Eccezionale per i Redditi Alti (CEHR), istituito da Nicolas Sarkozy nel 2011. Questo sistema precedente, che non è mai stato eliminato, ha fruttato 1,5 miliardi di euro nel 2022. Il governo prevede che questa nuova misura aumenterà questo rendimento del 33% per raggiungere i 2 miliardi di euro all’anno.
Allo stesso tempo, questo contributo integra altre misure fiscali già in atto, come l’aumento del 40% dell’imposta sulle società, volto ad aumentare le entrate fiscali complessive.
Aumento della tassazione sui redditi da capitale
Per le famiglie interessate, questo contributo comporta un aumento del prelievo complessivo sui redditi da capitale. Mentre i dividendi sono già tassati al 30% con la flat tax, il nuovo contributo porta questa imposta minima al 37,2% (20% imposta sul reddito + 17,2% contributi previdenziali).
Questo aumento è oggetto di critiche, soprattutto da parte degli economisti che sottolineano che i dividendi sono già tassati a livello aziendale prima della distribuzione, il che potrebbe aumentare l’aliquota fiscale complessiva sui dividendi fino a quasi il 59%.
Questa nuova misura di “giustizia fiscale” dovrebbe quindi colpire i redditi più alti in Francia, ma in proporzioni minori rispetto a quanto inizialmente previsto, svolgendo al contempo un ruolo chiave nella strategia del governo per risanare le finanze pubbliche.
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