De Luca risparmia Salerno. 29 accorpamenti tra Napoli e Caserta #finsubito prestito immediato

La notizia arriva a margine di una importante riunione d’ambito alla presenza di sindaci della provincia, organizzazioni sindacali, esponenti dell’Ufficio scolastico regionale: «Non ci saranno tagli, il salernitano è stato risparmiato». A dichiararlo al Mattino di Salerno, Angelo Michele Lizio, responsabile dell’ ufficio settore scuola dell’ente di Palazzo Sant’Agostino.

«Non ci saranno tagli di scuole – ha spiegato Lizio – abbiamo avuto rassicurazioni dalla Regione. Fino al 2026 dovremmo stare tranquilli». «Nonostante il calo di alunni – continua Lizio – siamo riusciti a salvare le scuole in zone della provincia molto a rischio, abbiamo autorizzato una decina di indirizzi nuovi nelle scuole e prevediamo anche l’avvio del Liceo made in Italy».

La notizia accolta con soddisfazione nel salernitano preoccupa il resto della regione, considerato che il dimensionamento cominciato lo scorso anno andrà necessariamente completato entro questo anno scolastico. E infatti, nel corso dello stesso incontro, viene chiarita la posizione politica della Regione. “Le uniche scuole che saranno tagliate, perdendo preside e direttore dei servizi generali amministrativi insistono a Caserta e nel Napoletano, dove sono previsti 29 accorpamenti” – riporta il quotidiano di Salerno.

Sospetti elettorali

Nonostante il peggior rapporto della regione tra alunni e istituti, la provincia di Salerno sarà quindi esentata da ulteriori accorpamenti. Una decisione che ha sorpreso molti, considerando che Salerno ha una media di 17,1 alunni per classe, inferiore alla media regionale. Questo basso rapporto renderebbe logico attendersi tagli proprio in questa provincia, eppure la realtà sembra raccontare una storia diversa.

I malpensanti non hanno tardato a mettere in relazione questa decisione con l’imminente campagna elettorale di Vincenzo De Luca. Lo zoccolo duro dell’ elettorato del governatore campano, infatti, è storicamente il salernitano, da decenni pilastro del suo potere politico. E con il no della Schlein al terzo mandato, la dichiarazione del governatore pronto a correre “con chi ci starà”, le inchieste che hanno portato agli arresti due portavoti storici di De Luca, c’ è chi immagina che mantenere intatte le istituzioni scolastiche in provincia di Salerno possa essere visto come un modo per consolidare il sostegno elettorale nella sua roccaforte.

Fermo restando il dubbio sulle reali intenzioni del governatore, è da dire che la mossa assomiglia irrimediabilmente ad un tentativo di arrocco, con De Luca che punta anche nel settore della scuola al cappotto elettorale nel salernitano, la sua base di voti più consistente.