Il 3 febbraio il Consiglio europeo si riunisce per parlare di difesa comune

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Il 3 febbraio i leader dell’UE discuteranno di difesa europea nel corso di una riunione informale presso il Palais d’Egmont a Bruxelles. All’incontro prenderanno parte anche il segretario generale della NATO, Mark Rutte, invitato per la colazione, e il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, invitato per il pranzo.

Questa la lettera d’invito che il presidente António Costa ha inviato ai membri del Consiglio europeo:

Come vi ho già anticipato, desidero invitarvi a un incontro informale dedicato al tema della difesa europea che si terrà il 3 febbraio presso Le Château de Limont, nei pressi di Bruxelles.Credo che valutiamo tutti in modo simile le minacce che l’Europa si trova ad affrontare. L’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina ha riportato nel nostro continente una guerra ad alta intensità — che viola i principi fondamentali del diritto internazionale e minaccia la sicurezza europea — unita a crescenti attacchi ibridi e informatici rivolti contro gli Stati membri e le loro economie e società. La pace in Europa dipende dal conseguimento, da parte dell’Ucraina, di una pace globale, giusta e duratura. Il contesto geopolitico, segnato anche dalla situazione in Medio Oriente, continuerà a porre sfide nel prossimo futuro.Lo scopo di questa riunione è preparare il terreno per le decisioni che dovremo adottare e fornire orientamenti alla Commissione e all’alta rappresentante in vista dell’elaborazione di un libro bianco sul futuro della difesa europea che verterà sulle iniziative congiunte in materia di difesa e sulle risorse necessarie per svilupparle. Come previsto nell’agenda dei leader, il mio obiettivo è tornare sul tema della difesa in occasione del Consiglio europeo del giugno 2025.Propongo di basare la nostra discussione su due principi fondamentali.In primo luogo, l’Europa deve farsi carico in misura maggiore della propria difesa. Deve diventare più resiliente, più efficiente, più autonoma e un attore più affidabile in materia di sicurezza e di difesa. In tal modo diventerà inoltre un partner transatlantico più forte, anche nel contesto della NATO, nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri e tenendo conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa.Negli ultimi anni gli Stati membri hanno già aumentato la spesa nazionale per la difesa. Sappiamo tuttavia che occorrono ulteriori ingenti investimenti nel settore della difesa al fine di ricostituire le scorte, potenziare la nostra prontezza alla difesa di fronte a un ampio spettro di minacce — ponendo l’accento sulle priorità strategiche e sulle carenze in termini di capacità critiche — e rafforzare di conseguenza la base industriale e tecnologica di difesa europea.In secondo luogo, gli Stati membri saranno sempre responsabili delle proprie forze armate. Al contempo, abbiamo un interesse comune a cooperare più strettamente a livello europeo per massimizzare le economie di scala e ridurre i costi, garantire l’interoperabilità, assicurare una domanda stabile e a lungo termine — così da offrire maggiore prevedibilità alla nostra industria — ed evitare duplicazioni. Agendo da soli, i singoli Stati membri non possono permettersi il livello di investimenti, anche in ricerca e sviluppo, necessario per rafforzare la nostra capacità. Inoltre, una difesa efficace è un “bene comune” che va a beneficio di tutti gli europei.L’aumento degli investimenti nel settore della difesa deve anche contribuire a rafforzare la competitività economica globale e la coesione dell’Unione europea attraverso un settore industriale in grado di sviluppare la propria eccellenza tecnologica in tutta l’Unione europea e di contribuire alla creazione di posti di lavoro. L’obiettivo del rafforzamento della difesa europea dovrebbe essere preso in considerazione in tutte le pertinenti politiche dell’Unione.Per preparare le prossime tappe, suggerirei di concentrare la nostra discussione sulle seguenti questioni.

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  • Quali dovrebbero essere — e come definiamo — le capacità di difesa che dobbiamo sviluppare prioritariamente in modo collaborativo, data la loro importanza per la sicurezza collettiva dell’UE?
  • Siamo d’accordo di spendere di più e meglio insieme? In che modo, e attraverso quali strumenti dell’UE, possiamo accelerare la mobilitazione dei finanziamenti privati? Come possiamo utilizzare al meglio il bilancio dell’UE a breve, medio e lungo termine? Alla luce del notevole fabbisogno di finanziamento, quali ulteriori opzioni comuni possono essere valutate?
  • In che modo possiamo rafforzare e approfondire ulteriormente i partenariati esistenti? Quali dovrebbero essere i nostri obiettivi e le nostre priorità con i partner europei non appartenenti all’UE?

Ho invitato il segretario generale della NATO a unirsi a noi per la colazione. Avremo così un’occasione tempestiva per discutere delle questioni più urgenti connesse alla difesa, in particolare del nostro sostegno all’Ucraina, così come della cooperazione UE-NATO.Il primo ministro del Regno Unito si unirà a noi per un pranzo di lavoro in vista del vertice UE-Regno Unito che si terrà nel corso dell’anno. Il pranzo rappresenterà la prima occasione per il primo ministro Starmer di incontrare tutti i 27 leader. Il Regno Unito è un partner fondamentale per l’Unione europea, segnatamente nel settore della difesa. Mi attendo una discussione incentrata su tale dimensione delle nostre relazioni.Per quanto riguarda il programma, la riunione inizierà alle 11:00 con uno scambio di opinioni con la presidente del Parlamento europeo. Terremo quindi una prima discussione a 27, che sarà seguita dalla colazione con il segretario generale Rutte, da una seconda sessione tra di noi e dal pranzo con il primo ministro Starmer.Infine, desidero ringraziare il presidente del Consiglio dei ministri Tusk per la stretta cooperazione nella preparazione di questa riunione.Attendo con interesse le nostre discussioni del 3 febbraio.





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