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[…inviate dalla farmacia in copia conoscenza]
Ho inviato per e-mail agli iscritti del sito web della mia farmacia un’offerta promozionale.
Il problema sul quale vorrei il vostro parere nasce dall’erronea indicazione degli indirizzi nel campo cc invece che nel campo ccn come invece avrei dovuto fare.
In pratica, così facendo ho di fatto reso gli indirizzi -email visibili a tutti i destinatari della promozione effettuata con la mailing list.
E’ possibile che io rischi qualcosa per la violazione della privacy come mi è stato fatto balenare da un avvocato?
Curiosamente di mail come questa ne abbiamo ricevute recentemente più di una.
Nel Suo caso, temiamo che l’avvocato da Lei consultato possa aver detto il vero, perché gli indirizzi e-mail vanno considerati a ogni effetto – come d’altronde è pacifico – altrettanti dati personali ed è per questo che il Garante della Privacy tende generalmente a vietarne la divulgazione senza il consenso degli interessati [che poi nella sostanza sono proprio gli iscritti alla mailing list].
Pertanto, l’indicazione nel campo cc [che è il campo riservato ai destinatari della mail in copia conoscenza] di vari indirizzi di p.e. è sufficiente a integrare un’ipotesi di Data Breach, dunque di violazione di sicurezza, come tale implicante – non importa se accidentalmente o dolosamente – la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati.
In caso di Data Breach è onere del titolare del trattamento di denunciare tempestivamente [entro le 72 ore] l’accaduto al Garante della Privacy.
Quanto ai rischi in cui incorre il responsabile di questa fuga di dati [che qui sarebbe evidentemente proprio Lei o la farmacia come tale nell’ipotesi di titolarità sociale], può trattarsi di sanzioni amministrative, irrogate direttamente dal Garante e/o anche, ai sensi dell’art. 15 del Codice della Privacy, di risarcimento dei danni a favore delle persone offese.
(francesco sonnino)
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