TIM cresce: più ricavi e debito in calo #finsubito prestito immediato

TIM, nella foto l’a. d. Pietro Labriola, il noto colosso delle telecomunicazioni italiane, ha presentato i risultati economici dei primi nove mesi del 2024, mostrando segnali incoraggianti di crescita sia nei ricavi che nella gestione del debito. Grazie alla strategia di riduzione dei costi e alla recente cessione della divisione NetCo a KKR, il gruppo non solo ha migliorato la propria efficienza, ma ha anche abbassato il debito, posizionandosi in modo più solido per affrontare le sfide future.

Nel dettaglio, TIM ha registrato un incremento complessivo dei ricavi del 3,4%, arrivando a ben 10,7 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno. La crescita si è vista sia in Italia, dove i ricavi sono aumentati dell’1,8%, sia in Brasile, che ha segnato un aumento del 7,2%. I ricavi da servizi — quelli legati a offerte come telefonia e internet — sono cresciuti del 4,1%, segno che la domanda rimane alta. Questo aumento ha riguardato soprattutto TIM Brasil, che continua a ottenere ottimi risultati nel settore della telefonia mobile.

Anche i margini di guadagno, ovvero quanto effettivamente rimane a TIM dopo aver coperto i costi, sono cresciuti. Il margine EBITDA (un indicatore di salute economica di un’azienda) è aumentato dell’8,7%, arrivando a 3,3 miliardi di euro complessivi. Se consideriamo anche i costi di leasing (EBITDA After Lease), il gruppo ha visto un ulteriore aumento dell’11,1% a 2,7 miliardi. Questo è un segnale importante, perché mostra che TIM è riuscita a ridurre le spese fisse, migliorando l’efficienza operativa.

Sul fronte dei servizi, TIM Consumer (dedicata ai clienti privati) ha mantenuto stabili i suoi ricavi, con un guadagno complessivo di 4,5 miliardi di euro. Questo risultato è stato sostenuto dalle nuove strategie tariffarie e dalla crescita di TIMVision, la piattaforma di intrattenimento, che ha visto un incremento del 23% del valore medio di spesa per cliente. Anche i ricavi da roaming e dalle partnership con operatori virtuali sono in crescita, confermando la stabilità del segmento.

TIM Enterprise, la divisione che si occupa di servizi alle aziende, ha avuto una performance ancora più significativa, con una crescita dei ricavi del 5,8%, toccando i 2,3 miliardi di euro. Questo successo è dovuto alla strategia di puntare su servizi di connettività e innovazione, come il Cloud (+22%), la sicurezza informatica (+84%) e l’Internet delle Cose (+27%). TIM Enterprise sta così diventando un partner tecnologico fondamentale per le aziende italiane, con contratti che nei primi nove mesi hanno raggiunto un valore complessivo di 3,5 miliardi di euro, in crescita del 67%.

Il dato più rilevante è la riduzione del debito netto, che ora scende sotto la soglia degli 8 miliardi di euro. La cessione di NetCo a KKR ha avuto un impatto positivo, consentendo a TIM di concentrarsi su settori strategici e di ridurre l’indebitamento. Con questa mossa, il gruppo prevede di chiudere l’anno con un rapporto debito/reddito netto inferiore o uguale a 2, un obiettivo di grande rilevanza per garantire stabilità finanziaria.

Grazie a questi risultati, TIM conferma le sue previsioni di chiusura positiva per l’anno 2024, con una solida posizione finanziaria e una strategia mirata a ridurre ulteriormente i costi. Inoltre, entro fine novembre è prevista la vendita della quota restante in INWIT, per un incasso stimato di 250 milioni di euro, che darà un ulteriore contributo al miglioramento del debito.