San Fruttuoso, i B&B sfrattano gli affitti: “Case introvabili o prezzi alle stelle”

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In un quartiere che con Albaro ha il più alto tasso di anziani e di appartamenti che si svuotano, c’era da aspettarselo. Siamo a San Fruttuoso, dove in questi anni l’invasione di B&B e Airbnb ha alzato il rischio di creare un’emergenza sociale e abitativa. Un problema che va a sovrapporsi ai tanti altri, quotidiani, come il degrado di Villa Imperiale, la manutenzione delle strade, perfino delle caditoie sempre otturate, i pochi interventi contro il dissesto idrogeologico, l’illuminazione scarsa.Anche nella vicina Marassi, i cittadini si lamentano di questo ultimo problema, ma ne hanno anche altri: i cinghiali nel Bisagno, la dura convivenza con lo stadio, e il progetto skymetro poco condiviso. Sono le principali richieste di chi vive a San Fruttuoso e Marassi, raccolte da Repubblica e girate a chi sarà il nuovo sindaco, o sindaca, di Genova.

L’emergenza abitativa. A San Fruttuoso, essendo un quartiere “anziano”, si liberano molti appartamenti, che però non vengono più affittati dagli eredi a lungo termine o messi in vendita. «Ho cercato per problemi personali una casa in affitto – racconta Fabio Ercolano, che ha una macelleria in via Toselli –, ma non sono riuscito a trovarla alla mia portata. Per un monolocale neppure ammobiliato chiedono 600 euro al mese, così sono dovuto andare al Lagaccio dove i prezzi sono più bassi». La vicinanza con l’ospedale San Martino rende questi appartamenti molto appetibili perché vengono affittati ai parenti di chi è ricoverato che vengono da fuori Genova. Oppure a trasfertisti. «A Borgo Incrociati – interviene Pino Retta, 72 anni –, un po’ come in via Canevari, trovare un “buco” è impossibile perché è comoda con i bus, vicino alla stazione Brignole e a un passo dal Centro. In via Torti i B&B sono nati come funghi e li affittano a studenti e anche personale sanitario del San Martino». Ma c’è anche un’altra lettura. «Il centro storico con il meccanismo degli affitti brevi ormai è saturo. Così il fenomeno si è spostato a San Fruttuoso».

Il degrado

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«Sono due anni che aspettiamo i lavori di ristrutturazione di Villa Imperiale – denuncia Giovanna Celli –. Hanno smontato pure i giochi nella parte alta, così non è più frequentato da mamme con i bambini e sono stati “occupati” da tossicodipendenti». Proprio di fronte, nella bella piazza Martinez stanno smontando la pista di pattinaggio. Su una panchina Mario, 72 anni, sta leggendo il giornale. «Bisogna anche aggiungere che ci sono spesso piccoli furti, e c’è lo spaccio di droga: per terra spesso si trovano le siringhe».

La manutenzione

Si tocca un tasto dolente. «In una città che ha vissuto due alluvioni è impensabile non stappare le caditoie – sottolinea Stefano Meloni, titolare della macelleria “Amor di Carne” davanti alla piazza –. Ogni volta che piove si forma una pozza per via del fatto che la strada ha un avvallamento, e si allaga tutto. Un altro problema è lo spaccio e sarebbero importanti più controlli da parte delle forze dell’ordine».

La pulizia

Un tema che è molto sentito. «Dopo che Amiu ha svuotato i cassonetti, non pulisce sotto, così rimane a terra tanta la rumenta – fa notare Mattia Marrazzo, titolare del “Bar di Matti” in via Toselli –. Si crea un odore insopportabile, di cibo in putrefazione, e io che ho il dehor a pochi metri perdo i clienti». «Diciamo che in alcuni casi – gli fa eco Mario, che abita vicino – neppure la raccolgono. Soprattutto d’estate è un problema igienico, i rifiuti stanno lì tre giorni con il fine settimana di mezzo».

Le opere

Se si parla di skymetro la gente storce il naso. «Non sono d’accordo – precisa Antonio Di Leo, che ha un banco di ortofrutta al mercato di Terralba – perché ci sono altre priorità in questa città: più pulizia, la manutenzione delle strade piene di buche e servono più bus».Ci spostiamo a Marassi, alle prese con problemi che vanno avanti da anni e anni.

Lo stadio

Microcredito

per le aziende

 

Gioie e dolori. «Quando giocano – spiega Marzia Della Porta, titolare del negozio di abbigliamento A&G in corso de Stefanis – dalle 7 del mattino alle 8 di sera tolgono i posteggi. Nessuna macchina si può fermare in doppia fila e i negozi rimangono vuoti”.

Illuminazione

«È carente – sottolinea Mario Penzo, padre del titolare del Piccolo Ristoro in via del Piano –, le lampade sono piccole e c’è buio pesto».



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