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Vertenza Versalis a Ragusa, “restano a piedi” gli autotrasportatori? Indotto a rischio


C’è il serio rischio che i lavoratori delle aziende del settore dei trasporti coinvolte nella filiera ENI Versalis si ritrovino senza lavoro. E’ questa l’infausta previsione della CNA Fita Sicilia che ha espresso forte preoccupazione per il futuro di queste imprese in seguito alla firma del protocollo d’intesa sulla riconversione industriale presso il Ministero delle Imprese. Il piano prevede investimenti significativi in nuove piattaforme biochimiche avanzate, impianti agri-hub e centri sperimentali di riciclo delle plastiche, con un sostegno economico che si concretizzerà entro il 2028. Tuttavia, restano incertezze sul destino delle aziende di trasporto e dei loro lavoratori nel periodo transitorio. La domanda infatti è questa: i lavoratori del trasporto, dopo la riconversione, cosa faranno?

Il rischio per le imprese di trasporto

Secondo la CNA Fita Sicilia, negli anni, queste imprese hanno risposto alle esigenze di ENI con ingenti investimenti, aggiornando il proprio parco mezzi con veicoli di ultima generazione e a basso impatto ambientale, per un costo medio di circa 200.000 euro per unità. Oggi, nonostante l’interruzione delle attività, devono continuare a sostenere il peso delle rate di leasing e finanziamenti, senza alcuna prospettiva chiara per il futuro.

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La richiesta di risposte da parte di ENI

Gli imprenditori del settore non sono rimasti passivi: stanno cercando nuove opportunità e investendo per adeguare i mezzi o sostituirli interamente. Tuttavia, secondo la CNA Fita Sicilia, è necessario che ENI si assuma la responsabilità di fornire risposte concrete. Il quesito principale riguarda il periodo fino al 2028: quali misure saranno adottate per garantire la continuità lavorativa delle imprese di trasporto? Inoltre, una volta avviata la nuova fase produttiva, le aziende che hanno servito il gruppo per anni saranno ancora coinvolte o verranno escluse?

La CNA Fita Sicilia chiede un confronto chiaro e trasparente con ENI, un impegno concreto per evitare il collasso di un intero comparto e tutelare le famiglie che dipendono da questo settore.

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