L’assegno di libertà è un progetto di microcredito introdotto dal governo Draghi nel 2021. Un prestito a zero interessi per donne seguite dai centri antiviolenza che possono chiedere fino a 50mila euro per aprire una propria attività commerciale oppure fino a 10mila euro per il microcredito di solidarietà, cioè per le spese correnti come quelle per la casa, la salute o legali.
Il progetto prevede che la Caritas Italiana si occupi di creare una rete di ascolto che possa ricevere le segnalazioni dai centri antiviolenza e presentare le richieste a Roma, all’Ente Nazionale di Microcredito. Le banche erogano poi il prestito, al sicuro da eventuali perdite perché lo Stato garantisce con un fondo di 3 milioni di euro, compresi i tassi d’interesse.
Il Friuli Venezia Giulia ha il record assoluto di domande presentate finora all’Ente, 35, grazie anche all’impegno della Fondazione Well Fare di Pordenone che da 7 anni si occupa di microcredito. Una donna su due, delle oltre 300 che ogni anno si rivolgono al centro antiviolenza Voce Donna di Pordenone, subiscono violenza economica.
Nel servizio Manuela Barbiero, operatrice Fondazione Well Fare, Ilaria Buonandi, operatrice Centro Antiviolenza Voce Donna
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