Manovra 2025: ridotte le detrazioni fiscali sulle polizze assicurative
La Manovra 2025 del governo italiano ha introdotto un tetto alle detrazioni fiscali, una misura che riguarda anche le polizze assicurative per calamità naturali, morte e invalidità permanente. Si tratta di una scelta che sta generando un acceso dibattito, poiché queste forme assicurative, promosse negli ultimi mesi anche dallo stesso governo, sono considerate fondamentali per tutelare i cittadini dalle conseguenze di eventi naturali sempre più frequenti e dannosi, come alluvioni e terremoti. Questa decisione appare contraddittoria rispetto alla recente spinta verso le assicurazioni contro le calamità, con il governo stesso che, di fronte al moltiplicarsi di disastri naturali, aveva incoraggiato i cittadini a sottoscrivere polizze specifiche per la protezione delle abitazioni.
Le polizze assicurative contro le calamità naturali sono considerate una risorsa non solo per le famiglie che abitano in zone a rischio, ma anche per le casse dello Stato. In Italia, infatti, il governo è spesso chiamato a intervenire con ingenti risorse pubbliche per fornire sostegno alle popolazioni colpite da disastri naturali e per ricostruire le aree devastate. Attraverso le assicurazioni, i costi per lo Stato potrebbero essere ridotti, delegando una parte della responsabilità finanziaria alle compagnie assicurative che, in caso di calamità, rimborserebbero direttamente gli assicurati, senza gravare sul bilancio pubblico. Di fatto, promuovere la diffusione di tali polizze rappresenterebbe una strategia di prevenzione economica, utile a limitare le spese dello Stato e a garantire un supporto immediato e personalizzato alle vittime.
Tuttavia, con l’introduzione di un tetto alle detrazioni, gli incentivi fiscali che facilitavano l’accesso a queste polizze per i cittadini vengono ridotti. Le polizze vita, per morte e invalidità permanente, subiscono anch’esse un effetto negativo da questo provvedimento. Queste assicurazioni rappresentano una garanzia fondamentale per le famiglie, poiché permettono di affrontare spese impreviste o perdite economiche gravi, derivanti dalla perdita o dall’inabilità del principale percettore di reddito. Limitarne le agevolazioni fiscali potrebbe rendere più costosa la sottoscrizione di tali polizze, specialmente per le famiglie a medio e basso reddito, che potrebbero decidere di non assicurarle più o di ridurre la copertura.
In definitiva, questa misura potrebbe avere un effetto boomerang: anziché incentivare la protezione dei cittadini, rendere più onerose le polizze assicurative potrebbe scoraggiarne la diffusione. Il rischio è che, in assenza di assicurazioni sufficienti, aumentino i casi in cui i cittadini si rivolgono al governo per ricevere aiuti, costringendo lo Stato a interventi più frequenti e dispendiosi. La misura, dunque, rischia di avere un impatto significativo sia sui cittadini, che potrebbero vedere ridotta la loro possibilità di tutelarsi autonomamente, sia sulle finanze pubbliche, che potrebbero trovarsi a fronteggiare costi più elevati in caso di emergenza.
La decisione di imporre un tetto alle detrazioni per le polizze assicurative, quindi, solleva interrogativi sulla coerenza delle politiche fiscali e sulla capacità della Manovra di sostenere una protezione efficiente ed economicamente sostenibile per i cittadini e il sistema Paese.
Tre libri consigliati sul tema delle politiche assicurative, della gestione del rischio e delle implicazioni economiche:
- “Rischio, incertezza e profitti” di Frank H. Knight
Questo classico della teoria economica esplora i concetti di rischio e incertezza e il loro impatto sulle decisioni economiche. Knight distingue tra rischi misurabili e incertezze imprevedibili, temi che possono essere applicati anche al contesto delle assicurazioni e delle calamità naturali. Il libro fornisce un quadro teorico per comprendere come affrontare il rischio in un contesto incerto. - “Assicurazioni e società: Il rischio nella società contemporanea” di Ulrich Beck
Questo libro di sociologia economica tratta il concetto di “società del rischio” e la crescente dipendenza delle persone dai sistemi assicurativi per proteggersi da eventi imprevedibili. Beck discute come le società moderne affrontano le minacce globali, come le calamità naturali, e analizza il ruolo delle assicurazioni come strumenti di tutela collettiva e individuale. - “Calamità naturali e gestione del rischio” di Giovanni Menduni
Questo libro, specifico per il contesto italiano, analizza le politiche di gestione del rischio e della protezione civile in Italia. Menduni esplora le strategie di intervento in caso di catastrofi naturali, come inondazioni e terremoti, e il ruolo cruciale delle assicurazioni nella mitigazione del rischio. Il testo è utile per chi desidera capire come funzionano le politiche di protezione in Italia e quale ruolo hanno le polizze assicurative nel sostenere le aree a rischio.
Questi testi forniscono un quadro ampio e completo sui temi del rischio, delle assicurazioni e delle politiche per la gestione delle calamità naturali.
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