Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è stato oggetto di modifiche con l’entrata in vigore del decreto legislativo 136 del 13 settembre 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 27 settembre 2024. Questa nuova normativa, volta a perfezionare il Codice della crisi d’impresa, introduce disposizioni per migliorare la gestione delle crisi aziendali e delle procedure concorsuali, con attenzione alla disciplina della transazione su crediti tributari e contributivi nell’ambito degli accordi di ristrutturazione dei debiti e delle procedure di concordato preventivo.
A seguito di queste novità normative, l’Inps ha emanato il messaggio 3553 del 25 ottobre 2024 per chiarire come funzionano le nuove competenze decisionali riguardanti le proposte transattive, con l’obiettivo di semplificare le procedure per le aziende in crisi e di favorire la trasparenza nei processi di ristrutturazione del debito. Ecco quindi:
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I chiarimenti dell’Inps sul Codice della crisi di impresa -
Modalità di presentazione delle proposte e iter della procedura
I chiarimenti dell’Inps sul Codice della crisi di impresa
La novità più importante introdotta riguarda la gestione delle transazioni su crediti contributivi. La modifica apportata all’articolo 63 del Codice della crisi di impresa stabilisce che la competenza decisionale sulle proposte di transazione è ora in capo al direttore regionale o di coordinamento metropolitano dell’Inps mentre l’adesione formale viene confermata con la firma del direttore dell’ufficio territoriale competente. Questa riorganizzazione mira a velocizzare il processo decisionale e a rendere più efficiente il sistema di approvazione delle transazioni per le aziende che richiedono una ristrutturazione dei propri debiti.
Provando a fare un esempio, immaginiamo un’azienda manifatturiera in difficoltà finanziaria che ha accumulato debiti contributivi verso l’Inps e intende ristrutturare la propria esposizione debitoria. Per farlo, l’azienda presenta una proposta di transazione al direttore regionale competente, la quale viene valutata attentamente per verificarne la sostenibilità. Una volta approvata, la proposta viene formalizzata con la sottoscrizione dell’atto da parte del direttore dell’ufficio territoriale, consentendo all’azienda di procedere con un piano di pagamento agevolato.
Un’altra modifica riguarda il trattamento dei crediti contributivi nelle procedure di concordato preventivo. Anche in questo caso, il direttore regionale dell’Inps o di coordinamento metropolitano ha il compito di valutare la proposta di transazione, con la successiva firma del direttore territoriale. Questa riorganizzazione facilita la gestione dei crediti contributivi all’interno delle procedure di concordato, offrendo alle aziende in crisi flessibilità nelle negoziazioni e consentendo soluzioni più mirate e personalizzate.
Anche in questo caso possiamo fare un esempio. Supponiamo che un’azienda del settore dei servizi stia affrontando una procedura di concordato preventivo e abbia proposto una ristrutturazione parziale dei debiti contributivi. La proposta viene esaminata dal direttore regionale dell’Inps e viene approvata. Questo permette all’azienda di proseguire con il proprio piano di risanamento, alleggerendo il carico contributivo in modo controllato e conforme alla normativa vigente.
Modalità di presentazione delle proposte e iter della procedura
L’Inps fornisce indicazioni chiare sulle modalità di presentazione delle proposte transattive, evidenziando come le aziende possano beneficiare di una maggiore trasparenza e rapidità nelle procedure. Le proposte devono essere presentate all’ufficio territoriale dell’Inps responsabile della gestione dei crediti contributivi dell’azienda in questione.
Ogni proposta deve essere accompagnata da una documentazione, che comprende il piano di ristrutturazione e le informazioni finanziarie dell’azienda per permettere una valutazione accurata da parte dell’Istituto. Le aziende devono presentare le proposte in conformità con le tempistiche previste dalle procedure di ristrutturazione o di concordato preventivo, garantendo così un processo più lineare.
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