Siamo ancora agli albori e dopo la presentazione da parte del
Governo dello scorso 23 ottobre, il disegno di legge di Bilancio
2025 è approdato alla Camera dei Deputati per il primo giro di
approvazione. È certamente prematuro basare qualsiasi progetto
futuro su un testo che sarà profondamente modificato prima della
sua pubblicazione in Gazzetta.
Ciò che rimane certa è la volontà dell’esecutivo di non puntare
sul comparto delle costruzioni che negli ultimi anni ha potuto
contare sui diversi bonus edilizi ormai in scadenza.
Bonus edilizi: lo stato dell’arte
Al momento, infatti, i principali bonus per la ristrutturazione
edilizia sono i seguenti:
- bonus ristrutturazioni edilizie (art. 16-bis, d.P.R. n.
917/1986), che prevede una detrazione del 36% con limite di spesa
di 48.000 euro per unità immobiliare e che, al momento, non ha
alcuna scadenza temporale ma ha l’aliquota diminuita al 30% per le
spese sostenute dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033); - bonus casa (art. 16, comma 1, D.L. n. 63/2013), che eleva al
50% con limite di spesa a 96.000 euro per unità immobiliare il
precedente bonus ristrutturazioni edilizie, ma che scade il 31
dicembre 2024; - sismabonus (art. 16, commi da 1-bis a 1-septies, D.L. n.
63/2013), che prevede una detrazione variabile dal 50 all’85% con
limite di spesa a 96.000 euro per unità immobiliare, per gli
interventi di riduzione del rischio sismico di cui all’art. 16-bis,
comma 1, lettera i), del TUIR, che scade il 31 dicembre 2024; - il bonus mobili (art. 16, comma 2, D.L. n. 63/2013), che
prevede unicamente per il 2024 una detrazione del 50% con limite di
spesa di 5.000 per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni,
alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le
lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per
le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta
energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di
ristrutturazione (che accedono al bonus ristrutturazioni o al bonus
casa); - ecobonus (art. 14, D.L. n. 63/2013), che prevede una detrazione
variabile dal 50 al 65% con diversi limiti di spesa, per gli
interventi di efficienza energetica, con scadenza al 31 dicembre
2024; - bonus barriere architettoniche (art. 119-ter, D.L. n. 34/2020),
che prevede una detrazione del 75% riservata unicamente
all’eliminazione delle barriere architettoniche verticali ovvero
quelle aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e
piattaforme elevatrici, con scadenza 31 dicembre 2025; - superbonus (art. 119, D.L. n. 34/2020) che prevede una
detrazione del 70% per l’anno 2024 e 65% per l’anno 2025 con limiti
di spesa variabili, per interventi di riqualificazione energetica e
riduzione del rischio sismico.
Per tutto il 2025, dunque, gli unici bonus disponibili sono:
- il bonus ristrutturazioni edilizie al 36% con limite di spesa
di 48.000 euro per unità immobiliare; - il bonus barriere architettoniche 75%;
- il superbonus 65% (riservato unicamente ai condomini, agli
edifici da 2 a 4 u.i. e unico proprietario, e gli enti del terzo
settore).
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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