Decreto Piantedosi, arriva il nuovo codice di condotta per bar e locali

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Le nuove linee guida del Ministero dell’Interno potranno essere affisse all’interno degli esercizi pubblici su base volontaria. Fipe Confcommercio: “Subito un tavolo per chiarire le modalità e gli ambiti”.

Le “Linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica“, contenute nel decreto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, hanno subito sollevato le proteste delle Associazioni di categoria, come Fipe Confcommercio: “Siamo sconcertati non solo dal contenuto del decreto, ma anche dalle modalità con cui questo è stato concepito: quale prima associazione di rappresentanza del settore dei pubblici esercizi”.

Per arginare il malcontento di bar e locali, sono subito arrivate le rassicurazioni del Viminale: “Le linee guida forniscono indirizzi per la stipula di accordi in sede territoriale cui è possibile aderire su base volontaria, senza alcun obbligo e senza quindi nuovi costi per gli operatori”.

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“Bene le precisazioni sul decreto Piantedosi”, ha commentato Fipe. “Il tema della sicurezza è centrale per i nostri esercizi e per i nostri clienti. Siamo certi che lavorando insieme con il Ministero e alle forze dell’ordine potremo sempre di più favorire una corretta attività di prevenzione. Auspichiamo la convocazione di un tavolo di lavoro per definire modalità e ambiti di applicazione delle linee guida sul territorio, evitando che responsabilità estranee alle attività di pubblico esercizio ricadano sulle imprese”.

 

Una svolta normativa per la sicurezza nei locali pubblici

Le nuove linee guida, adottate il 21 gennaio 2025, si inseriscono in un contesto legislativo già articolato e mirano a rafforzare la sicurezza pubblica attraverso un approccio collaborativo. Punto centrale delle linee guida è il rafforzamento dei controlli, con l’obbligo per i gestori di installare sistemi di videosorveglianza e garantire l’illuminazione delle aree. Viene inoltre richiesto un maggiore rispetto delle norme sull’alcol, con limiti di somministrazione notturna e regole chiare per il comportamento degli avventori. I gestori che rispettano tali regole possono ottenere vantaggi, come una minore responsabilità oggettiva in caso di incidenti o disordini.

Collaborazione pubblico-privato e incentivi per i gestori virtuosi

Un elemento innovativo è il sistema di partenariati locali, coordinati dalle Prefetture, che coinvolge associazioni di categoria e gestori. L’adesione a questi accordi non solo favorisce una maggiore professionalità, ma permette anche ai locali “virtuosi” di beneficiare di incentivi. Tra questi, la possibilità di evitare sanzioni come la sospensione delle licenze, previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), in caso di adesione ai protocolli e rispetto delle norme.

Inoltre, viene promossa la figura del “referente per la sicurezza” nei locali, un punto di contatto tra esercente e forze dell’ordine per prevenire situazioni di rischio. Parallelamente, l’attenzione ai minori viene potenziata con l’uso di strumenti come timbri identificativi e controlli rigorosi sull’accesso ai giochi.

Di seguito, le principali misure contenute nelle linee guida del decreto.

 

Misure preventive per tutti gli esercizi pubblici

Installazione di sistemi di videosorveglianza:
• Obbligo di riprendere ingressi, uscite di sicurezza e aree limitrofe.
• Conservazione delle registrazioni per il periodo massimo consentito dalla normativa sulla privacy.
• Manutenzione regolare degli impianti per garantirne la funzionalità.
• Possibilità di collegamento con le piattaforme di videosorveglianza comunali.

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Illuminazione adeguata:
• Incremento dell’illuminazione delle aree interne ed esterne ai locali per garantire maggiore sicurezza.

Regolamentazione dell’uso del suolo pubblico:
• Rispetto delle normative fiscali e delle autorizzazioni relative all’occupazione del suolo.

Restrizioni sulla somministrazione di alcolici:
• Divieto di vendita e consumo di alcolici tra le 24:00 e le 7:00, se non nei locali autorizzati e nelle loro pertinenze.

Adozione di un “Codice di condotta” per gli avventori:
• Regole chiare sull’introduzione di armi improprie, sostanze stupefacenti o alcolici non acquistati nel locale.
• Impegno a mantenere un comportamento decoroso e rispettare le uscite di sicurezza.
• Obbligo di non abbandonare rifiuti, in particolare vetro, nelle aree limitrofe.

Tutela dei minori:
• Divieto di somministrare alcolici ai minori.
• Vigilanza sull’accesso ai giochi vietati ai minorenni.
• Introduzione di strumenti di riconoscimento, come timbri, per identificare i minorenni.

Segnalazione tempestiva alle forze di polizia:
• Obbligo di comunicare eventi con elevato afflusso di persone o situazioni sospette.
• Collaborazione durante eventi a rischio per l’ordine pubblico.
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Impiego di personale specializzato:
• Addetti alla sicurezza qualificati come previsto dalla normativa (Legge n. 94/2009).
• Referenti per la sicurezza incaricati di mantenere i contatti con le autorità.

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Prevenzione dell’abusivismo:
• Ruolo attivo dei gestori come “sentinelle” per segnalare eventi non autorizzati, spesso causa di rischi per la sicurezza e concorrenza sleale.

 

Meccanismi premiali per i gestori virtuosi

• Benefici reputazionali e riduzione delle responsabilità oggettive per i gestori aderenti ai protocolli.
• Valutazione positiva del rispetto delle norme da parte del Questore in caso di applicazione di provvedimenti ex art. 100 del T.U.L.P.S.
• Incentivi per chi adotta misure come:
– Videosorveglianza e illuminazione adeguata.
– Rispetto delle norme sugli alcolici e tutela dei minori.
– Collaborazione attiva con le autorità.

 

Monitoraggio e ruolo delle Prefetture

Monitoraggio costante:
• Prefetture responsabili del controllo sull’attuazione degli accordi e della raccolta di best practices.
• Trasmissione di report annuali al Ministero dell’Interno.

Coinvolgimento delle associazioni di categoria:
• Supporto nella sensibilizzazione e formazione degli operatori.
• Promozione di campagne informative e corsi di formazione per personale e gestori.

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