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La Lombardia è la settima regione al mondo, quanto ad attrattività e potenzialità, nella quale poter organizzare grandi eventi sportivi. E, infatti, tra un anno, il 1° febbraio la fiamma olimpica attraverserà la provincia di Lecco, mentre il 3 febbraio sarà il turno della provincia di Como. Un momento che segnerà l’ingresso ufficiale del territorio lariano nel grande palcoscenico dei Giochi Invernali Milano Cortina 2026.
Si è tenuta questa mattina, presso la sede lecchese della Camera di Commercio di Como e Lecco, la presentazione del progetto Orizzonte 2026, promosso nell’ambito dell’Education Programme GEN26 di Milano Cortina 2026. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, imprese, scuole e studenti per approfondire le opportunità e le ricadute positive che i Giochi Olimpici porteranno sul territorio lariano. Hanno partecipato all’evento i rappresentanti della Fondazione Milano Cortina 2026, della Regione Lombardia, del mondo accademico e delle imprese, testimoniando come lo sport possa essere un volano di sviluppo economico, turistico e sociale, anche oltre l’appuntamento olimpico. In tal senso, l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio ha presentato il report “L’economia lariana dello sport: un mondo da esplorare e valorizzare”, che ha evidenziato il peso crescente dello sport nell’economia locale.
Secondo recenti studi (Censis, Università Bocconi, Università di Trento, Banca Ifis), lo sport vale quasi il 2% del PIL nazionale, mentre considerando l’indotto (produzione, attività complementari e turismo sportivo), si arriva a sfiorare il 4% del PIL. Lo studio, illustrato dal professor Carlo Guidotti, ha evidenziato che nell’area lariana, nel 2023, il 28,5% degli addetti del settore sport è impiegato nel commercio di articoli sportivi, il 19,4% nella gestione di impianti sportivi, il 14,2% nella produzione di articoli e abbigliamento sportivo, il 13,6% nell’organizzazione di eventi sportivi, il 10,6% nell’attività dei club, il 7,4% nella gestione di palestre e il 6,3% nell’attività di corsi sportivi. Le Lo sport non è solo benessere, ma anche lavoro e sviluppo: genera occupazione, crea nuove figure professionali e favorisce il turismo, soprattutto nei territori con un’identità naturale e sportiva ben definita, come l’area lariana. Le attività più svolte dai turisti in provincia di Lecco sono escursioni e gite (78,3% dei turisti, mentre il dato regionale è del 52,9%), il secondo dato più rilevante è quello che riguarda le attività sportive (25,5% contro il 17,1% a livello regionale). Nel 2021, le persone che praticavano sport in modo continuo e saltuario, a Lecco, erano circa 90mila; 22, nell’area lariana, le strutture e gli studi medici autorizzati al rilascio di certificati di attività sportiva (7 a Lecco e 15 a Como).
I Giochi Olimpici non sono solo un evento sportivo, ma una leva di trasformazione per il territorio, capace di generare effetti positivi su infrastrutture, turismo e occupazione. Anche il mondo accademico si sta preparando a questa sfida: il Politecnico di Milano – Polo di Lecco ha illustrato la recente nascita del corso di laurea in Sport Engineering, per formare professionisti specializzati nell’innovazione tecnologica applicata allo sport. «Abbiamo introdotto il corso nel 2022, come una scommessa – ha spiegato Marco Tarabini, docente e co-direttore del laboratorio Human Performance Lab – Abbiamo deciso di farlo a Lecco, perché Lecco è la patria dello sport outdoor, mentre a Milano praticare lo sport, non solo parlato ma anche vissuto, era probabilmente più difficile. Siamo partiti con un target di 25 studenti, era il nostro obiettivo – osserva – Siamo già a 34, quindi dobbiamo alzare il target per diventare un pochino più ambiziosi. La nostra idea è quella di creare una figura che è comunque un ingegnere, quindi non è un preparatore atletico, ma una persona che è in grado di progettare attrezzature sportive, organizzare eventi sportivi, capire come l’infrastruttura sportiva deve adattarsi a un mondo che cambia».
Regione Lombardia, insieme alla Fondazione Milano Cortina 2026, ha sottolineato l’importanza di una legacy duratura. «Il territorio è, secondo me, l’obiettivo del decisore politico, quando intraprende una scelta così importante, ossia quella di portarsi in casa la realizzazione dei Giochi olimpici, che è una responsabilità, perché ovviamente poi tutto il mondo ti guarda», commenta Mauro Piazza, sottosegretario regionale con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale. «Quando parliamo di turismo, pensiamo solo al turismo leisure – osserva invece Fabio Dadati, componente della Giunta Camera di Commercio di Como-Lecco – In realtà, gli eventi sportivi sono un momento importantissimo per il turismo e l’economia locale, in cui, oltre all’attenzione sull’evento, le luci si accendono su un intero territorio, con un’attenzione globale che, durante il resto dell’anno, crea costantemente opportunità di visita di aree che vengono promosse e cercate».
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