Come funzionano i fondi per la formazione del personale? #finsubito prestito immediato

Tutto quello che bisogna sapere sui fondi per la formazione del personale

Per un’azienda, la formazione del personale è una delle cose più importanti. Essa è infatti fondamentale per garantire lo sviluppo personale e professionale dei dipendenti, permettendo loro di acquisire ed aggiornare le proprie competenze. Allo stesso tempo, ciò è ovviamente di enorme utilità anche per l’impresa stessa, aumentando la produttività e la qualità del lavoro. Insomma, puntare su una formazione personale continua, completa e mirata è estremamente vantaggioso per il datore di lavoro.

Sfortunatamente, i costi formazione professionale possono anche essere abbastanza elevati. Secondo il rapporto ISTAT del 2022, in media il prezzo si aggira infatti sui 56 euro all’ora. Si tratta di una cifra non enorme, ma che può crescere rapidamente. Se si considera una durata media del percorso formativo di 12 ore, il costo sale a 600 euro. Moltiplicato per il numero dei dipendenti, non è difficile immaginare come possa iniziare ad essere un peso, soprattutto per aziende medio-piccole. Si tratta comunque di una spesa sostenibile, soprattutto se si considerano i vantaggi che porta, ma fortunatamente esiste una semplice soluzione al problema: i fondi per la formazione del personale. Questi possono infatti essere utilizzati come finanziamenti alla formazione, riducendo le spese imposte all’impresa. Ma cosa sono esattamente questi fondi per la formazione? Che tipi di finanziamenti per la formazione esistono? Come funzionano? E come si fa ad accedervi? Andiamo dunque a cercare di rispondere a queste domande.

Il fondo interprofessionale: cos’è e come funziona?

Alla base della formazione finanziata ci sono i fondi paritetici interprofessionali, spesso chiamati semplicemente fondi interprofessionali. Questi fondi sono delle associazioni promosse dalle organizzazioni datoriali e sindacali, e composte da varie aziende, che possono iscriversi liberamente e gratuitamente ad esse. Il loro compito, ed il motivo per cui sono costituiti, è di finanziare gli interventi formativi organizzati dalle imprese partecipanti. Ma questa formazione finanziata come funziona esattamente?

Innanzitutto, i fondi interprofessionali per la formazione aziendale sono finanziati dalle imprese stesse. Infatti essi ricevono lo 0,30% del contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria che le aziende versano all’INPS per ogni loro dipendente. E’ peraltro da notare che i datori di lavori che non aderiscono ad un fondo formazione sono comunque tenuti a questo versamento. Di conseguenza, non c’è sostanzialmente alcun motivo per non scegliere di partecipare, visto anche che l’adesione è revocabile.

Per quanto riguarda invece il loro utilizzo, questo dipende dallo specifico fondo. In generale, esistono due modi per accedere a questi fondi interprofessionale, e farne uso per finanziare, in tutto o in parte, un programma formativo. Il primo consiste nel partecipare, presentando un piano formativo, ai bandi organizzati dai fondi interprofessionali formazione. Il piano formativo riporta le azioni e le attività formative programmate dall’azienda, e viene valutato e approvato dal fondo, che stilerà poi una graduatoria di aggiudicazione per stabilire i finanziamenti. Altri fondi paritetici operano invece come “conti formazione”, accantonando una parte del capitale versato dall’impresa in un conto separato. Questo metodo, che è quello usato da Fondimpresa, il fondo più importante ed utilizzato, permette alle aziende di accedervi nei tempi e modi che preferisce.

I  fondi interprofessionali: un elenco

Prima di continuare, può valere la pena di fornire un elenco fondi interprofessionali a cui le imprese possono accedere, per motivi di completezza. Fondi differenti finanziano infatti imprese di settori differenti, ed è quindi utile sapere a quale è possibile rivolgersi. Tuttavia, dato che il numero di fondi formazione aziende esistenti è considerevole, forniremo solo una breve descrizione dell’ambito in cui operano.

1. Fondimpresa, che abbiamo già menzionato come fondo più grande ed importante del paese. E’ dedicato principalmente alla formazione dei lavoratori delle imprese industriali.
2. Fondo Formazione Pmi Fapi, anch’esso focalizzato sulle imprese industriali, ma di piccole e medie dimensioni.
3. Nell’ambito delle imprese di piccole e medie dimensioni, ma in una selezione di settori più ampia, opera anche Fonditalia.
4. Fondirigenti, che mira, come implica il nome, alla formazione dei dirigenti.
5. Forte, dedicato a commercio, turismo, trasporti, servizi, credito e assicurazioni.
6. Sempre nei settori di credito e assicurazioni opera anche il Fondo Banche Assicurazioni.
7. Fondazienda e Formazienda, entrambi attivi nei comparti del commercio, del turismo, dei servizi e delle piccole e medie imprese. Inoltre, Fondazienda finanzia anche la formazione nel settore dell’artigianato.
8. Fonarcom è invece dedicato ai lavoratori del settore terziario, dell’artigianato, e delle piccole e medie imprese.
9. Il Fondo Artigianato Formazione si concentra, piuttosto ovviamente, sui lavoratori delle imprese artigiane.
10. Fondir e Fonter, che operano entrambi nel settore terziario, anche se il primo si concentra sulla formazione dirigenti ed il secondo sui lavoratori.
11. Foncoop è un fondo per i lavoratori delle imprese cooperative, mentre Fondoprofessioni è legato a studi professionali e alle aziende ad essi collegate.
12. Per quanto riguarda l’agricoltura, troviamo invece For.agri.
13. Il Fondo Formazione Servizi Pubblici opera, come ci si può aspettare, nell’ambito della formazione dei lavoratori dei servizi pubblici.
14. Infine, abbiamo anche Fonder, un fondo per aziende di ispirazione religiosa, enti ecclesiastici, e imprese a scopo di lucro o non che operano nel comparto scolastico e socio-sanitario-assistenziale-educativo.

Peraltro, come si può notare, esiste un certo livello di sovrapposizione tra i vari fondi, e alcuni possono operare negli stessi ambiti.

Quali altri tipi di fondi per la formazione del personale esistono?

In aggiunta ai fondi interprofessionali per la formazione continua esistono però delle altre modalità per accedere alla formazione finanziata per aziende. In particolare, parliamo del fondo nuove competenze, dei fondi europei per la formazione e dei fondi regionali per corsi di formazione. Andiamo dunque ad esaminare brevemente cosa siano questi fondi per formazione, e in cosa differiscono da un fondo interprofessionale.

• Iniziamo dal fondo nuove competenze: cos’è esattamente? A differenza dei fondi interprofessionali per la formazione, che possono essere usati per la formazione continua e l’aggiornamento, questi hanno un altro obiettivo. Come implica il nome, questi fondi di formazione servono infatti a finanziare l’apprendimento di nuove conoscenze. Più nello specifico, essi sono stati ideati per supportare le aziende nelle transizioni ecologiche e tecnologiche, aiutando a formarne i lavoratori nelle nuove competenze necessarie.
• I fondi europei per corsi di formazione sono dei programmi finanziati, come dice il nome, dall’Unione Europea, mirati sia alle persone che alle organizzazioni. Essi hanno l’obiettivo di migliorare le opportunità di occupazione, sostenere i soggetti vulnerabili e promuovere formazione e mobilità professionale. Tra questi il Fondo Sociale Europeo (FSE) è il più importante, e può essere usato dalle aziende per ottenere finanziamenti per corsi di formazione.
• Similmente, esistono anche fondi per la formazione aziendale organizzati dalle regioni italiane, sotto forma di bandi regionali. Accessibili sia a lavoratori indipendenti che alle imprese, essi offrono opportunità di finanziamento per i corsi che sono visti come rilevanti per lo sviluppo economico.
• Può, infine, valere la pena di menzionare che esistono anche contributi individuali, disponibili per liberi professionisti e datori di lavoro. Tipicamente essi sono dedicati a certe categorie di professionisti, o a corsi rilevanti per il mercato del lavoro.

I fondi per la formazione del personale spiegati in poche parole

Per concludere, vediamo quindi di ricapitolare brevemente ciò di cui abbiamo discusso.

I fondi per corsi di formazione, abbiamo detto, sono una risorsa preziosa e di grande utilità per le imprese. Essi permettono infatti di ridurre il costo della sempre importante formazione dei lavoratori, garantendo così facile accesso a lavoratori competenti ed aggiornati.

I finanziamenti corsi di formazione sono principalmente forniti dai fondi paritetici interprofessionali, a cui le aziende possono iscriversi liberamente. Questi fondi sono finanziati con parte dei soldi versati all’INPS dalle imprese stesse, indipendentemente dal fatto che esse siano partecipanti o meno, per cui non c’è motivo per non iscriversi ad essi. Tutto ciò, in combinazione con il fatto che esiste un’ampia varietà di fondi, capace di coprire praticamente ogni settore economico, li rende estremamente vantaggiosi. Inoltre, esistono anche altri tipi di fondi formazione finanziata, organizzati dalle regioni, dall’Unione Europea, o ideati per aiutare nelle transizioni ecologica e tecnologica. Questi hanno requisiti di accesso differenti, ma possono essere delle buone alternative in caso di necessità.