Pensione italiana a stranieri: quanto bisogna lavorare?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


In Italia la previdenza sociale non fa distinzione tra cittadini italiani, cittadini comunitari o extracomunitari. Se parliamo di previdenza sociale è così. Poi però ci sono differenze in materia di prestazioni assistenziali come l’assegno sociale per esempio. Soprattutto tra rimpatriati, espatriati e così via dicendo.
Ma uno straniero che lavora in Italia quando andrà in pensione? Come ci andrà e con che requisiti?

Pensione italiana a stranieri: quanto bisogna lavorare?

Regole e requisiti per le pensioni di chi ha lavorato in Italia sono degli argomenti di interesse molto ampio. Ormai sono tanti gli stranieri in Italia. Ma non parliamo certo di immigrazione illegale, clandestini e migranti. Non parliamo di tutto ciò che fa notizia oggi, con la questione del generale libico Almasri, la questione albanese e i barconi. Parliamo di stranieri regolari, che lavorano stabilmente e regolarmente in Italia.

Persone e lavoratori che avranno diritto ai trattamenti pensionistici alla pari degli italiani. Che siano comunitari o meno, nulla cambia. Chi lavora e versa contributi in Italia ha diritto alla pensione. Sempre che raggiunga i requisiti utili ad una pensione naturalmente. Perché le regole sono regole.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Cosa cambia tra pensioni e prestazioni assistenziali

Anche ai lavoratori stranieri la normativa italiana prevede il diritto alla pensione. E spesso con le stesse regole degli Italiani.
Nel 2025 anche gli stranieri possono andare in pensione di vecchiaia o in pensione anticipata, cioè con le due misure ordinarie di pensione diretta.

E con le stesse regole di tutti. Cioè calcolate in base ai contributi versati. Anche uno straniero può prendere la pensione con 67 anni di età con 20 anni di contributi. E può prendere anche la pensione anticipata contributiva a 64 anni di età con 20 anni di contributi. Sempre se si arriva ad una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale e se si rientra nel sistema contributivo.

Per uno straniero nessuna differenza anche per le tante misure di pensionamento in deroga ai requisiti ordinari.

Agli stranieri però tocca pure l’assegno sociale, nonostante sia una prestazione assistenziale. L’importante è che rientri nei limiti reddituali previsti per la generalità degli interessati. Quindi, per il 2025 un reddito non superiore a 538,69 euro al mese per il singolo o pari al doppio per i coniugati.

L’assegno sociale come le altre prestazioni assistenziali non si esporta

C’è però una fondamentale differenza tra una pensione ed un trattamento assistenziale se il beneficiario è uno straniero. A dire il vero le cose che diremo valgono anche per un italiano che espatria. Ma a conti fatti, chi matura una prestazione previdenziale, ovvero una prestazione basata sul suo lavoro svolto in territorio nazionale e in base ai contributi che ha versato, può andare in pensione in Italia e portarsi anche la pensione a casa propria.

Nel senso che ciò che l’INPS assegna come trattamento può continuare ad essere percepito anche per i rimpatriati, gli espatriati e in genere per chi decide di andare a vivere all’estero.

Diverso il caso di una prestazione assistenziale.

Per esempio la fruizione dell’assegno sociale è fino a quando l’interessato ha la sua dimora e residenza effettiva in territorio italiano. Infatti l’assegno sociale come una qualsiasi altra prestazione assistenziale non può essere esportato per la sua natura stessa.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Invalidità e pensioni a stranieri, come funzionano le regole?

Anche le prestazioni di invalidità o di inabilità seguono le stesse regole. Nel caso di extracomunitari però queste prestazioni sono assegnate solo a chi ha un permesso di soggiorno non stagionale, a chi è legalmente residente o soggiornante in Italia o se in possesso di permesso di soggiorno per asilo o protezione sussidiaria.

Come detto i requisiti e le regole delle pensioni a stranieri non cambiano rispetto a quelle degli italiani. Ma in alcuni casi sono più favorevoli per gli stranieri.

Per esempio ai cittadini extracomunitari che hanno il primo contributo da lavoro in Italia versato dopo il 31 dicembre 1995, la pensione di vecchiaia a 67 anni di età può arrivare anche con solo 5 anni di contributi. Ma solo se rimpatriati. Lo straniero che si chiede se può ottenere la restituzione dei contributi versati in Italia deve sapere che questo non è possibile come non lo è per tutti gli altri.

I contributi versati e non usati per una pensione vengono persi e diventano silenti come si dice in questi casi. Per la reversibilità ai superstiti, se il pensionato straniero muore, la pensione con le stesse regole sulla reversibilità, passa ai superstiti. Ma solo se il defunto era già in pensione, altrimenti non esiste pensione indiretta.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link