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racvil2023 dice:
Salve, vorrei sottoporvi un quesito inerente le spese condominiali. Mia sorella ha sempre convissuto
con mia madre che godeva del diritto di abitazione in quanto vedova. Durante gli ultimi 2 anni di vita di mia madre, l’appartamento ha accumulato debiti con il condominio sia ordinari che straordinari. Inoltre dopo il decesso di nostra madre mia sorella ha continuato a risiedere nell’appartamento per un anno accumulando altri debiti ordinari. Lei ritiene che i debiti accumulati da nostra madre quando era in vita vanno divisi tra gli eredi in quanto godeva del diritto di abitazione. E anche le morosità accumulata da lei nell’ultimo anno andrebbe divisa, in quanto secondo lei le quote condominiali ordinarie spetterebbero per metà a me anche se non risiedo nell’appartamento. Sono corrette queste affermazioni? Grazie della risposta.
Dal punto di vista condominiale Il diritto di abitazione equivale ad un usufrutto.
Tutti i debiti accumulati fino a che tua madre era in vita vanno ripartiti tra i proprietari/nudi proprietari pro/quota. Se anche tua madre aveva una quota di eredità su quella casa, il suo debito fino a che era in vita va ripartito pro/quota tra tutti gli eredi tua madre.
Per i debiti accumulati dopo la morte di tua madre ne rispondono pro/quota ma in solido tutti i comproprietari. Questo significa che l’amministratore può chiedere i soldi anche ad uno solo dei comproprietari e poi il comproprietario che ha pagato si rivale sugli altri.
Non mi è chiaro perchè gli altri eredi vogliono che tua sorella paghi metà delle spese condominiali accumulate dopo la morte di tua madre, soprattutto quando non ci abitava.
Con la morte di tua madre tutti gli eredi avevano il diritto di usare la casa e tutti gli eredi avevano il dovere di pagare le spese condominiali.
Pagate tutti i debiti della casa e se è vuota vendetela o mettetela a reddito fittandola in modo da recuperare le spese per pagare i debiti.
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