“capolavoro…”/ Caos M5s Sardegna, decisione decadenza il 20 marzo

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RINNOVABILI & INCENERITORI, GRILLO ATTACCA TODDE (E IL M5S DI CONTE): “A ROMA INACCETTABILE, IN SARDEGNA…“

Ad onor del vero l’attacco di Beppe Grillo contro la Presidente di Regione Sardegna Alessandra Todde sul tema rifiuti era già avvenuto lo scorso ottobre 2024 quando le dichiarazioni della Governatrice M5s sul tema rinnovabili avevano infiammato il fondatore e all’epoca ancora Garante dei 5Stelle: quanto però ribadito ora sul Blog di Beppe Grillo e sul suo profilo Facebook, oltre che essere l’ennesimo capitolo della “guerra” tra l’Elevato e gli inceneritori di rifiuti, è una stilettata lanciata all’arcinemico Giuseppe Conte che solo poche settimane fa confermava la sua “vittoria” in Assemblea Costituente M5s.



La nuova “scintilla” nasce dalla decisione presa dalla giunta Todde, in piena crisi politica per la vicenda della potenziale decadenza (qui sotto tutti gli aggiornamenti, ndr), di riaccendere il termovalorizzatore Tossilo a Macomer, vicino Nuoro: appena pochi giorni dopo l’ufficiale presentazione a Cagliari della avvenuta riaccensione dell’impianto di smaltimento rifiuti (già nell’occhio del ciclone in passato con proprio il Movimento 5Stelle schierato nell’impedire la riattivazione, puntando invece su riciclo ed energie rinnovabili), la Provincia di Nuoro ha bloccato in maniera clamorosa il collaudo per una sostanziale «mancanza di requisiti». Sarebbero in tutto 20 le criticità che sono state riscontrate e che al momento hanno costretto le autorità locali a bloccare l’impulso dato dalla Regione.

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L’ennesimo passo falso di questi ultimi mesi di giunta Todde ha fatto andare l’ormai ex Garante 5Stelle su tutte le furie, tanto da commissionare sul proprio Blog online un lungo approfondimento del professore ed ex deputato Marco Bella dove viene messa nel mirino la decisione “choc” della Regione conquistata appena un anno fa dal “campo largo”. È l’idea di futuro che in Sardegna manca, secondo il Blog di Beppe Grillo, con la schizofrenica battaglia condotta fino a qualche tempo fa a favore delle rinnovabili e ora dando via libera agli inceneritori. Non solo, l’ex leader 5Stelle su Facebook rilancia il guanto di sfida alla “sua” ex collega di partito: «9 anni di fermo, 45 milioni di euro pubblici spesi, 22 lavoratori rimasti senza impiego», attacca Grillo sottolineando come ora l’inceneritore di Tossilo stava per riaprire, ma la provincia sarda ha bloccato tutto. Il commento dell’ex Garante è laconico e sarcastico: «Un capolavoro…».



CASO TODDE, “HABEMUS DATAM”: NIENTE SOSPENSIVA, SI ATTENDE LA SENTENZA DEL TRIBUNALE

Ricordando il recente passato quando di fatto il dossier sull’inceneritore di Roma aveva portato il M5s di Conte a strappare la maggioranza del Governo Draghi portando il Paese ad Elezioni anticipate, Grillo fa notare la “doppiezza” delle posizioni mantenute dal suo ex partito: «Si può spiegare perché un inceneritore a Roma sarebbe inaccettabile, mentre in Sardegna va bene?», si chiede con forte tono polemico il fu comico ed Elevato. Grillo da ultimo ritiene che le prime problematiche della Regione amministrata da Alessandra Todde nascono proprio dalla volontà duplice della Presidente di non fermare l’inceneritore e al contempo di bloccare lo sfruttamento delle energie rinnovabili, «ha resto il 99% del territorio sardo non idoneo a nuovi impianti».

La grana politica si allarga e si aggiunge alla già delicatissima situazione che vede una manovra economica locale in stallo per la vicenda ancora non risolta della potenziale decadenza di Todde: accusata dai giudici di Cagliari, per presunti illeciti in campagna elettorale, la Governatrice sarda vede ora una data fondamentale cerchiata sull’agenda regionale. Il prossimo 20 marzo 2025 infatti si dovrebbe tenere la decisione ultima dei giudici del Tribunale che potrebbero confermare la decadenza oppure annullare il tutto facendo tornare il “sereno” nella giunta di Centrosinistra. Come spiegano le cronache locali de “La Nuova Sardegna”, i giudici non hanno concesso alcuna sospensiva della decisione dello scorso 3 gennaio (quando la Corte d’Appello aveva dichiarata decaduta da consigliere e Presidente regionale la stessa Todde). I legali della Governatrice M5s avevano chiesto di congelare la decisione in attesa di capire l’evoluzione delle indagini sorte con l’ordinanza del collegio elettorale, ma dal Tribunale è stato deciso di andare a sentenza diretta il prossimo 20 marzo. Resta dunque tutto aperto in Regione Sardegna, il che conferma l’ulteriore stallo politico che permane da inizio anno almeno per un altro mese e mezzo.



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